12º Capitolo
~Amare è essere vulnerabili.
(C. S. Lewis)~
Pov Shane
Avete mai avuto un momento preferito della vostra giornata? Tipo quando ti svegli e sai che troverai i pancake che ti piacciono tanto per colazione, oppure tipo quando la domenica sai che non andrai a scuola e quindi potrai alzarti all'ora che ti pare.
Ecco io ho appena scoperto che il mio momento preferito è svegliarmi con la ragazza che amo tra le braccia, in tutta la sua bellezza e semplicità di bambina.
Più la guardo e più mi innamoro di lei, Delle sue labbra leggermente arricciate quando dorme, dei suoi folti capelli scuri, dei suoi meravigliosi occhi verdi, che se visti al sole risplendono di luce come due gemme preziose, Ma soprattutto sono innamorato della sua fragilità;
Quella fragilità che l'ha resa forte e distruttiva come un uragano;
Una tempesta che sembra destinata a disperdersi e a fermarsi davanti un ricordo, ma che ritorna a battere più furente di prima, sprigionando ancora più potenza e voglia di combattere.
E mentre penso a quanto sia stato fortunato ad incontrarla, vedo che inizia a muoversi leggermente, i suoi occhi vengono finalmente scoperti dalle sue palpebre e quando mette a fuoco il mio viso si apre in uno dei sorrisi più radiosi che io abbia mai visto, facendo vibrare il mio cuore e lo stomaco di una sensazione sconosciuta e bellissima.
<<günaydın yıldızım>>
Le dico dandole un bacio in fronte, lei chiude gli occhi e mi sussurra
<<Günaydın hayatım>>
Sorrido alla sua voce roca mattutina che lei dice di odiare in maniera assoluta, ma che io trovo estremamente sexy.
<<Come stai? hai dormito bene?>>
Lei mi sorride per poi stropicciarsi gli occhi, emette un sonoro sbadiglio e io rido spostandole dal viso le ciocche ribelli
<<Estremamente bene, solo un po' dolorante, ma ho dormito divinamente.>>
Dice tirandosi su, il mio sorriso non fa che crescere ancora di più alle sue parole e la imito alzandomi dal letto.
<<Bene, allora siamo in due.>>
Lei mi sorride ampiamente tirandosi indietro i capelli, si dirige verso la finestra e scosta le tende, lasciando filtrare i fiochi e rari raggi solari, la giornata si presenta uggiosa e le nubi dense e biancastre minacciano un imminente tormenta di neve, già annunciata nei giorni scorsi dal meteo.
<<Che giornataccia triste si è presentata oggi...>>
Dice lei delusa, mentre fissa la coltre che ricopre il suo amato cielo, mi avvicino a lei abbracciandola dietro, poggio il mento sulla sua spalla e le lascio un bacio sul collo, lei rabbrividisce.
<<per me non lo è. Il mio raggio di sole sei tu.>>
La vedo arrossire e ciò mi riscalda il cuore.
È questo che amo di lei, Nonostante ciò che è successo la scorsa notte, nonostante sia ormai una donna degna di tale nome, la sua innocenza rimane viva e sincera, e un complimento le farà sempre imporporare le guance.
<<Cosa ti andrebbe di fare oggi?>>
Lei scrolla le spalle facendo il labbruccio mentre guarda la pista in lontananza
<<vorrei sciare, ma è prevista una tormenta...quindi non so.>>
<<potremmo fare semplicemente una passeggiata nel bosco assieme agli altri e ritornare prima che inizi.>>
Ci pensa un po' su e poi annuisce sorridendo
<<Ottima idea. Si può fare!>>
<<bene, andiamo a cambiarci allora.>>
Mi da un bacio sulla guancia e si dirige al bagno, nel frattempo io indosso la muta da sci, Prendo il telefono e scrivo al gruppo dei ragazzi proponendo la passeggiata.
Dopo aver ricevuto conferma da tutti, Melody esce dal bagno già vestita di tutto punto.
La muta da sci le dona un sacco, soprattutto di colore Bianco, le da quel tocco angelico che completa la sua essenza di eterna bambina.
<<Sono pronta! Possiamo andare!>>
Dice entusiasta, così prendiamo i nostri guanti, le ciaspole e i bastoncini e ci avviamo fuori.
I ragazzi sono già tutti fuori, li raggiungiamo e in lontananza vedo che si avvicinano anche Araceli e Xander.
