Doverosa introduzione

Odio dover mettere questo tipo di "capitolo" all'interno di una storia, ma, nonostante questa mia antipatia nei suoi confronti, mi ritrovo obbligata a metterlo, in modo da chiarire alcune cose per chi sta leggendo e per chi, invece, deciderà di continuare nella lettura dopo essere prima passato attraverso questo mio lungo sproloquio. Ritrovandomi in tema lettura, vi chiedo, per cortesia, di leggere tutto questo mio avviso fino alla fine prima di lasciare qualsiasi commento a riguardo. In alcuni casi potrei aver già risposto alle domande che sicuramente vorrete pormi a ogni frase che, a detta vostra, potrebbe benissimo essere insensata. Se invece non ho fornito dettagli a riguardo, vi chiedo di lasciare la vostra domanda in un commento di questa mia premessa. State tranquilli, nonostante l'ostilità voluta che domina tutta questa parte, vi risponderò appena mi sarà possibile e col massimo rispetto nei vostri confronti (a meno che non siate qua solo per criticare e basta).

Avvertenza: questa introduzione non fa assolutamente parte della storia, vi chiedo dunque di evitare di considerare il tutto come parte integrante dei cinque o sei capitoli che dovreste leggere nel caso aveste avuto la sfortuna (o fortuna, dipende da voi) di capitare con me in uno scambio di lettura.

Parto dunque col dire che il mio stile non è veloce, anzi è così lento che anche un ibrido tra lumaca e bradipo mi supererebbe... ho sempre odiato andare troppo in fretta, svelare tutto subito e finire per concludere la storia dopo solo pochi capitoli. C'è chi mi ha detto che la mia sia solo una paraculata al fatto che la storia sia ferma e non succeda nulla (poi, scusatemi, ma se leggete mezzo paragrafo del primo capitolo e ve ne uscite con una frase simile allora, scusate se lo dico, grazie al ca... volo che è ferma), quindi, per gli amanti del "sono qui solo per criticare", vi invito a pensarci due volte prima di commentare. Sono stufa di avere a che fare con gente che si elegge a figlio di Stephen King quando, invece, hanno storie sul loro profilo che magari sono piene di errori grammaticali, hanno buchi di trama o altro ancora. Quindi se vedete che dai primi capitoli non si capisce molto quale sia la trama nascosta dietro a quelle tante parole non preoccupatevi, se veramente vi interessa scoprire qualcosa in più, allora continuate nella lettura e abbandonate l'idea che tutti debbano inserire più dettagli possibili all'interno delle prime cinque parti pubblicate.

Vale lo stesso per chi ha trovato questa mia piccola opera grazie a uno scambio di lettura... i capitoli richiesti di solito sono troppo pochi e non capirete mai cosa c'è nella mia storia se vi fermate solo a quelle cinque pagine che solitamente sono obbligatorie. Non mi piace ripetermi, ma lo dico ancora: il mio è uno stile lento, dedico spazio a vari elementi che potrebbero rivelarsi importanti nel corso della narrazione e, se qualcuno legge tutto di fretta, con la sola intenzione di sbarazzarsi il prima possibile dei capitoli, finirà per non capire più niente in alcune parti, ponendomi poi domande che non avrebbe mai posto se fosse stato un pochino più attento a ciò che leggeva. E a proposito di attenzione... ci credete che c'è gente in giro che afferma che una lettura non dovrebbe mai essere impegnativa? Non so, sarò io che forse ho troppe pretese, ma se uno mi viene a dire che "salta di qua e di là" durante la lettura, allora rispondo semplicemente così: trovati un altro hobby, che la lettura non fa per te. Perdonatemi, ma davvero non riesco a mandare giù il fatto che certi siano convinti che durante la lettura uno non deve stare attento a ciò che succede.

Non pretendo che dedichiate tutta l'attenzione del mondo alla mia storia, per carità, ma non voglio nemmeno che leggiate tutto in fretta e poi mi facciate domande su ciò che sta succedendo, dicendomi addirittura di non aver descritto bene la scena e che sono andata troppo veloce, quando invece io faccio di tutto per tenere a freno il ritmo della narrazione (diciamocelo però che, a volte, anche io faccio l'errore di correre troppo).

