Capitolo 19 - Duro allenamento

Passò qualche giorno prima che ci rimettessimo del tutto in sesto. Il quarto giorno dal nostro arrivo mi svegliai con un sorriso sulle labbra, non avevo fatto sogni e non stavo pensando a niente e nessuno se non all'inizio dell'allenamento con il vecchio saggio e le mie amiche.

Decisi di non svegliare le altre due, ancora nel mondo dei sogni, mi alzai dal letto e mi vestì andando verso la piccola cucina dall'altro lato della stanza. Guardai dentro il frigo e decisi di preparare una colazione sostanziosa per il primo giorno di allenamento, presi le uova, il latte e altri ingredienti per poi mescolarli in una pastella. Scaldai la padella facendo sciogliere un pezzo di burro sopra. Non appena constatai che era abbastanza calda presi un mestolo e presi una cucchiaiata della pastella. Misi i pancake pronti sui tre piatti che avevo preso e poggiato il vicino prima e presi lo sciroppo d'acero da mettere sopra. Nel momento esatto in cui stavo mettendo l'ultimo pancake nel piatto sento qualcuno mugugnare "Cosa stai preparando lì?" Ridacchio e prendo i due piatti voltandomi verso Anna e Lyra "Buongiorno dormiglione. Ho pensato che per il primo giorno di allenamento servisse una colazione sostanziosa." Anna mi guarda stralunata ancora dal sonno. Appoggio davanti a loro i due piatti di pancake e loro li guardano stranite "Primo giorno di allenamenti?" Non pensavo stessero dicendo sul serio, solo la sera prima avevamo deciso che appena ci saremmo svegliate la mattina dopo saremmo andate dal vecchio saggio a riferirgli che eravamo finalmente pronte per iniziare. Non dissi niente e tornai dal mio piatto, versai lo sciroppo d'acero ed iniziai a gustare i pancake.

Un'ora dopo eravamo tutte e tre pronte per andare dal vecchio saggio. Uscimmo dalla camera e ci incamminammo verso il fondo del corridoio. Appena arrivammo davanti alla porta questa si apre da sola "Benvenute, prego entrate." Il vecchio saggio è seduto a qualche centinaio di metri dalla porta con una tazza di tè in mano. Avanziamo verso di lui con passo deciso "Siete pronte ad affrontare il duro allenamento che vi aspetta?" Noi annuiamo pronte "Siamo pronte ad iniziare" Lui ci guarda e sorride. Si alza lentamente e si avvia verso la stanza dell'allenamento, noi ci guardiamo un attimo stranite e poi lo seguiamo.

Guardiamo verso l'armadio delle armi ma lui ci ferma "Non abbiate fretta di imparare a combattere con le vostre armi, per quelle ci sarà tempo. Prima di tutto dovete imparare a controllare le vostre emozioni. In una battaglia tutto ci può distrarre e questo non può accadere. Dobbiamo rimanere sempre vigili, non importa se uno dei nostri compagni è stato ferito se siete così tanto in pensiero con lui i vostri nemici vi potrebbero prendere alla sprovvista e uccidervi in pochi secondi." Lo guardiamo a bocca aperta, prima di fare qualsiasi domanda lui ci blocca nuovamente. "Se dovete allenarvi ci sarà solo una regola che dovrete ricordare, niente domande al maestro. Ora prima di tutto alleneremo i vostri sensi: olfatto, vista, udito e tatto. Dopo passeremo al combattimento corpo a corpo e non appena deciderò che siete pronte potrete prendere le vostre armi e usare i vostri poteri durante l'allenamento. Prima di allora è strettamente vietato." Va verso le travi di legno appese al soffitto e poi si gira verso di noi. "Prima lezione".

"Dovete concentrarvi e sentire il terreno sotto i piedi come se foste una cosa sola" Siamo bendate sopra i pali di legno cercando di stare in equilibrio con un piede su di essi. Siamo qui da pochi giorni e questo è l'unico esercizio che abbiamo fatto fino ad ora. Nessuna di noi riusciva a stare in equilibrio all'inizio ma adesso che ci riusciamo pensiamo di aver finito finalmente la prima lezione. Stiamo tutto il giorno su questi pali di legno e le gambe fanno malissimo ma dobbiamo resistere. "Va bene ragazze ora possiamo iniziare a mettere alla prova i vostri sensi ed i riflessi." Faccio uno sguardo interrogativo quando sento qualcosa colpire direttamente nel fianco. Inutile dire che perdo l'equilibrio e cado rovinosamente di schiena sul pavimento freddo e duro. Mi tolgo la benda e guardo il maestro con una domanda in testa. "Non siete ancora pronte. Questo era un test per mettervi alla prova. Dovete stare sempre in allerta ad ogni movimento ed ogni minimo rumore intorno a voi. Di nuovo!"

