6º Capitolo

<<Quindi è stata lei a baciarti.>>

Dico poi aspirando il fumo dalla sigaretta per poi rilasciarlo subito dopo.
Lui annuisce imitandomi, il fumo serpeggia lento davanti ai suoi occhi e lui li strizza leggermente

<<Non mi interessa minimamente Scarlett, men che meno baciarla. Mi sono semplicemente trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.>>

Annuisco perdendo il mio sguardo nel vuoto, oltre il tramonto, oltre i miei pensieri caotici.
Le tende della mia camera mosse dalla leggera brezza mi sfiorano la spalla, porto le ginocchia al petto e schiaccio il mozzicone nel posacenere.

<<A quanto pare io invece ero nel posto giusto al momento giusto.>>

Lui si passa una mano sulla nuca, poi ridacchia scuotendo la testa, e fa un altro tiro

<<Sembri una psicopatica quando ti arrabbi>>

Assottiglio gli occhi e gli punto un dito contro

<<Non farmi incazzare Shane, perché non sai di cosa sono capace.>>

Lui afferra il mio dito avvolgendo poi tutta la mano, mi trascina verso di se ridendo e i nostri visi si ritrovano ad una distanza millimetrica

<<Sai, sono curioso di scoprirlo in realtà.>>

Capisco che sta alludendo ad altro quando alza ed abbassa velocemente le sopracciglia maliziosamente, io arrossisco violentemente e lo schiaffeggio sul petto

<<Maledetto pervertito!>>

Strillo mentre continuo il mio attacco, lui cerca di bloccarmi

<<Oh andiamo!>>

Dice ridendo, poi mi coglie di sorpresa e mi afferra caricandomi sulla spalla, caccio un urlo mentre sgambetto per liberarmi

<<Mettimi giú!>>

Strillo, battendo sulla sua schiena

<<Ok, ti accontento!>>

Mi scarica sul letto e mi blocca tra il suo corpo ed il materasso, poi prende un cuscino e lo blocca a mezz'aria guardandomi con un sorrisetto sghembo

<<Non oseresti...>>

<Oh io oserei invece!>>

Dice per poi non lasciarmi il tempo di replicare, il cuscino si abbatte sul mio viso.
Incastro le mie gambe alle sue e con uno scatto repentino riesco a capovolgere la situazione prendendo un cuscino ed iniziando il contrattacco.
Ci prendiamo a cuscinate ridendo come matti, le piume iniziano a fuoriuscire e l stanza in pochi secondi diventa un disastro.
Continuo a tenerlo bloccato sotto di me mentre lui si divincola per non beccare altre cuscinate.

<<Ti prego smettila di muoverti così...>>

Dice sussultando, mi blocco percependo il motivo per la quale sembra così in imbarazzo e arrossisco violentemente, boccheggio cercando di scusarmi, lui ride tirandomi giù sul suo petto per poi baciarmi.

<<Scusami, Non era previsto che accadesse questo, ma sarei un idiota a dire che non mi ecciti terribilmente.>>

il mio corpo divampa all'improvviso alle sue parole, sembra che nella stanza la temperatura sia aumentata all'improvviso.
Mi perdo a fissare i suoi occhi, così scuri eppure così limpidi da sembrare due pozze profonde in cui si cela l'universo.

Le sue labbra trovano di nuovo le mie, e con un colpo secco capovolge ancora la situazione.
Mi ritrovo nuovamente sotto di lui, mentre il respiro mi si mozza in gola quando i suoi fianchi premono contro di me per farmi capire che le sue parole non erano affatto una menzogna.
Risucchia un respiro quando allaccio le gambe al suo bacino e lo tengo stretto a me, mentre non smetto un attimo di baciarlo.

Sento di star perdendo il controllo della situazione e questo non va assolutamente bene, è tutto fottutamente sbagliato.
Nonostante il mio pensiero, sono sempre più convinta di voler sbagliare, di sprofondare ancora una volta nell'abisso profondo che sono i sentimenti.

Una suoneria poi esplode nella stanza interrompendo bruscamente quel momento, lentamente la lucidità sembra ritornare ed io mi scosto per prendere il cellulare, Shane alza gli occhi e sbuffa infastidito quando vede il mittente della chiamata: Derin.

<<Hey Derin, dimmi.>>

Rispondo alla chiamata, la mia voce esce roca e tento di schiarirla, inutilmente oserei dire, poiché la presenza di Shane ancora seduto su di me mi mantiene in bilico tra la ragione e la follia.

