Capitolo 24 - Una forcina per risolvere il problema
HEART
Apro gli occhi lentamente, i ricordi sono così confusi da fare venire il mal di testa. Mi sforzo di mettere in ordine i pezzi, solo dopo qualche minuto mi metto seduta e guardo dove mi trovo. Intorno è tutto nero. Mi alzo dal materasso sistemato sul pavimento. Ci sono tre materassi sistemati sul pavimento, sopra due di essi Anna e Lyra ancora svenute. Continuo a guardare il luogo. Niente finestre, niente porte. Vado verso un muro e lo tocco con una mano. Ѐ molto freddo, uso un po' dei miei poteri per capire di che materiali si tratti. Dopo un paio di secondi che uso i poteri il muro inizia a scaldarsi sempre di più. Allontano la mano con uno scatto fulmineo, mi guardo il palmo arrossato. "Che diamine sei?" Chiedo ad alta voce sfiorando di nuovo il muro. "Non dovresti toccare i muri, a meno che tu non ti voglia ustionare" Mi volto di scatto trovando davanti a un piccolo tavolo, che non avevo notato, l'uomo incappucciato dagli occhi rossi. I ricordi mi balenano in testa come un puzzle risolto. Noi al lago, Anna svenuta sul fondo ed Entity che ci attacca facendo svenire noi in un sol colpo. Mi giro verso le mie amiche e le scuoto cercando di svegliarle, o perlomeno vedere se stanno bene. "Tranquilla stanno bene. Potrebbero svegliarsi solo tra qualche minuto, o qualche ora." Mi giro con gli occhi bianchi e lo guardo "Cosa hai in mente 303?" La mia voce si sente due volte, una con la mia solita voce e un'altra con una voce più cupa e oscura. Lui ride e mi guarda divertito "Te lo dirò tra poco mezza demone" Non riesco a capire il suo tono divertito. Solo provando ad andare verso di lui capisco. Dopo la frase vado verso di lui per attaccare ma qualcosa mi ferma. Dal muro un fuoco mi arriva addosso circondando il mio corpo e fermandolo. Il dolore è insopportabile quindi mi arrendo, i miei occhi tornano normali ed io cado in ginocchio. Il fuoco torna da dov'è venuto, mi guardo il corpo. Ho alcune bruciature sulle braccia. "Non devi giocare con il fuoco Heart, finisci per fare male a te stessa. Tu non puoi toccarmi qui dentro!" Ride come un pazzo "Puoi provare quanto vuoi a fare incantesimi di ogni genere. Ogni volta che ci proverai ti fermerò!" Lo guardo e mi alzo "Non potrò usare i poteri" Lo guardo mentre mi alzo "Questo non significa che vincerai tu!" Lui si avvicina e mi prende il mento con il pollice e l'indice alzando il volto, in modo che lo guardi dritto negli occhi. "Povera stupida ragazzina. Non lo capisci, io ho già vinto. Tu il mio piano lo conosci dalla prima volta che mi hai visto. Sei così smemorata, per questa volta farò un'eccezione e ti spiegherò tutto una seconda volta." Lo guardo male e mi scanso dalla sua presa, allontanandolo di qualche metro. "Oh no, non ti permetto di fare così. Se vuoi sapere il tutto dovrai fare a modo mio." Con uno schiocco di dita mi ritrovo a qualche centimetro da lui. Cerco di spingerlo via ma lui mi stringe più forte a se. "Non fare la cattiva, non ho così tanta pazienza come sembra. Comunque che ne dici di partire dall'inizio. Quando, ormai molti anni fa, uccisi tua madre. Quella era solo una parte della mia vendetta, il mio piano era di uccidere anche te fin dal principio. Tua madre, cercando di fare l'eroina però, si mise in mezzo. Volevo vedere tuo padre soffrire come avevo sofferto io! Lui mi aveva tolto il mio potere ed io me lo sarei ripreso a sue spese. Non avevo mai pensato che uccidere una bambina mezza demone si fosse rivelata un'impresa così ardua. Tuo padre ti ha nascosto molte cose quando eri piccola. Molto tempo fa, forse centinaia di anni fa addirittura, era un mio alleato. Il più fedele di tutti ed io ero così sicuro della sua lealtà che gli regalai un' Armata. Dovevamo conquistare il mondo ed uccidere tutti quelli che si sarebbero messi in mezzo, sfortunatamente lui mi andò contro. Mi imprigionò per anni facendosi aiutare da quegli stupidi dei WGF! All'inizio non capivo, perché Herobrine mi aveva tradito? Questo non lo scoprì mai, avevo in mente molte idee ma non pensavo che sarebbe andato contro al demone che l'aveva aiutato a cambiare il suo codice." Ero rimasta a bocca aperta. Avevo letto una parte della storia di Entity e di mio padre sul libro, ma ovviamente i dati non erano al cento per cento sicuri. Ora la verità mi stava travolgendo. "Pensavo che il mio potere non sarebbe più tornato come un tempo. Poi sei nata tu. Era il momento perfetto, potevo uccidere te e assorbire il tuo potere. Tuo padre sarebbe stato così distrutto da arrendersi e chiedere pietà. Pietà che non gli avrei mai più dato, lui non ne aveva avuta con me perché io ne dovevo avere con lui? Non appena sarà davanti a me lo ucciderò con le mie mani assorbendo anche il suo potere e diventando uno dei demoni più potenti di questo mondo! Il mio piano era perfetto, poi