Coppie, appuntamenti e...Dan
Quella stessa mattina creai una scusa e me ne tornai a Demigod Land.
Appena arrivata a casa mi sdraiai nel mio lettone, cercando di non pensare più a quello che era successo.
Dopo circa mezz'ora mi alzai e uscii passeggiando per la "città".
Mentre camminavo incontrai Maya e Mars.
-Aspetta...che ci fanno soli soletti? Voglio capire di più- e con malizia mi avvicinai.
"Eeeehiii" attirai la loro attenzione gridando e agitando la mano in aria.
Si girarono verso di me e mi vennero incontro.
"Certo che è cosa seria allora, ti piace davvero il mondo umano!" Disse Maya ridendo
"Hai dormito perfino lì?" Chiese Mars.
Annuii "Sì è bello, veramente bello ma cambiando discorso...che state facendo..insieme..soli?" Dissi cercando di sembrare indifferente.
Maya mi capì subito e arrossì cercando una scusa "M-Mars si è offerto d-di aiutarmi con il ritiro delle lettere e c-così stiamo girando per la città" disse nervosamente
"Sisi..certo capisco.." Dissi con sorriso furbo "Ma comunque, gli altri dove sono?"
"In realtà li stavamo cercando" rispose sempre Maya
"Mercury è andato chissà dove con Andromeda, a quanto pare anche lei si era offerta di aiutarlo" spiegò Mars "Poi" continuò "So che Vennie ha chiesto a Skyn di accompagnarla nel mondo umano a fare shopping. Senny non so dove sia"
"Uh io lo so! Se non sbaglio aveva un appuntamento con un ragazzo"
"Senny? Appuntamento?" Chiesi
"Eh già, anche se lei continua a insistere che non sia un appuntamento" rispose la mora
"Oooh e chi è il fortunato?"
"Non sarà per caso il figlio di Demetra? Quel damerino che gioca a fare il mago facendo spuntare fiori dalle maniche?" Disse Mars
"È figlio di Demetra, dea dei fiori, è normale che gli spuntano fiori da tutte le parti!" Dissi
"E comunque sì, proprio lui" disse Maya
"Ma tu come fai a saperlo?"
"Ehm..diciamo che..per caso mi sono trovata lì vicino casa sua e...Uff...no davvero, quando mi ha detto di avere un appuntamento mi sono nascosta per vedere con chi fosse"
"Questo è spiare.."
"No, è solo dovere di amica"
"Certo certo.."
"Comunque meglio che andiamo. Maya, guarda quante persone ci sono che ci guardano male aspettando te per la raccolta delle lettere" fece notare Mars.
Maya sbuffò "Sì andiamo"
E così ci salutammo e loro ricominciarono il loro lavoro.
-Mmm...Maya e Mars da soli...idem per Andromeda e Mercury e per Vennie e Skyn...in più Senny ha un appuntamento...uuuh qui sta accadendo una bella svolta. Non vedo l'ora di vedere come si svilupperanno le cose!-
Dopo ancora un po' di camminare vidi un bar con dei tavolini in legno bianco, delle sedie con dei cuscini dorati e un enorme tenda, sopra a tutto questo, bianca attaccata ai quattro angoli a dei lunghi pali di legno, e attorno a questi pali erano legate, tramite un filo argentato, delle altre tende bianche leggere e svolazzanti.
Era un bel posto, ogni tanto ci andavo o da sola o in compagnia con le ragazze e i ragazzi.
Mi sedetti in un tavolo libero e quasi subito venne verso di me il mio incubo. Già, il mio incubo era un ragazzo. Come Mars, lui era figlio di Ares. Aveva i capelli castani e gli occhi castano chiaro. Il suo nome era Danger, detto Dan. Era fra i ragazzi più desiderati di Demigod Land, il classico che aveva avuto minimo 60 ragazze in tutta la sua vita. Già, tutte cascavano ai suoi piedi con un solo sguardo.
E naturalmente..ci aveva già provato con me. Senza successo però. Lui era il solito ragazzo che giocava con i sentimenti delle persone. Era un tipo senza cuore.
"Ehi bambolina, oggi tutta sola?" Spostò una sedia e si sedette di fronte a me
"Perché ti sei seduto?" Dissi freddamente
"Beh, ti ho visto qui sola soletta e quindi sono venuto a farti compagnia" rispose con un tono che io odio profondamente!
"Non mi serve la tua compagnia" cominciai ad arrabbiarmi.
Rise "Ci sono ragazze che farebbero qualsiasi cosa pur di rivolgere loro la parola. Dovresti essermi grato" si avvicinò a me.
A quel punto mi alzai senza dire una parola e me ne andai.
-È una vera rottura questo ragazzo. Scommetto che ora mi segue- e fu così.
Venne verso di me e appena mi raggiunse cominciò a camminarmi accanto
"Sai, alcune voci dicono che tuo padre in questi giorni sta scegliendo il tuo futuro sposo"
"E allora?"
"Spero davvero che sia io" mi prese per il polso e mi girò.
"Non ci sperare troppo, altrimenti poi ti metterai a piangere" mi liberai con uno scatto e me ne andai verso un vicolo facendo delle piccole stradine in modo che mi perda di vista.
Appena mi accorsi di non vederlo più da nessuna parte mi fermai e mi appoggiai al muro di una casa.
Sospirai "Quanto amo il mondo umano.."
Girai un angolo e mi trovai in una delle strade principali, così tornai a casa.
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