E a proposito di descrizioni: mi è stato detto, in uno dei tanti scambi a cui ho partecipato, che - nella modesta opinione di uno dei partecipanti che ha letto una delle mie storie - mi soffermo spesso e volentieri su dettagli che - a detta sua - erano inutili. Ora, scusatemi se sembrerò scortese: ma non dovrei saperlo meglio io cosa è utile da inserire e cosa no? Mi spiace, ma questa è l'unica critica che non accetto e mai accetterò. So benissimo cosa vuol dire avere dettagli inutili e credetemi quando dico che mai, in qualsiasi storia io possa scrivere, ho inserito dettagli che in futuro non si sarebbero rivelati importanti. Quindi no, non venitemi a dire che secondo voi ci sono dettagli inutili; tale commento mi porterebbe solo a pensare che non vi sta piacendo ciò che leggete, che non vi interessa minimamente questa mia opera e che vi state solo sbrigando nella lettura per portare a termine, il prima possibile, lo scambio a cui sicuramente starò partecipando pure io (dopotutto, sono curiosa di vedere quale persona leggerebbe di sua iniziativa una storia che non è in grado di catturare la sua attenzione). 

Dettagli a parte, ho anche altro di cui vorrei discutere: ovvero le ripetizioni all'interno del testo e il mio stile di scrittura. Ebbene, non volevo farlo, ma sono ormai costretta a porre questo messaggio nella descrizione in modo da chiarire una volta e per sempre ciò che alcuni ritengono un errore che va assolutamente cambiato; per prima cosa, le ripetizioni. Sì, nel corso della lettura troverete tante ripetizioni che spesso riguardano l'aspetto del personaggio principale, o a volte un ambiente particolare sulle cui descrizioni potrete trovare una certa enfasi. Tali ripetizioni sono volute, fanno parte del mio stile e per quanto ad alcuni possano dare fastidio, so per certo che a qualcun altro potrebbero invece piacere. Qualcuno mi disse, in un'altra mia storia, che avevo inserito la stessa parola ben undici volte... però, cari miei, perché fate certe figure? Ve lo devo dire personalmente che le parti che pubblico hanno sempre come minimo 2300 parole e come massimo 2600? Punterei anche su un massimo di 3000, volendo, ma i capitoli sono già belli lunghi di loro. Insomma, questo per dirvi che una parola ripetuta undici volte, in un testo da 2300 parole, sia proprio l'ultimo dei problemi a cui pensare. Quindi, se vi ritrovate a pensare che le ripetizioni siano insopportabili, siete pregati di non farmelo notare. Nel caso ci teniate a farmelo comunque presente siete liberi di farlo, ma vi chiedo di dosare bene le vostre parole in modo da non farmi saltare i nervi nel momento in cui mi ritroverò a leggere un vostro commento su questa tematica (lo ammetto, sono un tantino irascibile quando si tratta della mia opera).

Ah, annotatevi per bene la mia ultima frase. Vi ho chiaramente detto che, anche se non voglio sentire nulla riguardo alle ripetizioni, siete comunque liberi di usare le parole giuste e farmelo presente. Esatto, le parole giuste... questo concetto sfugge a qualcuno, attualmente, quindi mi prendo la libertà di dirvi apertamente che potete muovermi qualsiasi critica, purché sia civile e con i giusti toni. Non sapete quali siano i giusti toni? Benissimo... fatemi un fischio, scrivetemi il vostro parere e astenetevi dall'insultarmi o dal rivolgervi a me come se foste gli dei della scrittura che si rivolgono a un plebeo. Credetemi, senza insulti e manie di protagonismo il discorso fila che è una meraviglia... vi assicuro che sono aperta a tutte le critiche, se mosse, per l'appunto, con le giuste parole. Lo ripeto così almeno evito di ritrovarmi con gente che mi critica solo per la premessa e mezzo paragrafo del primo capitolo. Ahem, i riferimenti a una recensitrice in particolare sono assolutamente voluti. E a proposito: voglio ricordare a voi recensori che l'incarico che vi siete assunti non è quello di cercare errori con la lente d'ingrandimento, ma quello di analizzare le storie a voi proposte e solo dopo dire cosa c'è da migliorare e cosa invece va bene... perché, diciamocelo, è impossibile che una storia abbia solo difetti e nessun minimo pregio.

