Capitolo 16 - Partenza e tristezza
Una lunga chioma mora entra dalla porta e noi per un attimo tiriamo un sospiro di sollievo. Anna entra nella stanza chiudendosi la porta alle spalle e noi la guardiamo per un attimo, lei studia per bene i nostri volti e poi guarda verso la finestra accigliandosi "Che state facendo?" continua a studiare tutta la stanza "Niente di che, volevamo andare a farci un giro da sole senza svegliare nessuno." Le bugie inventate sul momento non sono mai state il mio forte, anche perchè io non so proprio mentire a nessuno, soprattutto a degli amici. "Ragazze, per l'amor del cielo per andare a fare un giro non c'è bisogno di calarsi dalla finestra con una corda. Quindi, ora per favore, dite la verità... altrimenti giuro che mi metto ad urlare" Lyra ed io ci guardiamo negli occhi, sappiamo di non poterle dire cosa stiamo facendo esattamente, però allo stesso tempo siamo sicure che spiegando tutto lei ci capirà e ci lascerà andare. Faccio un piccolo sbuffo appena capisco cosa vuole fare la ragazza davanti a me non d'accordo con la sua idea ma decido di annuire comunque, quindi Lyra rivolgendosi piano alla ragazza mora ancora davanti alla porta le spiega in pochi dettagli quello che stiamo cercando di fare. Per ultimo lascia capire che non vogliamo che nessuno sappia niente. "Spero voi stiate scherzando!" All'inizio non capisco se quello che ha fatto è un urlo o un sussurro. La lasciamo sfogare per qualche minuto ascoltando tutto quello che dice "Non potete è troppo pericoloso, chissà cosa vi succederà non appena uscirete da quella finestra... non vi permetterò di fare una roba del genere! Siete completamente andate fuori di zucca se pensate che io non dirò niente agli altri, non potete abbandonarci adesso che ormai anche noi siamo dentro fino al collo in questa situazione e non provare a pensare che se continueremo a combattere rischieremo di morire... non è così e tu lo sai bene! Noi ti proteggiamo perchè ormai Heart sei nostra amica e voi due siete parte del gruppo da troppo tempo per sentirvi dire che ve ne andrete." Si ferma per un secondo fissando il vuoto, alterno lo sguardo tra la faccia di Lyra che la fissa sconvolta e quella di Anna. Pochi secondi dopo sembra che sulla testa di Anna si accenda una lampadina e lei sorride piano. "Oppure, vi lascerò andare a delle condizioni" continuiamo a guardarla in attesa che continui la frase "La prima condizione è che mi porterete con voi, niente no o ma. I ragazzi si preoccuperanno sapendo che ce ne siamo andate... ma almeno saprò che anche se potrebbero passare anni sarete costrette a tornare. E seconda condizione, visto che stiamo dell'argomento tornare, dopo qualche anno mi dovete promettere che torneremo dai ragazzi continuando la nostra missione per sconfiggere Entity, sapete anche voi nel profondo che senza il gruppo al completo non è possibile sconfiggerlo. Quindi accettate? O volete che gli altri scoprano quello che stavate facendo e vi fermino?" Questo lato di Anna non lo conosce, in parte mi stupisce sapere che ha anche il coraggio di essere dura con le persone e dall'altra parte sono molto orgogliosa di lei per il fatto di averci messo spalle al muro. "Okay, verrai con noi. Dobbiamo partire adesso se vogliamo che i ragazzi non scoprino nulla dovremmo agire in fretta. Anna vai a preparare le cose da portare in viaggio, consiglio di non esagerare e di prendere il minimo indispensabile. Lyra in cucina ci dovrebbero essere altre provviste, adesso che verrà anche lei dovremmo un po' aumentare il cibo quindi prendi quello che serve. Io rimarrò qui ad aspettarvi, e nel mentre scriverò ai ragazzi una lettera per salutarli e spiegargli il perché della nostra decisione." Annuiamo tutte e tre e ci mettiamo al lavoro.