Alzo un sopracciglio e guardo i ragazzi in cerca di risposte
<<buongiorno ragazzi, non vi dispiace se ci uniamo a voi spero? Ci ha invitati Scarlett.>>
Volgo il mio sguardo a quest'ultima e noto un sorrisetto compiaciuto sulle sue labbra, serro la mascella e poi mi volto sorridendo gentilmente ai due, un po' meno verso Xander.
<<No, perché dovrebbe dispiacerci?>>
Dico cercando di mantenere la calma, Melody rimane in silenzio, risponde solo alle domande di Astrid su un problema che ha riscontrato sul cellulare.
Noto già che lo sguardo del ragazzo è puntato proprio su di lei e ciò non fa altro che infastidirmi terribilmente.
Cerco di nascondere tale emozione quanto più possibile, ma mi risulta davvero difficile, infatti Janice se ne accorge e mi sorride cercando di rassicurarmi.
Le ricambio il sorriso gentilmente e stringo la mano della mia ragazza, che volge la sua attenzione a me.
<<bene, andiamo?>>
Dico poi attirando l'attenzione di tutti, ricevo un coro di si entusiasti e iniziamo ad incamminarci verso il sentiero che porta al bosco.
*****
<<dannazione sono stanca, fermiamoci un po' qui! C'è l'area picnic, possiamo sfruttarla per il pranzo.>>
Dice Janice mentre arranca passo dopo passo.
È stata l'ora più lunga della mia vita dovendo ascoltare per tutto il tempo i suoi lamenti
<<d'accordo rompiscatole! fermiamoci qui ragazzi. Mi raccomando, non allontanatevi troppo ok? Con la neve è difficile orientarsi!>>
Dico redarguendo tutti, in poco tempo tutti trovano il proprio posto e iniziano a chiacchierare e a consumare il proprio pranzo.
Melody è seduta di fianco a me, una sigaretta penzola pigramente tra le sue dita, sbuffa via il fumo in una nuvoletta densa anche di vapore dovuto al freddo, la sua mente vaga ed io non riesco a decifrare bene i suoi pensieri.
So per certo che la causa in parte è anche Xander ed ho paura che a causa della sua presenza e dei ricordi che le richiama, possa essersi pentita della notte trascorsa assieme.
Rilascio inconsciamente un sospiro pesante e lei si volta di scatto verso di me aggrottando le sopracciglia
<<qualcosa non va?>>
Dice lei preoccupata, la osservo sollevando le sopracciglia per la sorpresa.
Mi stava osservando anche lei?
Il mio cuore accelera improvvisamente a tal pensiero, forse mi sto facendo tante seghe mentali inutili.
<<no, non preoccuparti.>>
Sorrido debolmente, lei alza gli occhi al cielo e mi afferra la mano baciandone il dorso
<<oh andiamo Shay, pensi sul serio che me la beva?>>
Poggio la mia mano sulla sua guancia arrossata dal freddo e lei chiude gli occhi rilassandosi
<<Ho paura...>>
Dico ora sinceramente, non ha senso nascondersi, non so come faccia, ma lei ha il potere di riuscire a leggere dentro i miei occhi qualsiasi cosa.
<<di cosa?>>
Dice tornando a guardare i miei occhi, ma stavolta con un cipiglio a rovinare la sua armonia
<<di perderti.>>
La confusione continua ad aleggiare nei suoi occhi verdi, io sospiro frustrato e passo una mano tra i capelli tirandoli
<<da quando hai incontrato Xander vedo che sei parecchio turbata. So che Ti ricorda tanto Simon e penso che questo potrebbe in un certo senso... separarci e farti pentire di ciò che c'è tra noi ecco.>>
Dico tutto d'un fiato, lei aggrotta le sopracciglia nuovamente e una scintilla di nostalgia balena nei suoi occhi al nome di Simon, per poi essere rimpiazzata subito da tanta dolcezza.
Poggia una mano sul mio viso e si avvicina poggiando la sua fronte alla mia
<<Non dirlo nemmeno per scherzo Shay. Sei quanto di più bello mi sia capitato nella vita in questi ultimi mesi. È vero la presenza di Xander mi ha turbata, ma mai e poi mai mi pentirò di ciò che siamo e continueremo ad essere.
