Capitolo 39 - Un drago combattivo

La nostra prima tappa è la fortezza, il luogo dove sono cresciuta per pochi anni. Sono davanti a tutti i miei amici, cammino persa nei miei pensieri e con un forte mal di testa a farmi compagnia da quando ho visto , ricordo ancora la strada da percorrere dal portale del Nether che abbiamo usato alla fortezza... il problema principale potrebbe essere quello di entrare all'interno senza fare male alle guardie di mio padre. "Allora qual è il piano per entrare dentro la fortezza? Scommetto ci saranno molte guardie da combattere, soprattutto perchè non sappiamo se Hero ci sia o meno." Non mi giro verso la voce, non riconosco chi abbia parlato e penso solo ad una risposta da dare, essere qui mi dà una strana sensazione. "Non ci sarà bisogno di combattere... userò i miei poteri per addormentare le guardie senza fare del male a nessuno, in qualunque caso non ci sarà il bisogno di ferire oppure uccidere nessuno." Nonostante questa non sia stata casa mia durante l'infanzia, ho il dovere di proteggere chiunque viva nel nether e di prendere le responsabilità dovute già da adesso, anche durante la mia assenza. "Heart, non è sicuro usare i poteri. Se tuo padre è alla fortezza potrebbe sentirne l'aura, e sai che la riconoscerebbe subito... possiamo trovare un altro modo per entrare" Lyra non ha torto, ma non sa la completa verità dei fatti. "Non ci saranno entrate libere ed i pigman attaccheranno qualsiasi persona proveniente dal mondo esterno, quindi i miei poteri sono l'unica soluzione." Cerco di non fare trasparire l'insicurezza nella mia voce rendendola il più fredda possibile. "Come fai ad essere così tanto sicura di dove saranno le guardie, sei stata via per tanto tempo i turni di guardia non possono essere rimasti gli stessi di tanto tempo..." La interrompo girandomi di scatto e alzando la voce "Invece lo so. Perchè prima di tornare da voi, dopo il patto che avete fatto con mio padre ho parlato con il capo delle guardie! Volevo sapere come andava la situazione e ho scoperto che la situazione è peggiorata più del dovuto! Mio padre è venuto a cercare me e le ronde sono aumentate, hanno iniziato a fare le ronde anche i ragazzi non completamente addestrati... questo perchè io non ero qui, se fossi rimasta con lui ora le cose non sarebbero cambiate e questo posto non sarebbe un totale casino!" Mi prendo la testa tra le mani, sento gli occhi cambiare colore ed il mal di testa diventa sempre più forte. "Heart calmati, è da stamattina che sei così stressata. Cos'è successo?" Mario mi viene vicino, sento le sue mani sulle spalle. "Sai cosa ci ha detto il vecchio saggio, dobbiamo mantenere la calma altrimenti i poteri possono prendere il sopravvento. Hai gli occhi bianchi, se non ti calmi la situazione potrebbe degenerare." Faccio dei respiri profondi, provo a calmarmi e rilassare la mente. Il mal di testa aumenta, la testa diventa pesante per i troppi pensieri, l'appoggio sulla spalla di Mario e lui inizia ad accarezzarmi i capelli. Chiudo gli occhi, quando li apro tutto sembra essersi calmato quanto basta. "Scusate, tornare qui è veramente strano e mi fa sentire molto strana... in più prima ho avuto un incontro con Entity, ho scoperto che non sa niente di tutto questo, abbiamo solo parlato e non è successo niente" Mario si ferma un attimo, non so cosa significhi ma alzo la testa. "Per questo quando ti abbiamo vista stamattina eri così strana, Entity si è rifatto vivo dopo tempo... Heart, sicura non sia successo niente? Mio padre non fa visita a qualcuno solo per parlare. So che dobbiamo trovare in fretta i draghi, questo non significa il non potersi fermare in caso di problemi." Lyra viene ad abbracciarmi, seguita da Anna, tutto ciò che mi serviva è in quell'abbraccio. "Grazie, ora sarà meglio riprendere il tragitto" Tutti fanno un segno d'assenso, Mario viene di fianco a me e mi mette un braccio intorno alla vita tenendomi vicina a lui, sorrido e riprendo a camminare.