Mezz'ora più tardi ci stiamo calando dalla corda appesa al tubo in camera mia, appena tocchiamo il terreno faccio in modo che la corda di sleghi dal tubo e che cada giù; la arrotolo e la infilo nello zaino, guardo le mie amiche facendo un cenno per dire 'possiamo andare' però appena muoviamo un passo un dubbio mi ferma quasi subito. "Ragazze, una domanda. Come ce ne andiamo? Il viaggio è lungo e non possiamo di sicuro affrontarlo a piedi" Loro mi guardano, Lyra inizia a grattarsi la testa mentre pensa, riflettiamo per qualche altro minuto. "Ci sono!" Esclama Anna, io e Lyra la guardiamo tutte e due con sguardo interrogativo "Voi non lo sapete, Lyon qualche giorno fa dopo che siamo tornati ha trovato due draghi, mi ha chiamato per aiutarlo a catturarli ed allevarli. Non sono proprio il massimo ma per voi potrebbe andare?" La guardo un attimo, già non mi piaceva l'idea di dover volare da sola su un drago che era addestrato perfettamente ed il pensiero di farlo con un drago non allevato del tutto mi mette ancora più paura, faccio un respiro profondo ed annuisco anche se poco convinta. Andiamo alla stalla dei draghi e in modo veloce li selliamo e saliamo sulla loro groppa, dopo averli fatti uscire dalla stalla iniziamo la nostra avventura da sole. Il vento freddo della notte mi sferza la faccia, prendo la mappa dallo zaino e la appoggio sulla parte della sella fatta apposta per tenere la mappa, guardò la bussola e annuisco per confermare la direzione esatta. Guardo alla mia destra e poi alla mia sinistra poi sono sicura che con Lyra ed Anna non succederà nulla.
MARIO
Mi sveglio la mattina presto quella mattina, decido di andarmi a fare un giro per il bosco vicino a casa e ripensare a quando ho incontrato Heart. È passato molto tempo da quel giorno e mi sono accorto di provare dei sentimenti per lei che non capisco fino in fondo, dopo la prima volta che l'ho vista qualcosa in me si è smosso e da allora mi sono sentito quasi costretto ad essere molto protettivo con lei; all'inizio mi è sembrata una ragazza così fragile e nel corso del tempo mi sono dovuto ricredere, mi sono dato dello stupido per non aver capito che lei non aveva alcun bisogno di protezione come gli altri, certo per i suoi lati sapeva proteggersi ma alcune volte esagerava anche lei. Ripenso al nostro primo bacio, lei era scappata nel Nether ed io mi ero preoccupato così tanto, sapevo che i mostri non le avrebbero fatto niente, ovviamente, lei era la figlia di Herobrine nonché il principe degli inferi. Non mi ricordo il perchè la baciai quel giorno, probabilmente avevo paura di non rivederla mai più; avrò pensato che se suo padre fosse nella fortezza io l'avrei persa per sempre, suo padre non avrebbe mai permesso di rivederci ci odiava a morte anche se in passato ci aveva aiutato. Non avrei sopportato se lei fosse andata via e ci avesse lasciato.
