La forza dentro di te

Anastasia era consapevole di essere la più giovane cavallerizza di tutto il campionato. Essendo la migliore di tutti, aveva avuto il diritto di passare dai piccoli a quelli più grandi e più esperti, ma lei non era da meno e domani alla gara inaugurale l'avrebbe fatto vedere a tutti di che pasta era fatta.

Lei era capace di saltare ogni ostacolo, non aveva paura di niente e poi con la sua amata cavalla aveva un ottimo feeling e insieme sarebbero state le migliori. Doveva andare a letto presto se voleva essere in forma per domani mattina, ma prima decise di andare a trovare Speedy, la sua amata cavalla. Entrò nella stalla e la vide che stava bevendo.

Si avvicinò con cautela e poi lasciò che lei con il suo muso l'accarezzasse. <<Speedy! Piano mi fai il solletico>> le disse contraccambiando con affetto. <<Ho paura. Pensavo di non averne e invece... ma ho te vero mia fedele amica?>> Chiese guardandola dritta negli occhi.

Lei parve capire i timori della sua padroncina e prese a giocare con il suo musetto sino a farla ridere, era riuscita a farle tornare il buon umore. <<Grazie Speedy! A domani. Dormi bene.>> Si salutarono e poi Anastasia tornò nella sua camera. Vedere la sua cavalla le aveva fatto bene.

Dormì tutta la notte e la mattina seguente era rilassata e ben riposata. Appena sveglia, si vestì in tenuta e poi attese sua madre che arrivò dopo svariati minuti. Presero Speedy e si diressero al campo dove si sarebbe tenuta la gara.

Appena arrivate, Anastasia rimase a bocca aperta, le piaceva troppo quel posto; c'erano tanti ostacoli da superare e molti cavallerizzi come lei che ambivano alla vittoria. La ragazza, era veramente molto felice, non le contava vincere no, ma solo partecipare per la prima volta a un evento con persone più grandi.

Per Anastasia era una vera passione sin da piccola trasmessa dal padre. Poi lui era morto e lei le aveva promesso che avrebbe cavalcato per lui e per mantenere vivo il suo ricordo. <<Vado a sedermi in bocca al lupo tesoro. Mamma fa il tifo per te.>> Disse per poi andare agli spalti.

Bene ora era lei e la sua cavalla, poteva farcela. <<Ben venuti a tutti! Diamo inizio alla prima gara inaugurale. Tra i migliori c'è anche una giovane si chiama Anastasia e a soli 16 anni! Ed è proprio lei che inizierà. Vediamo come se la caverà!>> Disse il cronista.

La ragazza fece un lungo respiro e con la sua cavalla, iniziò a saltare tutti gli ostacoli, ma quando arrivò al più difficile, Speedy sentì l'agitazione della sua padroncina e la fece cadere.

Da lì, per Anastasia un buco nero, si risvegliò in ospedale e accanto a sé c'era sua madre. <<Mamma, che è successo? Che ci faccio qui?>> Chiese preoccupata. <<Sei caduta amore, i medici dicono che non puoi camminare e tantomeno cavalcare. Mi dispiace tesoro!>> a quelle parole Anastasia rimase bloccata, non poteva capitare a lei, no per niente.

Aveva fatto una promessa a suo padre e non poteva più mantenerla. <<Non è vero non dire che ti dispiace!>> Urlò contrò la madre; mentre lacrime amare scendevano sul suo viso; aveva capito che doveva stare in sedie rotella a vita.

I giorni passavano e Anastasia si era chiusa a “riccio”; dava la colpa a Speedy non andando a trovarla. Finché, una sera la madre aveva sentito parlare di un ranch: un allenatore aveva riunito persone con problematiche simili a quelle della figlia, dando loro uno scopo per la loro vita. Sperava che mandandola lì le avrebbe fatto tornare il sorriso e la passione ormai assopita per l'equitazione e alla felicità.

Dopo vari litigi, riuscì a convincerla e così Anastasia partì per una nuova avventura. Per un po' si chiuse in se stessa, sino a che un giorno un ragazzo gli si avvicinò: lei rimase folgorata dalla sua bellezza.

<<Mi chiamo Nola, ho 19 anni. So quello che stai passando, anche io ho lo stesso problema. Vedi amo i cavalli e ho la forza di lottare per le mie passioni e dovresti farlo pure tu; la grinta la devi trovare in te stessa. Ci sono tanti modi per dare una mano e per stare a contatto con queste meravigliose creature. Vieni con me stasera e capirai.>> Disse per poi andare via.

La
passione
nasce dal cuore
devi solo
avere
la forza
di lottare
per ciò che
ami.
Lotta e otterrai
la gioia
nella tua
anima.

Anastasia rimase colpita da quelle parole e decise di andare la sera con lui a vedere questo suo bel lavoro. Capiva che loro erano destinati a qualcosa di più importante anche se ancora non comprendeva bene cosa. Si vestì, si mise sulla sua sedia a rotella e in fretta e furia raggiunse Nola.

Insieme raggiunsero un ranch vicino e vide, che c'erano dai bambini diversamente abili, che giocavano e si divertivano con i cavalli. <<C'è Nola!>> Gridò un bambino andandogli incontro. <<Anastasia ben venuta nel mio mondo. Della mia passione per i cavalli ne ho fatto un lavoro! Aiuto persone meno fortunate di me a socializzare con gli animali. Lo puoi fare pure tu e vedrai ti sentirai meglio. >>

La ragazza rimase sorpresa da queste sue parole e decise di smetterla di piangersi sopra. <<Va bene ci sto! Ti aiuterò e starò qui con voi!>> A quelle parole, Nola che era ormai innamorato di quella ragazza, si sentì felice. Per Anastasia l'incontro con Nola e quei ragazzi fu per lei una gioia immensa.

Nola era la sua anima gemella colui che era riuscito a farla uscire dal tunnel della depressione e quei ragazzi, le avevano fatto capire che nulla era impossibile e che c'erano persone che avevano problemi più grossi di lei e che solo con l'amore e la passione tutto si poteva ottenere.

Lei e Nola insieme erano una squadra perfetta. La ragazza, finalmente aveva trovato grazie a quel ragazzo uno scopo nella sua vita: aiutare il prossimo e stare a contatto con la natura.

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