Grazie a te ho trovato il modo di poter rifiorire.>>
Dice sinceramente sorridendo, i suoi occhi così limpidi e sinceri mi permettono di rilasciare il lungo sospiro di sollievo che ho trattenuto da quando le ho confessato la mia paura.
Lei ridacchia appena e mi schiocca un bacio a sorpresa sulle labbra che io ricambio prontamente.
Il nostro momento romantico viene però interrotto bruscamente da Francis che mi trascina via per giocare a calcio, con una palla improvvisata da una pigna dalle dimensioni considerevoli.
<<su andiamo! La slinguazzerai più tardi!>>
Do uno scappellotto sulla nuca di quest'ultimo e Melody scoppia a ridere scuotendo la testa, mentre vedo Astrid dirigersi verso di lei
<<vai tranquillo, ci sono io con lei Leoncino.>>
Sgrano gli occhi al soprannome con la quale mi ha preso in giro, quel soprannome mi è stato affibbiato da Melody quando mi ha battuto sul ring, solo lei conosce, ma a quanto pare non è più così.
la guardo assottigliando gli occhi, lei si copre le labbra dopo aver detto "ops!" E poi ridacchia divertita assieme alla sua amica
<<faremo dopo i conti inatçı kız!>>
<<ma certo canım!>>
Dice sorridendo innocentemente, scuoto la testa ridendo e mi allontano assieme ai ragazzi per iniziare una breve partita.
Mi guardo attorno per vedere chi giocherà e noto con disappunto che l'unico a mancare è proprio Xander e come a confermare il tutto, un magone prende posto nel mio stomaco, donandomi un pessimo presentimento.
****
POV MELODY
<<che te ne pare Melody?>>
Dice Astrid distogliendo la mia attenzione precedentemente rivolta ai ragazzi che giocano a calcio.
Mi mostra la foto appena scattata e storco il naso notando che la foto è venuta biancastra
<<devi abbassare leggermente la luminosità, il bianco della neve riflette troppo e ti da quel effetto alone fastidioso. Ah e pulisci anche la lente prima di scattare una foto.>>
Dico mentre mi guardo in giro, lei annuisce concentrata e continua a parlottare fittamente con Janice, non mi lascia neanche il tempo di pensare che richiama nuovamente la mia attenzione.
<<A proposito Melody! Ricordi quei ferma libri che hai creato per te con la corteccia e le pigne? Avevi promesso di farmeli...>>
Roteo gli occhi al cielo e sorrido, mi alzo e scrollo via la poca neve dai pantaloni
<<ho capito, vado a cercare ciò che mi serve e una volta tornate in città te li creerò.>>
Dico facendole l'occhiolino, lei batte le mani entusiasta e mi abbraccia
<<meravigliosa!>>
Me la scrollo di dosso ridendo dopo aver ricambiato l'abbraccio e poi mi incammino verso il sentiero, in cerca di qualche pezzo di corteccia e qualche pigna integra.
L'odore dei pini e degli abeti è fantastico.
Amo ritrovarmi immersa nella natura, questa in un certo modo regalarti la pace che stai cercando e che altrimenti non puoi trovare.
<<sei in cerca di qualcosa?>>
Salto spaventata e caccio un urlo, quando mi ritrovo improvvisamente Xander davanti.
Mi poggio una mano sul cuore e lui ridacchia divertito
<<mi hai fatto prendere un colpo!>>
<<scusa, non volevo...>>
Dice grattandosi la testa imbarazzato, mi guardo poi intorno e mi rendo conto che anche lui è da solo.
<<come mai sei da solo?>>
Chiedo piegando la testa leggermente di lato come fanno i cuccioli curiosi
<<volevo fare una passeggiata, il calcio mi annoia e sinceramente non avevo voglia di parlare di cose da donne... tu invece? come mai sei qui da sola?>>
Chiede curioso sorridendo mentre si avvicina a me
<<beh ecco, cercavo alcuni pezzi di corteccia e delle pigne.>>
Lui alza un sopracciglio scettico come a dire "ma a che cacchio te servono?" Così gli spiego a cosa mi servono e annuisce interessato.
Inizia a chiedermi se mi piace l'arte ed io gli racconto quanto ami in realtà creare oggetti, disegnare e dipingere.
Iniziamo a camminare e a parlare di tutto e di niente e mi sento persino leggera nel poter parlare così liberamente con lui, senza dovermi sentire inibita dalle emozioni che mi evoca la sua persona.
