Il tempo è la miglior medicina

Un anno è passato dal mio intervento, non è stato facile ci sono state molte difficoltà in questo periodo ma posso raccontarvi che non mi sono mai pentita della mia scelta. Quello che era la mia paura più grande non si è avverata, niente rimpianti.

Mi sono chiesta tante volte se tornassi indietro in che modo cambierei la mia vita, la verità è che probabilmente non cambierei nulla, perché se lo facessi non sarei la persona che sono ora. Sono indubbiamente molto più forte, il fatto di aver affrontato tutto da sola mi ha regalato un po' di autostima.

Vi chiederete come va la mia vita: ho trovato un lavoro, precario, ma per ora mi accontento, ho acquistato da poco una macchina tutta mia, è vecchietta ma la adoro e non potevo permettermi di meglio con il mio stipendio. 

Vivo ancora a casa dei miei, la situazione non è delle più piacevoli e il rapporto non è più quello di prima ma ci vogliamo bene. Ho ancora il coprifuoco purtroppo e delle regole di casa abbastanza severe ma non posso permettermi di andare a vivere da sola. 

Ho incominciato a frequentare un ragazzo che ho conosciuto ballando, ci stiamo andando con calma, io sono bloccata dalla paura che possa un giorno anche lui rivelarsi una persona totalmente diversa da quella che è in realtà, con il tempo voglio imparare a fidarmi di lui.

Con Silvia abbiamo più o meno ricucito i rapporti, probabilmente la nostra amicizia non tornerà più quella di prima ma è un ottima confidente. 

 Andrea è ancora presente nella mia vita anche se ci sentiamo e vediamo pochissimo però so che per me lui ci sarà sempre. 

Le cose con scadenza lontana mi spaventano, per cui cerco di vivere giorno per giorno. Ho un tatuaggio, sulla caviglia destra ho una foglia d'acero, a simboleggiare il cammino che ho percorso per stare meglio, mi è anche servito per avere qualcosa  che sarà con me "per sempre" come monito che "il per sempre" non è una cosa che deve essere negativa o terrorizzare. Sto imparando che il tempo è fatto anche di momenti per cui cerco di togliermi più sfizi che posso. 

L'ivg in fondo mi ha insegnato molto...anche se nel modo più difficile...ma la mia sensazione attuale è di libertà. Nel forum non sono più entrata, ho cancellato anche il mio profilo, ho voluto così chiudere questo capitolo della mia vita.

Quasi dimenticavo di Marco, quando ha scoperto che ho ricominciato a ballare me lo trovavo alle serate, con le braccia incrociate mi fissava imbronciato. Non ha più provato a parlare con me. Ha comunque sparso voci non vere sulla nostra storia e sul perché sia finita, l'importante per me è che non abbia parlato del bambino e dell'interruzione di gravidanza. 

Circa tre mesi dopo la fine della nostra storia è sparito nel nulla, nove mesi dopo ho scoperto il perché, ha avuto un figlio da una donna appena conosciuta e l'ha portata a vivere in casa con i suoi. 

 Ne ho sofferto molto, per settimane ho avuto lo stomaco contratto, non potevo credere che il suo unico scopo fosse quello di fare un figlio. Ammetto di essere andata a stolkerarlo sui social per cercare di vedere suo figlio, non so nemmeno io il perché, ma volevo vedere il suo aspetto. 

Non è stata una buona scelta, vederli felici tutti e tre assieme mi ha fatto provare una grande rabbia. Non ritengo che si meritasse quella felicità. 

Ho provato un grande dolore per nostro figlio, diceva tanto di amarlo ed invece lo ha sostituto subito, un po' di lutto credo se lo meritasse. 

So da fonti certe che la sua compagna, proprio come desiderava lui non lavora e sta a casa con il bambino, gli ha fatto rivoluzionare casa e comprare tutti i mobili nuovi, pensare che io non ero riuscito a convincerlo a cambiare nulla, neppure i quadri alle pareti.

Siamo ormai giunti alla fine di questa avventura, manca ancora solo il capitolo dei ringraziamenti, non è stato facile mantenere una certa costanza di pubblicazione, ma eccoci qui, quasi pronti per gli adii.

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