Non appena la giornata di allenamento è finita mi butto sul letto con un tonfo e mi massaggio le gambe. "Sono sfinita, non riesco a credere che ci stiamo allenando da solo cinque o sei giorni." Lyra ed Anna, anche loro stese sul letto, ridacchiano e mi guardano "Beh, come dice il maestro. Se non riuscite ad avere forze solo facendo così pochi sforzi, come pretendete di finire in guerra?" Dice scimmiottando la voce del vecchio saggio al che Anna ed io cominciamo a ridere. "Sapete non mi sarei mai aspettata di trovarmi così bene con voi due. Non prendetela male ma i primi giorni pensavo che aveste una certa vogli di ucciderci." Anna parla e noi la guardiamo stranamente, poi ci mettiamo a ridere. "Se fossi stata te avrei avuto la stessa sensazione." Ridacchio e poi penso ai ragazzi "Secondo voi come se la stanno cavando senza di noi? Intendo i ragazzi, sono alcune settimane che siamo andate e anche se nella lettera ho scritto di non venirci a cercare le loro teste dure li faranno viaggiare in lungo e in largo solo per trovarci." Il sorriso che aleggia sui nostri volti scompare al ricordo di Mario, Stefano e Lyon. Immagino la loro faccia mentre scoprono che ce ne siamo andate, mentre leggono la lettera e la loro determinazione nel decidere di venire a cercarci in ogni angolo del mondo. "Già... Non pensiamoci adesso stiamo così bene, quando avremo finito l'allenamento torneremo da loro. Non roviniamoci l'umore così non servirà a nulla pensarci, ci distrarrà dal nostro obiettivo e prima finiamo l'allenamento prima torniamo da loro. Quindi concentriamoci e facciamo più del nostro meglio." Lyra ci sorride malinconica e ci diamo un forte abbraccio tutte e tre per darci la forza di continuare. Poi guardando l'ora decidiamo di andare a dormire.

Passiamo i successivi tre mesi ad allenarci senza sosta. Piano piano i nostri sensi si amplificano ed iniziamo a sentire ogni minimo movimento o rumore. Dopo un mese e mezzo di duro allenamento per migliorare i sensi il maestro ci ha fatto affrontare una prova per mettere in pratica quello che avevamo imparato. Ha fatto salire una alla volta ognuna di noi sulle travi appese al soffitto bendate, dovevamo schivare delle cose che ci avrebbe lanciato nel mentre che dovevamo arrivare alla fine della trave. Abbiamo avuto tutte e tre delle difficoltà per superare la prova e la mia paura dell'altezza essendo sospesa a centinaia di metri da terra bendata con una persona che mi tirava degli oggetti addosso. Dopo avere superato la prova il maestro ci ha ritenute pronte per iniziare il combattimento corpo a corpo. Non combattiamo l'una contro l'altra ma contro i manichini che, come avevo previsto il primo giorno, si animano e ci vengono contro per combatterci. Secondo il maestro non riusciremo a combattere l'una contro l'altra per paura di farci male. Non siamo molto d'accordo con il maestro ma non abbiamo replicato il contrario. Non pensiamo molto ai ragazzi abbiamo la mente sempre stanca per colpa degli allenamenti, non che non ci manchino ma pensarci ci farebbe solo stare male in questo momento.

Adesso siamo nella sala allenamento e stiamo sconfiggendo i manichini, il maestro è a qualche metro di distanza e guarda urlando ogni tanto contro una di noi per migliorare qualcosa. "Lyra più veloce con il calcio! Anna prova a programmare la prossima mossa del nemico e non essere troppo ovvia nei tuoi attacchi! Heart concentrati sul bersaglio e metti più energia quando prendi a pugni!" Continuiamo così per altre ore prima di avere qualche minuto di pausa. "Ragazze siete brave e decise nelle mosse che fate e non ho mai avuto studenti così bravi da imparare quello che avete imparato voi in questi mesi. Ci sono delle migliorie da fare ma la vostra tecnica va già benissimo così. Ora andate a riposare per oggi finiamo prima." Ci avviamo verso l'uscita trascinandoci sui piedi stanche morte e piene di sudore addosso. "Ah... un'altra cosa" Ci giriamo e guardiamo il vecchio saggio. "Domani mattina vi voglio sveglie all'alba e pronte per imparare nuove cose" Noi scuotiamo la testa in modo affermativo e poi andiamo nella nostra camera, prendiamo un cambio, ci facciamo una doccia molto lunga per poi crollare sui nostri letti.