Pensai per tutta la durata della mia passeggiata ai suoi capelli ramati, ai suoi occhi color ghiaccio che diventavano bianchi quando usava i poteri, sono così preso dai miei pensieri da non sentire i miei amici chiamarmi con certa urgenza. Quando sento i miei amici chiamare il mio nome urlando corro subito da loro "Hai visto Heart, Anna e Lyra?" Mi chiede Lyon guardando Stefano appena arrivo davanti a loro piegandomi in due per la corsa. "Perché cosa è successo?" Ancora con il fiato corto ma capendo la gravità della situazione mi metto dritto con la schiena, li guardo preoccupato ed il loro sguardo ricambia la stessa emozione. "Le ragazze ieri sera avevano detto che facevano una specie di pigiama party, stamattina quando ci siamo alzati non c'era la colazione pronta e sai che a loro piace alzarsi presto per cucinare e per poterci svegliare in malo modo." Li guardo "Scusate non capisco cosa vi preoccupi tanto... probabilmente hanno solo fatto tardi ieri notte e non si sono ancora alzate" L'ansia che provavo scompare per un attimo, sfortunatamente torna appena le mie orecchie sentono quelle parole "...Mario, mi dispiace... abbiamo guardato in camera di Heart per svegliarle, pensavamo di svegliarle come loro fanno sempre con noi ma... appena entrati in camera il letto era vuoto, non c'erano sacchi a pelo per terra e la finestra era spalancata" Il mondo mi cade addosso in quel preciso istante, ed io che pensavo che tutto finalmente stesse andando alla perfezione.
Dico qualcosa che non riesco a capire nemmeno io, vedo le loro bocche muoversi in controsenso e Lyon posarmi una mano sulla spalla. Scuoto la testa piano, questo è tutto un incubo non può essere vero, io avrei dovuto proteggerla ed anche le altre mi sento inutile. "Mario devi mangiare, in cucina c'è la colazione. Siamo lì se ci cerchi e..." Non sento il resto della frase il mio corpo prende il sopravvento ed io inizio a salire correndo le scale di casa per andare in camera sua. Entro e studio ogni dettaglio alla perfezione. Il letto è rifatto alla perfezione e non sembra che qualcuno ci abbia dormito, l'armadio è mezzo vuoto come se fosse partita per un viaggio inaspettato; mi giro e guardo il lato opposto della stanza, nella libreria mancano alcuni libri che lei leggeva sempre anche avendo libri nuovi ed infine lo sguardo mi cade sulla scrivania dove sopra di trova solo un misero pezzo di carta piegate in due. Prima di prenderlo ragiono un attimo, di sicuro se fossero partite ci sarebbero ancora tutti i suoi vestiti ed i libri, da una parte sapere questo mi rilassa ma dall'altra mi preoccupa ancora di più. Non capisco perché se n'è andata ora è ancora più in pericolo di prima, anche se ci sono Lyra ed Anna.
Prendo il foglio da sopra la scrivania e lentamente scendo le scale fissandola, appena arrivo in cucina Lyon e Stefano mi guardano per un attimo interrogativi, poi notano il foglio che ho in mano "Cos'è?" Chiede Ste nel mentre che mi siedo su uno sgabello davanti a loro "Non ne ho idea. Sono andato in camera di Heart e l'ho visto sopra la scrivania..." faccio una breve pausa di riflessione "Ho anche notato che nella stanza mancano dei vestiti e alcuni libri. Non so se sia così anche per le altre però... ecco credo che se ne siano andate di loro spontanea volontà, se fossero state rapite la finestra non sarebbe stata aperta e di sicuro Entity non sarebbe così gentile da fargli prendere degli oggetti personali" ci guardiamo per un momento e loro dicono che anche nelle stanze di Anna e Lyra mancavano dei beni personali, non penso proprio che tutto questo sia una coincidenza. "Ora che ci hai detto questo vediamo cosa c'è dentro quel foglio" Stefano ha uno sguardo serio, così serio da farlo sembrare un'altra persona. Prendo un respiro profondo ed apro il foglio leggendo il contenuto ad alta voce.
Cari Mario, Stefano e Lyon,
quando leggerete questa lettera noi ormai saremmo molto lontane da questa casa. So che siete preoccupati, ne avete tutto il diritto, e vi prego di credere che neanche per noi è stato facile lasciare tutto ed andare via. Dispiace soprattutto a me, l'idea di partire dall'inizio era solo mia e pensavo con tutto il cuore di partire da sola lasciandovi vivere una vita normale; dopotutto voi avevate deciso di andare a vivere molto lontano da dove vivevate per questo, una vita normale, e poi sono arrivata io che ho rovinato i vostri piani.