<<Ciao Melody! Tutto ok? Mi sembri un po' affannata...>>

Shane fa una smorfia e io gli schiaffeggio il braccio sorridendo

<<Tutto bene, grazie. Serve qualcosa?>>

Chiedo, mentre il ragazzone sta ancora in bilico su di me, lo guardo negli occhi e lui mi fissa di rimando, poi ghigna e io spalanco gli occhi quando scopre la mia pancia alzando di poco la maglia e lascia un piccolo caldo bacio sullo sul mio fianco.
Sussulto a quel tocco e cerco di scrollarmelo via, lui ridacchia sommessamente e si mette a sedere, io rimango sdraiata per creare un po' di distanza

<<stasera c'è una festa a casa mia, ti va di venire?>>

Shane sentendo la proposta di Derin assottiglia gli occhi e incrocia le braccia nell'attesa di una mia risposta

<<Uh certo, a che ora?>>

Dico osservando il ragazzo di fronte a me che sbuffa infastidito ravviandosi i capelli sfuggiti dal codino dopo aver appreso che la festa sarà per le nove, stiamo quasi per riagganciare e aggiungo l'ultima frase

<<Ovviamente Shane verrà con me>>

Lui ancora seduto sui miei fianchi, mi guarda sgranando gli occhi e si sbatte una mano in faccia.
Dice tanto che Derin non lo sopporta, ma penso che la cosa sia reciproca.

<<oh...d'accordo. Allora a dopo...>>

<<A dopo Derin.>>

Riaggancio e lascio il telefono sul comodino, Shane prende poi i miei polsi e li blocca sulla mia testa

<<Solo una domanda: Perché?>>

Dice guardandomi dritto negli occhi, le sue iridi così scure da confondersi con la pupilla

<<La vera domanda è: perché no?>>

Lui alza gli occhi e sbuffa

<<Melody!>>

Esclama in un lamento, ed io lo imito avvicinandomi ancora di più

<<Shane!>>

Alza le mani in segno di resa e si solleva da me

<<va bene...va bene! È inutile discutere, Sei proprio una inatçı kız!>>

Mi alzo anch'io ridendo, adoro quando mi chiama così.
Lo abbraccio improvvisamente e gli scocco un bacio sulla guancia, andando poi a cercare qualcosa da indossare, mentre mi allontano lo sento ridacchiare sommessamente.

<<Voglio imparare il Turco, così potrò prenderti a parole anch'io.>>

Lui scoppia a ridere e sparisce nel bagno per farsi una doccia.

Poco dopo siamo già pronti per andare.
Lui indossa una camicia bianca lasciata aperta per metà, differenti collane gli ricadono tra i pettorali. I jeans strappati anch'essi bianchi, gli fasciano perfettamente le gambe, degli anfibi neri a completare il tutto.

Rimango imbambolata a fissarlo per un po', poi lui si volta a guardarmi e si porta una mano alla bocca coprendola, mi guardo fissando il mio outfit pensando che forse avevo sbagliato qualcosa.
Avevo deciso di indossare una gonna rossa aderente fino a metà coscia con un piccolo spacco laterale e un blazer dello stesso colore, con un top a fascia bianco sotto.
A completare il tutto delle sneakers bianche.

<<no, è che mi piace tanto questo abbinamento.>>

Sorrido sollevata e dopo aver preso la borsetta, usciamo di casa per avviarci alla festa.




<<bene, siamo arrivati.>>

Dico io mettendo il cellulare in borsa, mentre Shane parcheggia nel vialetto già affollato di ragazzi.
Guarda i ragazzi nel giardino intenti a bere, fumare e parlare.
Storce il naso e serra le labbra

<<Tieni a mente che sono venuto solo per te.>>

Lo guardo e sorrido, chiudo la portiera dell'auto e lui fa il giro mettendosi al mio fianco

<<Nemmeno io amo le feste, volvo solo passare del tempo con i miei amici.>>

Lui annuisce comprensivo e ci dirigiamo assieme all'interno.
La casa è gremita di gente, per lo più già brilla, Molti di loro ballano strusciandosi eccessivamente gli uni con gli altri.

<<Melody, Shane!>>

Dice Astrid facendo cenno con la mano appena ci vede, lei poco più in la seduta su uno dei tre divanetti in pelle.
Ci avviciniamo entrambi e salutiamo tutti, io mi siedo sul bracciolo del divano, Shane si posiziona dietro di me poggiandosi alla spalliera.
Derin mi saluta, ma stavolta distaccatamente.
Da quando sono arrivata non mi ha staccato gli occhi di dosso, ma non ha osato avvicinarsi nemmeno per un attimo.
Non lo capirò mai, perché diamine si comporta così adesso?

