La telefonata
Il telefono squilla, sullo schermo c'è un numero che non conosco, decido di rispondere , magari mi stanno telefonando per le pratiche sull'ivg *.
Melissa - "Pronto?" Dico con voce incerta.
Marco - "Ciao, Ti ho vista piuttosto bene l'altro giorno, sono felice che tu abbia deciso di tenere il bambino, dobbiamo metterci d'accordo su come gestire i momenti in cui starà con te e quelli in cui starà con te"
Melissa - "Chi ti ha detto una cosa simile? Non ho deciso di tenere il bambino, oltretutto non avevi detto che volevi restare fuori dalla mia vita e a quella del bambino e che non volevi più avere nostre notizie?"
Marco - " Ti ho visto più serena e ho dato per scontato che avessi cambiato idea"
Melissa- "Come mi hai espressamente chiesto sono uscita dalla tua vita"
Marco - "Comunque pensavo, potresti portare avanti la gravidanza e poi lasciare a me il bambino"
Melissa- " MA COME TI SALTA IN MENTE UNA COSA DEL GENERE? Se per caso dovessi decidere di far nascere questo bambino non sarà certo per lasciarlo a te, un bambino ha bisogno della madre presente mica di essere scaricato come un pacco postale." Grido esasperata
Marco - " Beh, mia madre mi darebbe una mano, in fondo ha cresciuto me, e lo ha fatto molto bene. Oltretutto io te lo farei togliere, tu non saresti una buona madre, sei malata di mente."
Melissa - Evito di dirgli in faccia tutto quello che penso altrimenti finirei per arrabbiarmi inutilmente e lui non capirebbe. "Non ho voglia di discutere con te, direi che possiamo dirci definitivamente addio".
Marco - " No , non te la cavi così, avrai mie notizie, io ti denuncio"
Riattacco il telefono e scoppio a piangere, decido di bloccare il suo numero in modo che non mi possa più contattare direttamente, l'avevo cancellato per non farmi venire la tentazione di telefonargli, ma ora non ho più nessuna intenzione di sentirlo.
Come può essere così egoista e non capire in che situazione metterebbe nostro figlio. Se dice di amarlo così tanto non si sarebbe nemmeno messo a fare certi pensieri.
* Ivg è l'acronimo di interruzione volontaria di gravidanza, si riferisce all'aborto non naturale.
In Italia la donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari. Dal 1978 questo intervento è regolamentato dalla Legge 194/78. [ Fonte: salute.gov.it]
La legge è molto chiara nell'attribuire il diritto all'aborto alla sola donna. Dunque, pur essendo due i genitori del nascituro, è la madre ad avere l'ultima parola a riguardo, nel senso che è la madre a decidere se abortire o meno. [Fonte: laleggepertutti.it]
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