Da quando mi sono svegliata in quella tenda su quel letto d'ospedale ho iniziato a pensare a tutto quello che voi fate e avete fatto per me. Devo ammettere che ho avuto paura, paura di vedervi stesi a terra privi di vita e con il viso pallido e gli occhi vuoti, la sola idea mi ha fatto ragionare sul pensiero di perdervi per sempre. Lyon, Stefano, Mario, Anna e Lyra, tutti voi non meritate questo e sono così pentita di non aver combattuto perché loro rimanessero qui con voi al sicuro. Stefano mi dispiace che Lyra ora non sia lì con te, non voglio che tu stia male e so quanto tieni a lei, è stata la prima a scoprirlo rinfacciandomi subito lo stupido errore che stavo facendo anche solo pensando di abbandonare voi miei amici che mi proteggono. Mi ha obbligato, come ha fatto anche Anna, di farla partire con me per tenermi al sicuro da suo padre, era sicura che appena saputa la notizia del mio viaggio si sarebbe fiondato a rapirmi e non le do tutti i torti. Poi c'è stata Anna, lei l'ha scoperto solo questa notte cioè la notte prima che voi troverete questa lettere, io e Lyra abbiamo tentato di non dirle niente in modo da non farla partire ma anche lei, come al solito, capisce tutto al volo, non mi capacito neanche di avere degli amici che mi conoscono così bene da arrivare 'quasi' a leggermi nella mente con un solo sguardo.
Di questo mi scuso con Lyon, tu ed Anna siete fidanzati e tu di sicuro sarai molto preoccupato che le succeda qualcosa perché in confronto a noi lei non ha poteri a proteggerla ma solamente le armi, essendo colpa mia la sua drastica decisione di partire ti prometto che mi prenderò cura di lei e proverò a proteggerla per quanto io sappia usare i miei poteri.
Per ultima cosa, mi scuso soprattutto con te, Mario, io non ho mai capito come mai tu sia così protettivo nei miei confronti e spero con tutto il cuore che tu stia finalmente bene senza tutte quelle preoccupazioni sulle spalle. Io mi sento così stupida a lasciare tutto dopo quel poco che c'è stato tra di noi, non fraintendere ma dopo quel bacio ho sentito qualcosa nello stomaco, che sento anche adesso, non so neanche perché sto scrivendo queste cose o se ti interessi.
Beh... ora è arrivato il momento di partire, e un'ultima cosa, vi prego probabilmente sarete disperati e questo lo so... ma vi prego di non cercarci, perderete solo tempo ed in tutta sincerità non sappiamo le nostre future tappe neanche noi.
Speriamo di tornare da voi un giorno. Quando tutto questo casino si sarà sistemato e quando nessuno sarà più in pericolo. Scusate ancora.
Anna, Lyra, Heart
Qualche lacrima mi riga il viso, credo sia la prima volta che piango per aver perso una persona a me cara, alzo lo sguardo, forse sperando in un po' di sostegno da parte dei miei due migliori amici, sfortunatamente anche loro sono messi come me e questo non fa che peggiorare la situazione. "Non mi importa se a loro non va bene se le andiamo a cercare..." mi alzo in piedi sbattendo la mano con il foglio sul tavolo "Io non me ne starò con le mani in mano! Loro sono là fuori magari sono già in pericolo ed io non permetterò che loro rischino la vita solo perché pensano delle cose del genere!" Loro mi guardano ed annuiscono "Ci metteremo forse qualche giorno però ne vale la pena, dobbiamo preparare più provviste e materiali possibili per partire ed andare a cercarle" a parlare è Lyon che, come me, si alza in piedi colpendo il tavolo con un pugno e Stefano ci guarda con sguardo serio che dice 'sono con voi e non mi interessa dei rischi'.
Revisiona in data: 29/09/2020
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