In ogni caso non ho modo - né intenzione - di togliere suddette ripetizioni, poiché (come vi ho già detto) sono parte integrante del mio personale stile di scrittura e senza di esse perderei una buona parte dell'effetto che il testo potrebbe dare a chi invece piacciono e non le trovano assolutamente irritanti. Ora, scusatemi, ma voglio riportare le parole di una mia recensione: «se non si apprezza uno stile così approfondito si può sempre passare oltre, senza "criticare" scelte puramente personali di un'autrice che con la sua storia fa ciò che vuole». Credetemi, io un lavaggio del cervello non lo so fare, quindi potete benissimo capire che non gliel'ho certo chiesto io di elogiarmi. Fatto sta che su tutti i lettori che hanno letto qualcosa di mio, tre di loro si sono elevati a recensore supremo che, chi "gentilmente" e chi con la delicatezza di un triceratopo in calore, mi hanno "suggerito" di cambiare assolutamente il mio stile – sulla base che a loro non piace quindi, anche se non continuano a leggere la mia storia, devo assolutamente modificare il tutto. Vogliamo parlare del mitico genio che mi ha rinfacciato che il mio stile sia "aria fritta"? Ebbene, potete pensare ciò che volete, ma fatemi il piacere di starmi alla larga invece di farmi perdere tempo parlando con voi, perché tanto, se avete intenzione di litigare con me sul fatto che io debba modificare il mio stile, sappiate che avete già perso in partenza, siccome non ho intenzione di modificare una singola virgola. A chi invece il mio stile dovesse piacere, ma trova comunque alcuni errori nel testo, è più che libero di farmi notare il tutto senza temere che io lo morda.

Chiarito questo concetto, andiamo avanti con un secondo punto sul mio stile di scrittura. Ho già anticipato che è lento e un po' ripetitivo, ma per evitare situazioni spiacevoli mi vedo costretta a inserire in questa introduzione anche questa seconda parte. Mi è stato detto, in uno scambio di lettura, che non sarò mai in grado di arrivare a tanti numeretti se mantengo questo mio stile ancora a lungo. Per prima cosa, dei numeri mi importa poco - e non sprecherò parole per una cosa talmente inutile. Ciò che mi preme, semmai, è il fatto che mi è stato "amichevolmente" suggerito di cambiare registro se voglio raggiungere chissà quali vette. Capirete da soli perché ho riportato tale episodio, ma perdonatemi se ve lo spiego a mio modo: in poche parole, mi è stato detto che il mio stile non è adatto al vasto pubblico di wattpad. La cosa divertente è che tale affermazione è assolutamente vera: ciò che scrivo non è mirato alle persone che sono in cerca di una lettura senza impegno, cercando invece una semplice storiella da leggere velocemente per poi dimenticarne dopo alcuni istanti l'esistenza.

