Il viaggio è lungo, ma ne sono grata, perché mi dà occasione di riflettere. Ho davvero fatto la scelta giusta? Sì, Leila, l'hai fatta, non rimpiangere ciò che potevi fare perché ormai non l'hai fatto. Infilo le cuffie nelle orecchie e vedo il mondo scorrere dal finestrino: vedo ma non osservo, ho lo sguardo assente perso nel vuoto di quel cielo azzurrino, mi sembra di essere piombata improvvisamente in un nuovo mondo senza aver avuto il tempo di farci l'abitudine. Eppure per ora non è cambiato molto. È il futuro che mi spaventa, quello che farò, gli errori che commetterò... ma ora non mi riguarda. Mia nonna diceva sempre di vivere il presente, perché è così che si costruisce un buon futuro. Certo, avere uno scopo è importante, ma è necessario cambiare dentro, non dipende molto dalle azioni. Ah, la nonna: l'unica persona al mondo che mi ha mai voluto davvero bene. Mi manca tantissimo, ma ormai quando penso a lei non mi vengono più le lacrime agli occhi: semplicemente sorrido, al ricordo di quella donna che ha reso la mia vita migliore. Ricordo ancora i suoi abbracci accoglienti, dal sapore di casa, la dolcezza che si poteva leggere nei suoi occhi quando mi guardava, il suo sorriso stanco ma sincero. Mi chiedo cosa faccia ora, se sia felice, dove si trovi e se un giorno la raggiungerò. Di certo sarebbe fiera di guardare come è cresciuta sua nipote, come sta seguendo i suoi insegnamenti. Quando è venuta a mancare, invece di sentirmi debole, mi sono sentita più forte. Lei mi ha sempre spronato a superare ogni ostacolo, e non c'era modo migliore per ricordarla. Ogni mia scelta è influenzata da lei, ma allo stesso tempo sono io a deciderlo. In fondo, siamo così simili: due ribelli che non esitano un attimo a seguire l'istinto. Mi adormento per un'oretta, con la sua immagine impressa nella mente e che domina i miei sogni.