RESPIRO (Mary)
A tutti capita almeno una volta nella vita di capire di non poter contare su nulla. Un momento in cui anche le cose più scontate non sono scontate. Quel momento in cui perdi tutte le tue certezze. Le mie certezze in quel momento erano che avevo un padre che mi voleva bene, un amico che mi voleva bene, e che non bisogna pensare a respirare e a far battere il proprio cuore, perché il corpo umano riesce a farlo da solo.
In un solo momento avevo perso due delle quattro mie certezze. Avevo perso il mio unico amico e non respiravo più. Tossivo, tossivo soltanto. Avevo insultato James apposta per farlo andare via, perché avevo capito che lo stavamo forzando e che lui voleva un'altra vita. Un giorno, in un compito a scuola, avevo detto che facendo qualcosa di bello per gli altri mi sentivo come se qualcuno stesse facendo qualcosa di bello per me. Ma in quel momento non era così. Stavo soffrendo. I miei polmoni avevano ceduto.
Avevo trasportato di peso James per diversi metri.
Avevo pianto, urlato, singhiozzato.
Per i miei polmoni era troppo, tanto quanto lo era per la mia mente.
Non respiravo, e sentivo tutto ovattato. Vedevo tutto sfocato, perché continuavo a piangere. Qualcuno mi stava parlando, ma non vedevo chi era. Parlava troppo piano, non capivo chi era. Forse era James. No, non poteva essere. Se ne era andato.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top