Il piano per entrare nella fortezza, fortunatamente, funziona senza intoppi. Con i poteri non sento l'aura di mio padre, quindi probabilmente non è nella fortezza e sta facendo dei giri ronda al posto dei pigman. "Da questa parte" faccio segno ai ragazzi di seguirmi, e in poco tempo arriviamo nello studio di mio padre. Probabilmente non lo usa da molto tempo, non possono esserci ragnatele dato il troppo caldo ma si può notare un millimetro abbondante di polvere sui mobili. Mi avvicino alla scrivania e guardo le scartoffie lasciate tempo fa da mio padre sopra di essa, osservo le cose dentro i cassetti, per ora nessun segno della mappa. Mi guardo intorno cercando di ricordare "Non avevi detto che tempo fa tuo padre aveva una cesta con dentro quel foglio bianco? Ricordi dov'era o dobbiamo pensare che magari ti sbagli?" Guardo male Lyon. Ora che mi ha fatto ricordare quel piccolo dettaglio mi giro verso l'angolo dove dovrebbe esserci la cesta, non c'è niente. "Non c'è più..." Penso, magari ho sbagliato il posto, ma non è successo. "Cosa significa che non c'è più?" Lyon sembra alterarsi ed io penso di stare per perdere di nuovo le stazze. "Significa quello che ho detto Lyon, ti sembra di vedere una cesta in questa stanza? No, probabilmente l'ha spostata tanto tempo fa perchè io non la trovassi una seconda volta." Chiudi gli occhi e provo a ragionare, dove potrebbe avere messo la mappa. "Non mi viene in mente niente, in questo posto non ci sono passaggi segreti dove nascondere qualcosa. È troppo ovvio nasconderlo nella fortezza, deve per forza averla nascosta lontano, tipo..." faccio uno sforzo per pensare un attimo a come agirebbe mio padre in situazioni del genere. Di sicuro, se non lo può nascondere qui nella fortezza, lo può nascondere in un posto dove non siamo spesso... dove non mi permetterebbe di andare senza il suo permesso. "Al castello, ha un ufficio anche lì, forse potrei essermi sbagliata l'ufficio oppure l'ha spostata nel castello perché non ci siamo mai stati molto spesso." Vado verso l'uscita della fortezza, ora il problema sarà arrivare alla meta. "Quindi... come facciamo ad arrivare a questo 'castello delle vacanze'?" La domanda risulta logica a tutti, il che è giusto "Sfortunatamente è molto complessa come cosa, io e Lyra non avremmo problemi ad andare... per voi potrebbe essere un po' più complicato" In effetti se Lyra ed io fossimo sole potremmo raggiungere senza problemi volando sopra il mare di lava, loro però non possono farlo. "Quanto complicato?" Mi giro e inizio a spiegare "Per arrivare al castello dobbiamo attraversare un mare di lava, per voi sarà possibile solo con la nave all'entrata... essa è stata protetta in modo da non fare entrare estranei, in modo da essere sicuro della cosa mio padre ha messo a guardia della nave due ghast potenziati. In più, c'è la possibilità che mio padre sia là in questo momento." Guardo le mie mani continuando a camminare, ci deve essere un modo per prendere quella barca. "Il fatto di dover pensare a un piano mi sembra abbastanza ovvio, però dopo come facciamo funzionare la barca?" Stefano fa un'altra domanda intelligente, l'ennesima in una giornata. "Ci sono due modi per far muovere la barca. Il primo è avere un invito, in quel caso la barca si muove da sola fino alla destinazione, mentre il secondo modo sono i poteri di mio padre... sono sua figlia e li ho ereditati ma non sono sicura che anch'io possa navigare. C'è solo da provare." Continuiamo a pensare ad un piano in silenzio per il resto del viaggio, e proprio quando stiamo per arrivare ai ragazzi si accende la lampadina. "Sappiamo come fare!" Esclamano insieme facendoci bloccare, le mie amiche ed io giriamo la testa verso di loro "Cosa aspettate a parlare? Non abbiamo tutto il tempo del mondo" Anna si lamenta e Lyon prende parola, cerca di spiegare nei minimi dettagli. "Uno di noi farà da esca, andrà dai ghast e li farà allontanare dall'imbarcazione. In questo modo gli altri rimasti riusciranno a salire e, nel mentre che Heart farà partire la barca, Lyra si teletrasporta e recupera chi ha fatto da diversivo." Siamo tutti d'accordo sul fatto che sia un buon piano, ora la decisione è da prendere per chi dovrà essere l'esca. "Io manderei Stefano, quando è spaventato non riesce a raggiungerlo nessuno per quanto corre. In più, dobbiamo avere la nostra piccola vendetta per quando ha scambiato le mappe" Tutti fissiamo Ste per un paio di secondi "Eddai, perché proprio io? Ne è passato di tempo da quell'errore, pensavo me l'aveste perdonato ormai." Ridiamo un po' "Non è per nessuna questione personale Ste, solo tu sei il più veloce e noi ci fidiamo di te." Lyra sorride al ragazzo dai capelli rosa e gli mette una mano sulla spalla, il supporto della mia amica convince Stefano a fare da diversivo.

