Chapter 3

Hanji pov's

Ci addormentammo in quel vecchio magazzino sudicio e sporco, nonché io fossi sempre stata così ordinata e pulita, ma qui non pulivano da anni, letteralmente. Almeno non c'erano altri infetti o persone che cercassero di ucciderci, era l'unica cosa positiva di tutta questa situazione, adesso non avrei potuto continuare i miei esperimenti tutta l'attrezzatura che avevo è ancora là, dentro casa, e di sicuro non sarei potuta andare a riprenderla. Siamo comunque ancora vivi ed è questo ciò che conta. "Hanji sei sveglia?", tutto d'un tratto sentii una voce da dietro le mie spalle. "si, dobbiamo andare adesso non possiamo rimanere qui allungo, non abbiamo più provviste o altro", risposi, "va bene". Ci alzammo da terra e raccogliemmo le nostre cose per poi uscire dal magazzino. Appena usciti presi un respiro profondo, finalmente l'aria aperta, il quel edificio c'era puzza di chiuso, non mi sorprendo non c'era anima viva da anni, oltre gli infetti. Continuiamo a camminare per la città e a entrare negli edifici, cercando qualcosa di utile, finora avevamo trovato qualche benda, alcool e un paio di colpi della 9 millimetri e altri per la calibro 22, niente di che, però era già qualcosa.
Mentre camminavano in mezzo alla strada da dietro un auto, venne fuori un uomo , non sembrava essere messo molto bene, camminava accovacciato tenendo una mano sul fianco destro verso lo stomaco. Iniziò a guardarci supplicante, per poi chiederci aiuto dicendo che si era ferito, . Capivo che non stava dicendo la verità, sentii un rumore proveniente da dietro delle auto, anche esse ricoperte da erbacce e foglie . Capii subito che ci stavano tenendo un imboscata, erano banditi! In un istante vennero fuori sei uomini armati alcuni avevano delle semplici Revolver, altri tenevano in mano tubi di metallo e travi di legno. Stavano per circondarci, mi guardai intorno e vidi l'unica direzione dove non c'era nessuno, velocemente andammo in quella direzione correndo, cercando di non essere colpiti, continuavano a inseguirci, così entrammo in negozio scavalcando la finestra che era spaccata, non c'era alternativa, continuavo a sentire gli spari da dietro un bancone di quel negozio, cercavo di prendere la pistola nel mentre che Moblit lì teneva occupati dal lato opposto. Sentii dei passi, erano molto vicini, impugnai la 9 millimetri capendo che qualcuno si stava avvicinando, mi tremavano le mani , non sapevo cosa stesse succedendo, sentivo l'ansia che mi stava addosso. Non feci in tempo a girarmi che qualcuno mi afferrò da dietro, tenendo le mani sul collo nel tentativo di uccidermi, li vicino c'era un scaffale di vetro era spaccato a metà, l'uomo mi portò vicino allo scaffale facendomi piegare la testa in direzione dello spigolo di vetro tagliente, non riuscivo a liberarmi era tutto inutile ormai vedevo la morte di fronte a me c'erano solo pochi millimetri che mi separavano dal vetro, era troppo forte rispetto a me cercavo di mettere le mani sulla sua testa nel tentativo di ribaltare la situazione, ormai non serviva più a nulla continuare, le forze stavano per abbandonarmi. Un istante dopo senti un altro sparo verso la mia direzione, le mani allentarono la presa sul mio collo, per poi lasciarmi del tutto, lasciandomi respirare, caddi a terra vicino al cadavere di quella persona iniziai a respirare col fiatone appoggiandomi al muro, mi girai e vidi Moblit dietro al bancone aveva un aria molto spaventata, guardava verso la mia direzione cercando di capire se io stessi bene o no. Lo guardai e gli dissi che stavo bene e che dovevamo andarcene, presi la pistola, mi misi in posizione guardandomi intorno cercando di capire dove fossero quelle persone,
Una uscì la testa e mi sparò, mi riparai dietro a uno scaffale e non mi prese, presi la mira mentre si guardava in giro, mi aveva perso di vista, gli sparai e con un colpo in testa lo uccisi, si accascio sul pavimento. Sentivo altri spari verso la direzione di Moblit, due persone lo avevano circondato, sparai a una e gli presi la gamba per poi sparare un secondo colpo che lo fece stendere a terra, anche l'altro si era girato tentando di spararmi, così Moblit lo prese alle spalle uccidendolo, gli spari cessarono, così andai da Moblit. "Hanjiii, sei ferita? Stai bene?" disse molto procurato, ma potevo capire. "no sto benissimo, tu?" lo guardai e mi accorsi che il suo braccio destro sanguinava, probabilmente gli avevano sparato, "stai sanguinando!! Perché non me lo hai detto subito" aprii lo zaino e presi delle bende e del disinfettante, gli tolsi la camicia e iniziai a tamponare sulla ferita con un pò di disinfettante, "Ahi" lo sentii sussultare, doveva fargli molto male,"mi dispiace cercherò di fare più piano", posai il disinfettante e presi le bende, gliele avvolsi intorno al braccio assicurandomi che smettesse di sanguinare, "ho finito" sospirai "adesso dovrebbe andare meglio, ti fa ancora molto male?"
"be meglio di prima, grazie" prese la camicia da terra e si rivestì. Guardai in giro vicino ai cadaveri sperando di trovare qualcosa di utile, trovai solo delle munizioni, niente di che.
"dobbiamo andare, penso che quelle non fossero le uniche persone a popolare la città, a quanto pare questa deve essere una ex zona del governo, ma come hanno fatto prenderne il controllo?"
"non lo so, ma per superare la città dovremo passare per quel ponte a sud ovest, non conosco bene la città però, ricordo molto poco", "penso che tengano il ponte sotto controllo, dobbiamo agire con cautela, non sappiamo quanti sono", "non c'è altra alternativa", "aspetta, prima avevo trovato un biglietto in un edificio non avuto il tempo di leggerlo ma penso che parlasse di ciò che è accaduto in questa zona, deve essere una pagina di diario o qualcosa di simile " presi il biglietto ripiegato dallo zaino e lo aprii.