<<forse ci siamo allontanati troppo...>>
Constata poi lui, mi guardo attorno notando effettivamente che ci troviamo in mezzo al nulla.
<<merda, dove siamo finiti?>>
Dico poi guardandomi attorno, lui mette Meglio la sciarpa e fa lo stesso cercando di orientarsi.
Qualche fiocco di neve inizia a cadere e ciò mi mette subito in allarme.
La tormenta non tarderà ad arrivare, se non torniamo siamo spacciati, moriremo dal freddo.
<<dobbiamo ritrovare la strada Xander, la neve sta iniziando a cadere...>>
Lui annuisce consapevole e iniziamo a incamminarci da dove siamo venuti.
Passano i minuti, camminiamo ma ci sembra di girare in tondo.
Lo sapevo... ci siamo persi!
Calma Melody, dobbiamo trovare una soluzione!
Cosa farebbe Shane? Sicuramente cercherebbe riparo da qualche parte, così ricordo il piccolo chalet che abbiamo incontrato poco prima e lo dico al ragazzo di fianco a me
<<Xander ci siamo evidentemente persi... la neve sta iniziando a farsi fitta, torniamo indietro allo chalet che abbiamo superato prima. Possiamo ripararci finché la tormenta sarà passata.>>
Dico iniziando ad incamminarmi, mentre intanto la neve inizia a turbinare in una danza folle e il vento gelido a fischiare
<<buona idea, ho visto che c'era della legna fuori, magari accendiamo il camino, così non moriremo dal freddo.>>
Dice lui sfregando le mani attraverso i guanti.
Dopo diversi minuti di cammino arriviamo allo chalet, lui porta dentro dei ciocchi di legno per accendere la brace ed io accendo delle candele consumate ritrovate nello sportello della credenza in legno.
Dopo aver reso quantomeno il posto confortevole, ci siamo seduti davanti al fuoco del camino e abbiamo arrostito delle castagne e dei pinoli raccolti per il bosco.
<<dunque tu sai disegnare... mi faresti un ritratto?>>
Rido per la domanda ricorrente che mi fanno tutti appena sanno della mia passione per il disegno e annuisco
<<magari te ne farò uno, si.>>
Prende una castagna ed inizia a sbucciarla, soffiando sulle mani quando si brucia
<<mi ricordi tanto qualcuno, ma non so chi...>>
Esclama poi facendomi irrigidire, chi potrei mai ricordargli?
Deglutisco nervosamente e mi muovo a disagio, mentre lui continua a fissarmi intensamente
<<chi ti ricordo?>>
Dico titubante, lui mangiucchia la castagna e continua a fissarmi, poi sospira sconfitto e abbassa gli occhi
<<non lo so, so solo che non riesco a starti lontano da quando ti ho incontrata, desidero vederti costantemente, ma la presenza del tuo ragazzo mi intimorisce a dire il vero.>>
Dice con una sincerità disarmante.
Il mio cuore accelera come impazzito, mi sento improvvisamente a disagio, come se avessi paura di scoprire qualcosa di scomodo;
Come se fossi fuori posto in quel momento.
<<i-io mi sento stanca. Ho bisogno di riposare un po'.>>
Dico debolmente, mentre lui annuisce distogliendo lo sguardo da me per poi posizionarlo verso il fuoco.
Sembra un po' deluso dalla mia risposta, ma non so davvero cosa rispondergli, così decido che il silenzio è la miglior cosa.
Mi alzo e mi sistemo sul divanetto dietro noi, mi sdraio e provo a chiudere gli occhi per provare a scacciare quella strana sensazione di nostalgia che mi attanaglia l'anima.
Spero che questa tormenta finisca presto, così potrò tornare dal mio Shane.
Chiudo gli occhi e lentamente sento le forze abbandonarmi, lasciando posto ai miei sogni popolati dal mio bellissimo ragazzo dagli occhi di stella.
****
Spazio autrice
Scusate davvero il ritardo madornale con la quale è arrivato il capitolo!
Purtroppo con gli studi non è facile far conciliare le cose, così quando posso butto giù qualche riga e formo lentamente il capitolo, rileggerò tutto domani e correggerò eventuali errori.
Scusate in anticipo se ne troverete. 🙏🏻
Spero di poter completare il prima possibile anche il 13 così da non farvi aspettare troppo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo!
Piccola domanda:
Quanti anni avete? Io 24!♥️
Melany~🌹
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