tua madre si è messa in mezzo e tuo padre ti ha nascosto. Tutto stava andando a rotoli ed io non sapevo come trovarti. Fortunatamente tu sei stata così stupida da andartene da quello stupido villaggio e usare i tuoi poteri. Ti stavo cercando in lungo ed in largo quando trovai una scia che non riconosce, una scia nuova. L'ho seguita arrivando fino a te! L'inseguimento era iniziato e nonostante avessi avuto molte possibilità per ucciderti mi volevo divertire. Poi quel ragazzino si è messo in mezzo e, per colpa tua, è morto. All'inizio sembrava ti importasse, ma tu hai continuato a scappare senza guardare indietro." Quella storia mi fece venire le lacrime agli occhi. Sapevo di avere la colpa per la sua morte e la rinfacciavo a me stessa ogni volta che ne avevo il tempo. "Cara piccola Heart non c'è bisogno di piangere" Una lacrima mi era scivolata sulla guancia senza che io potessi fare nulla. Prima che la potessi asciugare con una mano Entity me la asciugò con il pollice. "Il dolore per quella morte ti trafiggerà ogni volta." Mi guardò con uno sguardo triste, durò qualche minuto e poi sorrise "Sei stata così ingenua a non farti prendere, magari avresti evitato la sua morte. Comunque tu non ti sei fermata fino a quando non hai trovato riparo da quei ragazzini viziati. Non volevo credere di dover avere a che fare di nuovo con loro! All'inizio ero arrabbiato, poi la tua idea me ne ha fatto venire una. Potevo uccidere loro nel mentre che uccidevo te, così la vendetta sarebbe stata perfetta! Il resto della storia già la sai e stare qui un'altra ora mi costerebbe troppo." Mi guardò "Nonostante tutto il mio piano non finirà dopo la morte di tuo padre. Dopo avrò così tanto potere che conquisterò il mondo, com'era previsto prima." Mi scansai e lo guardai sorridente "Non riuscirai mai nel tuo intento. Sappiamo entrambi che c'è un altro demone, molto più potente di te, lui ti fermerà. Non ti permetterà mai di conquistare il suo mondo!" Sperando che quel sorriso impertinente gli scomparisse dal volto lo guardai, il sorriso mi morì in volto. "Oh ingenua ragazzina. Ho sempre saputo che non me l'avrebbe fatto fare. Così sono andato da lui e me lo sono fatto alleato, abbiamo lo stesso scopo e possiamo dividerci degli stupidi compiti." Feci no con la testa cercando di convincermi di avere sentito male. Non poteva essere, lui non si era alleato mai con nessuno prima di allora. Perché le cose erano cambiate? Entity rise di gusto "Sei una sciocca Heart. Ora è arrivato il momento che io vada, vi ho lasciato qualcosa da mangiare e da bere nel caso abbiate fame. Ci vedremo di nuovo molto presto." E scomparì.
Le ragazze si svegliarono qualche minuto dopo. Si alzarono e vedendo la mia espressione preoccupata mi chiesero delle spiegazioni. Le raccontai tutto quello che il demone dagli occhi rossi aveva detto a me, mancando l'ultimo pezzo della conversazione. Dopodichè mangiammo qualcosa e ci stendemmo sopra i materassi a pensare in silenzio.
MARIO
Sono passate ore. Ore senza acqua e cibo. Ore passate a sentire le ferite, inflitte da Herobrine, bruciare per colpa delle alte temperature nel Nether. Stiamo ancora cercando un modo per uscire da qui quando Herobrine torna. "Voi stupidi ragazzini dovevate proteggerla!" I suoi occhi si illuminano sempre di più per la rabbia "Pensi che sia colpa nostra? Noi eravamo pronti in qualsiasi situazione e le sapevamo al sicuro! Loro si sono allenate tanto e sono diventate più forti di noi, non pensavamo che lasciandole rilassare Entity se ne sarebbe approfittato." Lyon è arrabbiato quanto Herobrine mentre gli urla contro. Non lo fa vedere ma è molto preoccupato per Anna, probabilmente non capisce il perché Entity abbia preso anche lei. Herobrine si avvicina e lo prende per il collo "Voi pensate di riuscire a sconfiggere Entity ma non potete. Lui è troppo potente per voi, come ho fatto a pensare che l'avreste protetta? Siete solamente dei ragazzini che cercano di fare gli eroi!" Lascia Lyon, che tossisce pesantemente e ansima in cerca di ossigeno. "Dovevo capire subito. Non è stata una buona idea, ora per colpa vostra lei è in mano sua e potrebbe già averla ucciso. Mi sono fidato di voi una volta e non dovevo più farlo. Ora la pagherete di nuovo, appena mi calmerò capirò come fare e la salverò!" Non stava parlando del tutto con noi. Stava pensando ovviamente ad alta voce. Non capimmo cosa volesse fare, era indeciso sull'andare a cercare Heart o punire noi prima. Alla fine sentimmo uno schiocco di dita. Le catene di Stefano si erano aperte lasciandolo cadere. "Bene ricominciamo il divertimento." Si girò guardandoci con un ghigno quasi spaventoso. Prese Stefano per i polsi e lo mise sopra una tavola, lo legò con delle catene dai polsi e dalle caviglie. Poi iniziò la sua tortura, ci subimmo tutto sapendo che dopo sarebbe stato il nostro turno.