<<oh avreste dovuto veder Melody! Lei si che è più cazzuta di tutti voi ragazzi messi assieme!
Fa boxe da un sacco di tempo, la sua autodifesa è qualcosa di spettacolare!>>

Ridacchio scuotendo la testa, Shane guarda la scena divertito annuendo con consapevolezza

<<purtroppo so anch'io di cosa è capace.>>

Dice Poi sporgendosi verso di me, gli do una gomitata ridacchiando e lui mi pizzica le guance

<<Così impari>>

Dico io facendogli la linguaccia, mi alzo poi in piedi e Shane mi segue con lo sguardo

<<torno subito, vado un attimo in bagno.>>

Lui annuisce e io mi affretto a salire al piano superiore.
Sono stata una volta sola nella nuova casa di Derin, ma ne ricordo perfettamente la conformazione, quindi non mi risulta poi così difficile trovare la toilette.
Così dopo averla trovata ed utilizzata, lavo le mani, do un'occhiata ai capelli ed esco.

il mio cuore salta un battito quando mi ritrovo un Derin barcollante davanti, gli occhi iniettati di sangue e che puzza terribilmente di alcol.

<<porca miseria! Mi hai fatto prendere un colpo Derin!>>

<<perché non sei venuta sola?>>

Aggrotto le sopracciglia confusa, mentre lui si avvicina poggiando le mani ai late della mia testa, intrappolandomi contro la porta

<<Sono venuta sola! Cosa credi che debba avere compagnia per andare al bagno?>>

Dico inarcando un sopracciglio, lui rotea gli occhi e si avvicina ancora di più a me.

<<Parlo di lui. Perché lo hai portato? Non è abbastanza doverlo sopportare all'università? Anche qui! Se penso che abitate nella stessa casa...>>

Dice arrabbiandosi di colpo e stringe i pugni

<<Sapevi che comunque non lo avrei lasciato da solo in casa, poi cosa credi Derin? Di avanzar pretese su di me? Tra me e te non c'è niente!>>

<<Tu hai detto che non ti ero del tutto indifferente!>>

Dice con una punta di disperazione nella voce, mentre i suoi occhi non abbandonano mai i miei

<<Si è vero! L'ho detto! Ma ho anche specificato che non posso Derin! Mi piaci, ma nonostante tutto manca qualcosa! Ti voglio bene come un fratello...>>

Le sue iridi si scuriscono talmente tanto da sembrare nere.
Sorride amaramente e scuote la testa

<<Con me non puoi, ma con lui si?>>

<<Che cosa stai cercando di insinuare Derin?>>

Lui ride e fa aderire il suo corpo al mio, il mio cuore balza in gola a quel gesto, cosa diamine crede di fare?
Le sue braccia mi tengono stretta a lui mentre mi tiene schiacciata contro la porta, il suo fiato puzza terribilmente di vodka, storco il naso all'odore pungente.

<<Derin, lasciami, non voglio farti male.>>

Dico tranquillamente mentre lui rimane immobile, sovrastando la mia figura.

<<lui non ti avrà mai, c'ero io prima di lui.>>

La sua bocca a pochi centimetri dalla mia, so che è l'alcol a parlare al posto suo, ma la rabbia mi sormonta dentro, lasciando che il formicolio familiare si diffonda alle mani, sono sul punto di sferrargli un pugno per atterrarlo e farlo rinsavire, ma qualcuno mi precede e il Corpo del ragazzo viene bruscamente scaraventato via da me, finendo a terra.

Batto gli occhi incredula e vedo uno Shane furente come non mai di fronte a me, si volta verso di me e prende il mio viso tra le sue mani

<<Stai bene Piccola?>>

<<Si, è tutto ok Shay.>>

Dico tranquillamente, ma prima che possa accorgermene, Shane viene colpito da Derin

<<Credi di essere così speciale da meritare il suo amore?!>>

Gli urla mentre si asciuga il sangue dal labbro, Shane lo prende dal colletto della camicia e lo sbatte contro la parete con rabbia

<<E tu chi cazzo ti credi di essere? Eh?! Solo perché la conosci da più tempo, credi di poter avanzare chissà quali pretese su di lei?!>>

Un altro pugno si scaraventa sul viso di Shane e a quel punto mi sembra di veder tutto nero, urlo esasperata e i due ragazzi si voltano verso di me in sincrono, mentre i miei due pugni si abbattono sui loro zigomi, stordendoli e lasciandoli confusi.