Il piano procede meglio del previsto, Stefano sta scappando il più lontano possibile mentre sfugge dalle palle di fuoco dei ghast, noi intanto stiamo salendo sulla nave con la massima cautela. Non appena siamo saliti vado verso il timone, faccio un cenno a Lyra che subito scompare e torna con Stefano, inutile dire che trema dalla paura. "Tenetevi a qualcosa lontano dai bordi della nave, non so quanto potrebbe essere stabile la partenza. Non dobbiamo rischiare di essere bruciati dalla lava, non potremmo curare niente con i poteri da adesso." Tutti ascoltano cosa ho detto, non sono sicura di riuscire a tenere una presa salda sul timone... ma l'importante è provare. Faccio un respiro profondo e metto le mani di qualche centimetro più lontano dalla corona della ruota del timone. Non posso toccare il timone a mani nude, è ustionante e non si potrebbe guidare, quindi chiudo gli occhi e concentro i miei poteri sulla corona in modo da muoverci. Sento il calore del timone arrivare alla pelle e piano provo a far muovere la barca, per un primo momento la barca si muove in avanti ed io sono così felice da perdere la concentrazione. La barca sbanda oscillando pericolosamente, cerco di afferrare qualcosa con la mano non riuscendo e finendo dritta verso l'impalcato della nave. Uno spruzzo di lava mia colpisce su una spalla ed impreco dal dolore, dopo essermi un attimo ripresa mi alzo e vado subito dai miei amici. "State tutti bene?" La situazione non è delle migliori, a quanto pare Anna e Lyra non avevano una presa salda e sono scivolate bruciandosi con la lava. Guardo Lyra, sembra avere solo una piccola parte del braccio bruciata, mentre Anna si è bruciata solo il fianco sinistro. I sensi di colpa mi assalgono "Mi dispiace tantissimo, ho perso la concentrazione per un attimo e la barca ha iniziato ad oscillare." Mi avvicino osservando la gravità delle bruciature, da piccola mio padre mi parlava di diversi tipi di bruciature e come curarle. "Fortunatamente non è nulla di grave, non lasceranno il segno. Mario hai qualcosa per fare un impacco di alghe?" Lui guarda nella borsa e sorride "Avevo recuperato qualcosa quando siamo andati nel mezzo dell'oceano" parla continuando a cercare, poi tira fuori delle alghe tra due fogli di carta. "Bene usa quelle per bendare le ferite, sopra puoi mettere una pozione a posta per le bruciature. Io penso a far ripartire questa cosa." Mi dirigo nuovamente verso il timone, prima di cominciare ad usare i poteri la voce di Mario mi ferma. "Heart la lava ha bruciato anche te, devi essere curata" sospiro e lo guardo con un piccolo sorriso in volto, sono felice si preoccupi. "Mario è stata colpa mia, cura loro. Io non morirò per una bruciatura alla spalla. Sto bene, ora voglio solo andare a prendere il drago e la mappa... magari senza vedere io padre. Mi curerai dopo, ok?" Lui mi guarda cercando di dire qualcosa, sembra pensare un attimo e poi tornare a curare le ragazze. Io mi metto davanti al timone e concentro tutto quello che sto facendo su di esso.