Passarono alcune ore. Ci aveva lasciato appesi alle pareti ridotti peggio di prima. Molto peggio. "Dobbiamo trovare un modo di uscire da qui" Lyon ci guardò con sguardo preoccupato. "Le ragazze sono in pericolo e noi non possiamo permettere che Herobrine le trovi prima di noi. Non posso neanche immaginare cosa possa fare a tutte e tre dopo averle preso." Lo guardammo e lui e Ste presero a parlare piano per mettere su un piano. Io non ascoltavo una parola ero troppo preso dai pensieri. Se Herobrine avesse trovato Heart non l'avrebbe lasciata tornare da noi mai più. Non potevo permetterlo, lui non poteva allontanarmi da lei. Non sarei riuscito a sopportarlo. Iniziai a guardare ogni oggetto in quella stanza, qualcosa poteva in qualche modo liberarci da quelle catene. Guardai i coltelli su un tavolo, ma erano troppo lontani per riuscire a prendere anche solo uno. In quella stanza non c'era niente di così vicino da potere aiutare noi. Sospirai piano guardando il pavimento. Stefano e Lyon stavano dicendo qualcosa sul cercare di fare arrabbiare le guardie e farsi attaccare da loro quando mi venne prurito alla testa. Cercai di avvicinare la testa alla mano, con molta fatica. Mi grattai il punto che mi faceva prurito quando toccai la forcina che avevo tra i capelli. Un'idea a cui non avevo pensato mi balenò in testa. La forcina! Certo ma come ho fatto a non pensarci prima? Con tutta la forza che avevo dalle braccia ferite mi tirai su una seconda volta. Con la mano andai nel punto dove c'era la forcina e la presi. Lasciai un attimo andare e respirai profondamente per riprendere un altro po' di forza. Qualche secondo dopo stavo cercando di avvicinare il polso sinistro alla mano destra, in cui tenevo stretta la forcina. Quando riuscì a farli avvicinare abbastanza misi la forcina dentro la serratura delle manette ed iniziai a girare fino a liberare la mano destra. Proprio nel mentre Stefano chiese: "Non abbiamo possibilità di liberarci. Come faremo a salvare le ragazze?" Io sorrisi e risposi quasi subito: "Credo che le ragazze al momento non avranno problemi, sono forti... Ora pensiamo ad uscire da qui." Quando la manetta si aprì fece un sonoro clic che fece girare Lyon di scatto. "Mario tu sei un genio!" Sorrisi e misi la forcina nella mano destra. Allungai la mano e mi liberai anche della seconda manetta cadendo in piedi sul pavimento. "Ho sempre pensato che una forcina poteva essere utile a qualcosa" Dico e nel mentre libero Lyon e Stefano. "Ora abbiamo un altro problema. Dobbiamo uscire di qui e sono sicuro che le guardie non ci lasceranno la strada libera facilmente." Lyon ci guardava serio e noi pensammo. "Beh... rubiamo le spade che sono qui! Ci riprendiamo le nostre armi e poi usciamo da qui, però non sappiamo dove si trova il portale. Se Herobrine tornasse ci prenderebbe subito!" Stefano non era un genio, però in alcuni momenti poteva diventarlo. "Nessun problema dovrei ricordare la strada da quando Heart è venuta qua" Lyon fece velocemente dei complimenti a Stefano, poi ci mettemmo in azione. Allerta e con le spade in mano uscimmo dalla stanza delle torture ed iniziammo ad uscire combattendo contro molteplici pigman e molti altri mostri.
Eravamo appena usciti dalla fortezza con tutto il nostro equipaggiamento, trovato in una stanza non troppo lontana da quelle delle torture. Dopo essere usciti dalla fortezza ci siamo precipitati verso il portale. Beh, in verità, non proprio precipitati perché non ci ho messo poco a ricordare la strada.
Revisionato in data: 31/03/2021
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