Anche qua, vi prego, fatemi il piacere di non capire fischi per fiaschi. Ripeto il concetto: "ciò che scrivo non è mirato alle persone che sono in cerca di una lettura senza impegno". Ebbene, c'è chi ha capito che io mi senta una qualche divinità scesa dall'Olimpo che si è "degnata di offrirvi la mia opera". Heh, riferimenti a una certa recensione assolutamente voluti. Beh, che dire, voi con questa frase cosa avete capito? No, davvero, scrivetemi nei commenti cosa ne pensate e fatemi sapere, che qua – ve lo dico direttamente – ho ricevuto una recensione basata all'80% su questa mia premessa e giusto su mezzo paragrafo del primo capitolo. Poi mi dice che sono io quella che è nel torto... vabbè, fatto sta che non c'è limite alla maleducazione. Quindi, dato che c'è gente che capisce solo cosa vuole capire e il resto lo tralascia, vi porto direttamente cosa intendo io con quella frase. Cominciamo dal fatto che siamo su wattpad, un sito dove pullulano le storie scritte male e la gente che le elogia. Soffermiamoci sul fatto che la maggior parte della gente, negli scambi, non è interessata ad altre storie che non siano le loro. Pensiamo magari al fatto che c'è gente che legge solo i libri "facili" da capire e il resto li accantona senza darci un secondo pensiero. Dai, ormai dovreste aver capito cosa intendo io con quella frase... poi, se ci tenete a capire solo che io sia un'arrogante senza limiti fate pure, ma a quel punto fatemi anche il piacere di girare alla larga dal mio profilo e dalle mie storie. Se non vi ho ancora intimiditi, sappiate allora che la lettura non sarà facile, ma nemmeno tanto ardua come la dipingo in questa premessa.

In ogni caso: patti chiari, amicizia lunga. Se pensate di poter scorrere i miei paragrafi come un pesce che sfugge a uno squalo, allora cestinate la mia storia e trovatene un'altra che invece faccia per voi. Quindi, se doveste decidere di andare avanti, ricordate che io vi ho avvertito: non voglio assolutamente ritrovare commenti in cui mi venite a dire che devo cambiare stile solo perché a voi non è piaciuto. Potete anche farlo, se proprio ci tenete a dirmi quanto irritante lo abbiate trovato, ma sappiate che non ho la minima intenzione di modificare lo stile che ho costruito con così tanta fatica per qualcuno che nemmeno si degnerà di continuare a leggere la mia opera.

Vi invito a ricordare quale sia il significato di trama (sì, c'è stato un episodio abbastanza problematico anche sotto questo aspetto) nel caso vorreste indicarmi qualcosa che secondo voi andrebbe sistemato. Per riassumere la storia in breve, c'è stato un caso in cui qualcuno mi ha detto che dovrei revisionare "attentamente e a fondo" tutta la trama. Immagino che, nel modo più probabile, tale utente si sia riferito alla descrizione iniziale che introduce a un eventuale lettore la "trama" della storia sulla quale si sono soffermati. Ma anche così, non sono riuscita a capire il seguente commento, nel quale mi diceva che dovevo modificare alcuni errori di battitura (per farla breve, io chiesi di indicarmi dove fossero gli errori menzionati e a tale domanda non ottenni alcuna risposta). Potreste capire da soli il significato di tale cosa, ma ho intenzione di spiegarvelo ugualmente: nessuno è perfetto, chiunque può fare errori, ma se andate a cercare sbagli là dove non ce ne sono, allora non dovreste rimanere sulla mia opera - perché sì, magari in rari casi può sfuggirmi qualche errore, ma sappiate che io a differenza di molti ricontrollo ciò che scrivo almeno cinque volte prima di metterlo online. Non mi reputo superiore a nessuno, eppure non è una novità che in molti qua su wattpad non ricontrollano i loro capitoli prima di pubblicare. Ah, a proposito di errori, mi dicono dal trono dei recensori che i miei paragrafi hanno "una marea di subordinate". Ahem, non sono molto ferrata in grammatica, ma una mia amica si è offerta di analizzare i miei paragrafi e ha concluso che invece la struttura del periodo è semplice e che le subordinate sono minimo tre nei paragrafi più corti. Beh, lei la grammatica se l'è davvero studiata, quindi mi permetto di dirvi che, nel caso vi venisse in mente di criticare errori di grammatica, io li farò presenti alla mia amica e lei mi dirà se veramente c'è un errore o meno.

Non mi chiedete nemmeno perché partecipo agli scambi, se ho così tanto di cui lamentarmi, perché la risposta ve la darò subito: è vero che non accetto critiche sul mio stile né "consigli" amichevoli che mirano a farmi modificare ciò che scrivo, ma non ho mai detto che non accetto consigli per migliorare. Soprattutto in grammatica ho ancora alcune lacune che, se fatte notare nel giusto modo, sarò estremamente felice di eliminare. Ogni commento costruttivo è bene accetto, può anche contenere alcune delle cose sopra citate se basato su dati reali e costruito con le adeguate parole. Lo so, mi ripeto, ma ci tengo a farvi presente che un discorso può chiamarsi tale solo se c'è rispetto ed educazione nei confronti del prossimo.