<<BASTA! Mi avete fottutamente stancata! Io me ne vado!>>

Urlo esasperata.
Scendo al piano di sotto correndo, evito accuratamente i miei amici ed esco immediatamente fuori, mentre Shane corre verso di me chiamandomi a gran voce

<<Melody ti prego! Aspetta!>>

Dice lui raggiungendomi e bloccandomi per un polso.
Mi volto indispettita e noto sul suo viso il livido a l'occhio destro, il taglio sul labbro e sul ponte del naso.
Solo adesso sento il dolore alle nocche provocato dai pugni.

<<Ti prego andiamo a casa e parliamone.>>

Dice lui supplicandomi con lo sguardo. Non rispondo, apro la portiera e salgo in macchina.
Lui velocemente sale al lato guida e parte sgommando.

Dopo poco siamo già arrivati, entriamo in casa e mi dirigo verso il bagno per lavar le mani.
Guardandole mi accorgo del sangue su di esse e sugli anelli che ho alle dita.
Adesso capisco da dove viene il taglio sul naso di Shane.

Lavo le mani e vedo sulle nocche dei lividi.
Sospiro e dopo averle asciugate accuratamente prendo le forniture mediche per curare il viso del pazzoide che sta in camera mia.

Sta seduto sul letto con i gomiti poggiati sulle cosce e le mani incrociate.
Solleva lo sguardo verso di me ed io mi inginocchio tra le sue gambe, iniziando a tamponare le sue ferite.
Non si scompone neanche un attimo, rimanendo in religioso silenzio mentre continua a fissarmi ed io continuo la medicazione.

<<Perdonami.>>

Esordisce poi, io sospiro mentre gli porgo un analgesico per alleviare il dolore provocato dalle ferite e lui mi accarezza il viso, facendomi rilassare immediatamente, mentre manda giù la pastiglia.
il suo tocco è come magia per me.

<<Non deve mai più ripetersi una cosa del genere.>>

Dico seriamente, lui accorcia le distanze tra il mio viso e il suo senza smettere di accarezzarmi e il mio cuore sembra impazzire.

<<Mi dispiace, ma quando ho visto come ti stava abbracciando e tu gli hai detto di lasciarti andare... non ci ho visto più.>>

Ammette sinceramente, lo spingo via prendendo la borsa del ghiaccio secco

<<ma guarda un po', non mi sembra di aver preso a pugni Scarlett quando ti ha baciato!>>

<<Hai preso a pugni me! E poi qual è il problema? Hai detto che siamo solo amici...no?>>

Esclama facendo un mezzo sorriso, assottiglio gli occhi e lo guardo puntandogli la borsa del ghiaccio contro

<<Non ti azzardare a girare la frittata sai?>>

Lui fa il labbruccio con sguardo da cucciolo e scuote la testa.
È terribilmente frustrante non riuscire a stargli lontana o peggio ancora, riuscire ad essere arrabbiata con lui poco più di dieci secondi.
Ma la cosa che più odio di tutti è il fatto che a parole posso negare quanto voglio di non provare nulla, ma il cuore come riesci ad ingannarlo?

Si avvicina poi cercando di baciarmi e io prontamente gli sbatto la borsa del ghiaccio in faccia.

<<Tieni, mettila sui punti dolenti!>>

Dico indispettita, lui sorride e mi fa cenno di dargli la borsa, dopo averla afferrata, la porta teatralmente sul cuore ed io, non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

<<Sei un idiota.>>

Lui sorride pizzicandomi le guance per poi abbracciarmi.

<< E tu sei la mia inatçı kız!>>

Mi stringo di più al suo petto e lui mi trascina indietro sul materasso, sdraiandoci entrambi l'uno di fianco all'altro.

<<ho già sonno...>>

Dice passandosi una mano sul viso, la luce lunare, stranamente splendente stasera, illumina la stanza immersa nell'oscurità.
La luce bianca segue attentamente il suo profilo, rendendolo ancora più affascinante.
io lo guardo ammaliata mentre lui cerca di rimanere sveglio

<<è l'effetto dell'analgesico.>>

Dico io non smettendo neanche un attimo di guardarlo.
Lui poi volta il suo sguardo verso di me e sorride pigramente

<<Amo i tuoi occhi...>>

Sussurra mentre chiude i suoi, io sorrido e lascio una carezza tra i suoi capelli
Amare.

<<e se io invece mi stessi innamorando di te?>>

Sussurro piano, il cuore mi batte all'impazzata per quello che ho appena confessato e per la realizzazione che ciò che ho detto è effettivamente vero.
Impaurita dalla reazione mancata del ragazzo, lo guardo meglio notando con mio sollievo che si è già addormentato.
Così Sorrido e gli poggio un bacio leggero sulla guancia, per poi addormentarmi tra le sue braccia.

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