La musica in sottofondo della cover band di Lady Gaga rende quasi impossibile parlare, le luci del service sono riuscite a trasformare il padiglione della fiera in una discoteca. Vivo in una piccola città in cui non accade mai nulla, sempre la solita vita, le solite facce, pochi eventi per i giovani. Questa però è una serata speciale, hanno organizzato un evento dedicato alla musica e al ballo. Diverse cover band si alternano sul palco fino a notte fonda, diversi furgoncini dello street food preparano panini alla piastra, birre, arrosticini, spiedo con carne argentina.
Sono anche riuscita a trascinarci il mio ragazzo, stiamo assieme da quando eravamo degli adolescenti brufolosi. Sono innamorata persa di lui ma la nostra storia si trascina da troppo tempo, l'ultimo anno è stato orrendo, Andrea mette al primo posto le moto e gli amici "motorari". Il sabato sera non usciamo quasi mai perché la domenica dobbiamo alzarci presto per andare a qualche motoraduno. Le rare serate in cui andiamo fuori è per incontrarci con i soliti amici e passare tutto il tempo al solito bar. Mi sento apatica, ho 20 anni e conduco la vita di una 50enne. Mi mancano le serate con gli amici in cui si fa tardi, mi manca la spensieratezza delle gite fuori porta con la compagnia, mi manca incontrarci tutti in qualche parcheggio e tirare fuori dal cofano posteriore delle auto patatine, birre, pane e salame ed improvvisare una festa con la musica che esce dalle casse di qualche auto tamarra.
Ho deciso che la vita non può essere finita così per cui ho pian piano cominciato a ritagliarmi un po' di spazio, ad Andrea non sembra importare la mia assenza. Da poco frequento una corso di ballo e mi diverto un sacco, ci sono persone di tutte le età e dalla diversa estrazione sociale, ma quando siamo in pista siamo tutti uguali. Questa sera infatti è dedicata anche alle scuole di ballo che faranno un po' di animazione durante i concerti. Non ho una grande passione per Lady Gaga lo ammetto, però sono talmente felice di essere qui con il mio ragazzo che mi lascio trascinare dalla musica e mi muovo a ritmo. Nonostante lui se ne stia lì impalato mi sembra quasi un momento perfetto.
Il concerto termina e dopo una breve pausa inizierà a suonare un altro gruppo, la mia scuola avrà lo spazio riservato in pista per ballare. So ancora poche coreografie ma non vedo l'ora di mettermi alla prova. Andrea inizia a sbuffare e mi dice "questa musica non mi piace" io provo a fargli cambiare idea ballandogli sensualmente addosso perché voglio restare. Decide di farmi felice e rimanere ancora per un po', so come fargli cambiare idea. Dopo pochi minuti ricomincia ad insistere "sono stanco e domani abbiamo la sveglia presto ricordi? Dobbiamo andare al motoraduno organizzato dai Frog". Io però voglio restare ancora, sono appena le 21.00 e doveva essere una serata diversa dal solito, oltretutto sono stufa di alzarmi all'alba percorrere 300km in bilico sul sellino posteriore di una moto con le temperature che si sono abbassate. Così iniziamo a discutere, usciamo dal padiglione per continuare la nostra litigata lontano dagli altri, non voglio che assistano a questa pietosa scena. Ormai sono abituata a litigare con lui queste situazioni si ripetono da mesi, sono esausta e mi continuo a chiedere perché restiamo ancora assieme. Alla fine mi do sempre la stessa risposta, sono ancora innamorata e persa e l'idea di non stare più con lui mi fa salire un'ansia che mi toglie il fiato. Questa volta non voglio cedere è la mia serata diversa e non gli permetterò di rovinarmela. Gli dico "Tu puoi andare a casa io chiederò un passaggio", innervosito si volta e se ne va senza nemmeno salutare.
Solitamente non reagisco così di impulso, mi sto già agitando perché non so come tornare a casa, in realtà non ho così tanta confidenza con i compagni di corso e non ho il coraggio di chiedere un passaggio. Decido di andarmi a prendere uno spritz, ho proprio bisogno di un aiutino per rilassarmi un po'. Mi dirigo con passo spedito al padiglione affianco, quello dello street food in cerca di qualcosa di alcolico. Quasi mi scontro con Marco un amico dei miei genitori che balla ormai da anni. Mi sorride gentilmente chiedendomi "dove vai così di fretta?" gli indico lo stand che fa cocktail e lui mi dice "è proprio un'ottima idea" così mi accompagna e mi offre una Caipiroska alla fragola. Ne bevo un sorso con la cannuccia, lo adoro, lo zucchero e le fragole gli donano quella dolcezza inconfondibile. Marco è un uomo interessante, non lo definirei bello ma per qualche ragione stasera mi ha colpito e non credo sia merito della vodka.
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