Inoltre, siccome non aveva senso dirlo prima di tutto questo monologo, devo avvertirvi di una cosa che potreste anche ignorare, ma che per me è importante: i voti. Non che abbia da lamentarmi anche qui, ma - per qualche motivo - ho una personale antipatia per i voti e difficilmente li accetto se non sono preceduti da almeno un commento. Quindi vi chiedo, anche qua, di non lasciar alcun voto se non avete intenzione di commentare. Come ho detto precedentemente, l'accrescere dei numeretti non mi interessa: se volete votare, considerate prima l'idea di commentare. Altrimenti, fate come i fantasmi: passate, date un'occhiata e andatevene senza che io noti la vostra presenza. Sapete, non è una novità il fatto che esistano i lettori fantasma. In ogni caso, sappiate che una stellina in più (data apparentemente senza motivo) mi rovina solo l'umore... non è un caso che io mi lamenti continuamente dello scarso supporto ricevuto, quindi fatemi il favore di non lasciarmi alcun voto se non volete rovinarmi la giornata. Credetemi, è anche per questo se ho iniziato a detestare Wattpad dal profondo del cuore.

Infine, ho un altro po' di cosette da dichiarare che, stavolta, riguardano solo la mia opera:

1) Questa sarà una storia abbastanza complicata che è in sé una gigantesca metafora, ogni evento sarà importante e starà a voi interpretarla come meglio credete.

2) Questa storia in particolare sarà sempre in costante fase di modifica e riformulazione, perché ci tengo a fare le cose per bene e sono consapevole che le prime bozze possono essere un tantino fatte male. Aspettatevi dunque che il testo cambi a seconda di come mi gira, ma non mollate comunque la storia perché vi prometto che ha uno sviluppo abbastanza interessante.

3) Alla fine di ogni capitolo, dato che a me piace in modo particolare interagire con i miei lettori, ci saranno sempre una serie di domande alle quali vi chiedo di rispondere... non importa in che modo rispondete (basta che la risposta sia come minimo civile), sarò sempre più che contenta di interagire con voi e sapere cosa ne pensate riguardo alla mia storia.

Questo è tutto ciò che volevo dirvi, spero che mi capiate e che continuerete comunque nella lettura nonostante le premesse non proprio amichevoli, per le quali mi scuso enormemente (ma c'era bisogno di farle, queste premesse, nonostante tutto). Vi ricordo inoltre che questa premessa è volutamente ostile: credetemi, è l'unico modo per tenermi alla larga la gente che si crede una qualche divinità della letteratura. Ognuno capisce cosa vuole, alla fine, quindi per coloro che non si sono scoraggiati e anzi hanno capito il motivo che mi ha spinta a scrivere questa premessa, porgo i miei ringraziamenti e le mie scuse per avervi fatto leggere tutto questo papiro. Però diciamocelo: questa premessa funziona alla grande... anche meglio dello spray antizanzare, siccome quelli che erano qua solo per le critiche distruttive hanno concentrato il loro odio solo su questa parte e poi se la sono data a gambe levate. Beh, quanto a quella determinata recensione si sono letti giusto mezzo paragrafo e hanno subito etichettato la mia storia come un "orrore" solo perché a detta loro era pieno di subordinate. Boh, la trama, i personaggi e il resto l'hanno data da mangiare ai corvi.

Spero di rivedervi presto tra le righe de La Fortezza del Cuore, nella speranza che questa mia piccola opera possa per voi essere una nuova avventura. Spero davvero che ciò che leggerete sia di vostro gradimento. Detto questo, spero di farvi piacere questa mia storia, farvi appassionare alla trama e, chissà, farvi affezionare ai miei personaggi.

Buona lettura ;)

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