La mattina dopo ci svegliamo al sorgere del sole come d'accordo con il maestro. Velocemente ci prepariamo e mangiamo una mela o due prima di andare nella sala allenamenti e metterci in posizione come tutte le mattine negli ultimi mesi. "Buongiorno, oggi inizieremo un nuovo percorso. Ho analizzato fino in fondo i vostri comportamenti in questi ultimi tempi e sono sicura che anche voi vi sarete accorte dei vostri grandi miglioramenti. Ora è il momento di scegliere la vostra arma." Lo guardiamo stupite mentre lo seguiamo davanti all'armadio delle armi. "Prima di passare a voi due ragazze-demoni, Anna scegli le armi che preferisci e con quelle proseguirai il tuo allenamento." Prima che Anna si dirigesse verso l'armadio il vecchio saggio lo aprì del tutto mostrando così tante armi da non averne mai visto più della metà. Anna andò verso l'armadio e studiò ogni minimo particolare di ogni arma, ci mise qualche minuto ma poi guardò il vecchio saggio facendo una domanda che lo stupì "Come dovrei scegliere l'arma? Sono così tante è impossibile decidere!" Lui la guardò e sorrise piano, le mise una mano sulla spalla e la guardò. "Dovete affidare tutto al vostro istinto, in fondo in fondo sapete già quale arma vi appartiene." Mentre parlava guardava Anna ma era ovvio che stesse parlando con tutte noi. Anna annuì piano e tornò verso l'armadio, osservò tutto di nuovo, questa volta con meno cura di pochi minuti fa, e dopo allungò la mano prendendo un arco con la propria faretra di pelle piena di frecce e una spada di diamante. Il vecchio saggio annuisce e dopo che Anna è tornata vicino a noi ci guarda. "Ora tocca a voi due, non siete delle normali ragazze e se volete che i vostri poteri vi aiutino durante un combattimento vi serviranno delle armi speciali." Ci guarda e prende una chiave dalla tasca. Chiude l'armadio e si piega per infilare la chiave in una fessura per poi aprire un cassetto che non avevo mai notato. "Lyra prego i tuoi poteri e il tuo istinto, come ho detto prima, vi guideranno." Lyra si avvicina al cassetto e, come Anna precedentemente, le studia con cura. Poi, come se fosse ipnotizzata, avvicina la mano e prende una spada con un rubino incastonato nell'elsa, non appena Lyra ha in mano la spada il rubino della spada e quello del suo bracciale si illuminano. "Scelta giusta, quella spada ora è sotto la tua protezione. Heart ora tocca a te" Mi avvicino al cassetto e guardo all'interno e guardo tutte le armi. Sono davvero tante spade, archi, pugnali e molte altre di cui non conosco il nome. Continua a guardare fino a che non mi saltano all'occhio due specie di pugnali appoggiati con cura a forme di croce, avvicino le mani e li prendo. Osservo ogni dettaglio, hanno la lama come zebrata e un'impugnatura di ferro con incastonato in ognuno uno zaffiro nell'elsa. Al contrario della spada con Lyra i zaffiri non si illuminano, al contrario sono le lame che iniziano a brillare nelle parti dove il ferro è più chiaro. "Ottima scelta i due kindjal Heart. Bene ora che avete le vostre armi possiamo iniziare ad allenarci." Il suo tono è severo, chiude il cassetto e poi ci guarda. "Iniziamo!".

Passò un anno da quel giorno, eravamo persone diverse da quelle che conoscevamo ma le noi del passato erano ancora lì. Il maestro ci aveva insegnato ad usare le armi ed i poteri al meglio e per premiarci un giorno ci aveva pure insegnato a parlare telepaticamente tra noi tre, da quello che ci disse era il miglior modo per parlare in alcuni casi particolari. Ci allenavamo così intensamente che i giorni passarono come uno schiocco di dita, non ci rendemmo conto di quanto tempo fu passato fino al giorno in cui il vecchio saggio non chiamo per una riunione nel suo appartamento. "Oggi non faremo alcun allenamento. È passato un anno da quando siete arrivate qui, il tempo è passato in fretta e il vostro duro lavoro vi ha fatto crescere e maturare sia nel corpo che nell'anima. Oggi andrete nelle stalle a preparare i vostri draghi per tutto il giorno, così domani dopo la prova finale sarete libere di tornare dai vostri amici." Non credevamo a quelle parole e sentirsele dire era un tuffo al cuore. Dall'emozione del momento abbracciammo il vecchio saggio e dopo averlo salutato andammo nelle stalle dai nostri draghi.

