(Di AliceVarenna)

[Nella sua cabina, la Bizzarra Poetessa dormiva... E sognava, sì, sognava! O s'illudeva di farlo. Chi può saperlo? Nella sua mente viaggiava, cullata dai Jefferson Airplane e dal loro White Rabbit, similmente all'Alice di Carroll...]

Inganni o Visioni?

Luce scorre
buio lago,
elettriche scosse
pietra arteriosa,

Dolce coperta avvolge,
nasconde la stanza...

Passi sottili su fresche ninfee
aere trascina fiori di note
è il momento di schiudere
la gabbia aprire la porta

Cori afferran i lembi di mente
tra spirali vinacee precipito
cullata dal coniglio in ritardo
colgo fiori di carta straccia.

Albero,
albero-luna,
rami colgon le stelle
riflessi in argento saltellan
è viola il cielo
dominato dalla luna in ascesa;

Maria mi ha guidato qui
il suo profumo s'è mischiato al mio
mi ha mostrato la porta
-decorandomi il capo
con foglie di vite-
l'ho accolta,
domani sarà alla luce del sole.

Toga veste anima assorta
posso esser baccante
se son Dioniso?

La maschera cala
nel teatro dell'inconscio
spiriti danzan cullati
da oscure melodie infantili
perché s'insegna ai puri
odio e menzogna?

Sala da ballo gremita
sirene in abiti gotici
occhio sulla parte
ascesa musicale

Progressione.

Il banchetto attende ospiti
ogni color può scegliere posto
nessun Giullar sulle spalle
liberi cuori da pregiudizi
bandiera intrecciata con conoscenza

Onda culla utopie
sol nel nero si è uguali...

Invoco il Re a Parigi
voglio condivider la chiave
della percezione le porte
s'innalza mistico fuoco
siam rettili che danzan attorno
occhio di fiamma vede
nessun segreto per la domanda.

Sogno o son desta?
In trance o in festa?
Inganni o visioni?
Luce lontana,
mi senti?

Oracolo, parla!
Son giunta a Delfi.

Petali coperti d'inchiostro
soffio, e le parole
come piume solletican menti.

Sospiro dell'onde...

Acqua carezza la pelle,
mi sveglio.

[Al cospetto di ciurma e spettatori, la poetessa s'inchina. Nero mare specchia le stelle. Ci si rivedrà al prossimo incrocio?]