Il viaggio non è diventato un problema, sono riuscita a tenere la barca controllata ed ora stanno tutti aspettando che Mario finisca di curare la mia bruciatura per partire. Non appena scendiamo dalla nave troviamo davanti a noi un enorme castello, faccio segno ai miei amici di seguirmi e stare pronti. "Potrebbero esserci delle guardie a fare la ronda, non ferite ma fateli svenire."

Faccio un respiro profondo prima di entrare, ricordo ancora le nostre vacanze qui, penso un attimo ai luoghi non visitati del castello e mi dirigo verso il drago. "Non so come sia il drago, ma non penso sia amichevole come gli altri quindi dobbiamo stare attenti a tutto" Dico questo non appena siamo davanti al portone che conduce verso il giardino sul retro, esso dovrebbe avere una strada che porta in un prato. Apro la porta, sicura di vedere qualche guardia, ma la strada risulta vuota "Questo è strano..." sussurro, mi giro verso i miei amici... se le guardie non sono in giro, è successo qualcosa "Mio padre è qui, probabilmente è ai piani più alti perchè non sento la sua aura, ma lui è qui. Ci aspettava ed ha tolto le guardie, probabilmente è nel suo ufficio..." scuoto la testa e sorrido "Al momento non è niente di preoccupante, dopo me la vedrò io con lui." Riprendo a camminare lungo il sentiero che porta al drago, una piccola recinzione circonda la radura rendendo disponibile l'entrata e l'uscita solo alle persone. "Ricordate... massima attenzione" apro il cancello. Entro per controllare la situazione e, dopo una trentina di secondi, faccio segno ai miei amici che la via è libera.

Non appena siamo tutti dentro una folata di vento ci avvolge, il cancello si chiude di scatto ed il drago appare volando davanti a noi. Tra tutti quelli visti fino ad adesso, questo è il più grande di tutti. Il drago si mette davanti a noi ed inizia a guardare Stefano negli occhi, lo fissa con sguardo serio e Stefano non riesce a resistere, chiude gli occhi e cerca di formare uno scudo davanti a sé come protezione. Il drago sbuffa verso la sua direzione e cambia bersaglio "Sembra una sfida di sguardi, forse prima di scegliere deve decidere chi di noi ha uno spirito più combattivo..." la voce bassa per farla sentire solamente dai miei compagni, loro annuiscono e uno alla volta facciamo la sfida contro il drago. Nessuno sembra riuscire nell'intento, ora l'unico rimasto è Lyon. Lui cerca di pensare a qualcosa e poi una faccia seria compare sul suo volto, non l'avevo mai visto così serio. Il drago inizia la sfida e nessuno dei due vuole cedere, potremmo rimanere qui per ore, nessuno la darà vinta all'altro. Il drago dopo un paio di minuti soffia del fumo dalle narici, Lyon tossisce "Ehi, così non vale!" Il drago non lo ascolta e si inchina davanti a lui. "Il drago ha fatto la sua decisione, dal più combattivo dei draghi al più combattivo del gruppo" tutti ridiamo, mentre il drago ancora genuflesso davanti a Lyon si fa avvolgere da una luce rossa. Ben presto il drago si trasforma in un orologio con lo sfondo di una fiamma e il bracciale rosso fuoco.

Usciamo dalla radura e camminiamo tornando nel giardino sul retro, mi fermo sentendo l'aura di mio padre più forte. "Dobbiamo andare nell'ufficio di mio padre, entrerò solamente io... devo parlare faccia a faccia con mio padre e non posso farlo con voi presenti." Non li faccio parlare, so cosa direbbero, entrare da sola non è una buona idea. Lo devo fare e loro non possono fermarmi dal parlare con lui, dopotutto è mio padre.

Cammino velocemente per i corridoi del castello, qualche volta mi guardo indietro per vedere se i miei amici stanno al passo, niente di più. Salgo l'ultima rampa di scale e sono davanti alla porta della mia destinazione, mi giro "Voi dovete solo aspettare qualche minuto, in caso di problemi avvertirò io Lyra con i poteri." Li vedo annuire, non sembrano molto convinti.

Sono di fronte alla porta, prendo la maniglia calda a causa della temperatura elevata nel Nether, prendo un respiro profondo e abbasso la maniglia entrando.

"Salve padre"


Revisionato in data: 18/10/2021

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