Il giorno dopo ci alzammo all'alba e andammo in fretta nella sala degli allenamenti. La prima fu Anna che fece un enorme percorso ad ostacoli dove mise in pratica la sua bravura con l'arco e la spada. "Anna ora tu puoi andare a prepararti, sei pronta" Lei ci guardò e mentalmente ci augurò un 'In bocca al lupo'. "Per la vostra prova inizierà con un semplice percorso come nella prova di Anna, metterete in pratica le abilità adottate con le vostre armi. La fine sarà la parte più complicata, in questi giorni vi ho fatto provare un incantesimo molto potente. Dovete darmi prova che avete imparato a farlo e che avete la forza necessaria per usarlo, questo mi farà capire se siete in grado di controllare i vostri poteri o no." Lyra ed io ci guardiamo e dopo qualche minuto iniziamo il percorso. Non troviamo difficoltà durante la prova con le armi e la superiamo facilmente. Dopo ci ritroviamo davanti a noi delle statue di pietra che dobbiamo distruggere usando l'incantesimo che ci ha dato da imparare. Metto i kindjal nelle fodere che ho sulla schiena e mi concentro sull'incantesimo. Il potere è aumentato dalle nostre emozioni ed il vecchio saggio ci ha insegnato a pensare a qualcosa o a qualcuno che ci riempie di emozioni durante un incantesimo così potente. Mi concentro sui sentimenti che provo per Mario, sul rancore e la rabbia che provo contro Entity e la felicità che mi dava papà in quei pochi ricordi che ho ancora. Dopo aver detto l'incantesimo ad alta voce cominciai a sollevarmi da terra con un'aura intorno che non riuscivo a spiegarmi, ad un certo punto quell'aura esplose ampliandosi fino ai muri della stanza. Pochi secondi dopo mi ritrovai con i piedi per terra, guardai davanti a me e trovai la statua di pochi minuti fa divenuta polvere. Mi girai verso Lyra, anche a lei era successa la stessa identica cosa ed anche la sua statua era diventata polvere. Ci guardammo chiedendoci cosa fosse successo, non ce lo stavamo spiegando. "Diamine ragazze da dove avete ricavato tutta questa energia?" Ci guarda sbalordito e non in risposta facciamo spallucce, si avvicina a noi e ci abbraccia per poi metterci una mano sulla spalla ad ognuna e fissare il muro. "Di tutti gli apprendisti che ho avuto, seppure siano stati pochi, e tra tutti quelli a cui ho fatto provare questo incantesimo nessuno di loro è mai riuscito a sprigionare così tanta energia. Sapevo che era una formula potente ma non mi sarei mai aspettata che potesse diventare così forte." Scuote la testa come a ritornare nel mondo reale e si allontana, torna serio e ci guarda con sguardo fermo. "Questo è un ottimo risultato, ora andate a raggiungere la vostra amica ed a preparare i bagagli. Ognuna di voi ha in sé un grande potenziale che sono sicura userà al massimo e per buoni scopi. Ora andate prendete le armi che vi ho dato, vi meritate tutto il mio rispetto e se avrete bisogno ancora di me non esitate a mandare un messaggio volante con l'incantesimo che conoscete." Sorridiamo per fargli capire di avere capito e corriamo nelle nostre camere. Appena entriamo troviamo Anna seduta sul letto con lo zaino appoggiato alla sua destra, quando ci vede viene da noi e ci abbraccia. "Siete state grandiose! Non vedo l'ora di partire e tornare dai ragazzi, finalmente potremmo rimanere tutti insieme." Ci abbracciamo ancora più forte e poi Lyra ed io andiamo a preparare lo zaino. Metto i kindjal nel fodero dietro la schiena e riempio lo zaino di tutto il necessario. L'ora dopo siamo già davanti la porta pronte ad uscire per andare alle stalle, sellare i draghi e metterci in viaggio per tornare a casa. Il vecchio saggio ci viene a salutare con un affettuoso abbraccio che ricambiamo, ci augura buona fortuna e ci osserva finché la porta non ci si chiude alle spalle. Andiamo verso le stalle ed appena siamo pronte partiamo.

MARIO

Un anno passato senza di loro. Non sapendo dove fossero, se fossero morte o stessero bene. Dopo essere andati a Sud nel bosco della strega abbiamo cercato anche ad Ovest ed Est. Abbiamo provato ad andare a Nord ma faceva troppo freddo e il vento era troppo forte e ci siamo arresi. Abbiamo cercato nei loro vecchi villaggi, nella nostra casa distrutta, persino nel Nether ma non abbiamo trovato niente. Nessuno di noi tre mangia molto, solo lo stretto necessario per rimanere in vita a sperare di vederle entrare da quella porta.


Revisionato in data: 04/12/2020

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