Biglietto

Abbiamo finito di perlustrare la città in cerca di sopravvissuti. C'era un piccolo gruppo di soldati che si nascondeva nell'hotel. Ce ne siamo occupati.

Alcuni di noi hanno dato l'assalto alla loro area di detenzione, o a quanto ne rimaneva. Purtroppo la zona a Nord-Est è ancora piena di infetti. Non siamo riusciti a toglierli di mezzo ma poco importa, basta che non passino oltre le recinzioni. Non penso che i soldati si faranno più vivi, adesso abbiamo la loro l'artiglieria militare. Voglio vedere chi ci romperà i coglioni.

"adesso capisco, l'hotel in cui siamo passati, era quello scritto nel biglietto" affermai convinta. Prima di arrivare qui abbiamo perlustrato la città in cerca di risorse siamo entrati in un hotel, c'erano molti infetti, così abbiamo lasciato perdere, era lì che ho trovato questo foglio. "non c'è altra spiegazione siamo partiti da nord est, ecco perché c'erano molte persone contagiate" affermò Moblit, "sono d'accordo, ma ora che faremo, la città è piena di persone e non si faranno scrupoli ad ucciderci, devono sopravvivere e sono pronti a tutto, non è la prima volta che che tendono un imboscata alle prime persone che passano, sono organizzati e hanno anche l'artiglieria militari, non c'è altra scelta o li uccidiamo o veniamo uccisi, tanto, è già successo, abbiamo mandato all'inferno molte persone stavolta non cambierà nulla", "be allora che stiamo aspettando, andiamo".
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⛡Angolo autrice ⛡
No, non sono morta se ve lo state chiedendo, solo che ho avuto poca voglia di scrivere e varie complicazioni, ma comunque ecco un altro capitolo le cose si fanno interessanti, l'immagine a inizio capitolo dovrebbe darvi un idea sulla città . Io vado
Adios........

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