Un'altro "Miao" (🍋)
Il tempo sulla prefettura di Shizuoka era variabile, le nuvole stavano coprendo il sorgere del sole, e la mattina diede alla giornata un risveglio amaro.
Le sveglie suonarono nel dormitorio della 2-A, e i ragazzi si trovarono pronti, in divisa scolastica, a fare colazione in sala comune. Zana, in pigiama, ebbe l'attenzione di tutti i suoi compagni di classe, lei senza accorgersene si prese un'aspirina e si massaggiò la fronte, per far passare il mal di testa accorgendosi così dei ragazzi che avevano gli occhi sul suo pigiama. «C-che avete da guardare?» domandò guardando in particolare Kirishima e Kaminari che avevano un espressione inquietante, Mineta di spalle non ebbe il loro stesso onore anche perché Tsuyu si era messa davanti facendolo poi cadere di faccia. Bakugou, che la fissava, infastidito dallo sguardo degli altri disse «Magari perché sei in pigiama?» la ragazza bevve il contenuto del bicchiere per poi rispondere «Non hanno mai visto qualcuno in pigiama?» si stropicciò un occhio, prima che Aizawa entrasse nella sala comune «Zana...» le si avvicinò «...l'appuntamento c'è l'hai alle 9:15, ti aspetteranno» lei si appoggiò alla cucina «Proprio oggi...» sbadigliò e tornò verso la sua camera inseguita dagli sguardi dei presenti. «Professor Aizawa, come mai ha detto quelle cose a Zana?» chiese Ashido sempre curiosa «Oggi verranno le Wild, Wild Pussycats per un evento dedicato alle scuole per Hero...» tutt'intorno si alzò un 'Oh' di meraviglia «...le lezioni della mattina sono annullate, per le 9:40 dovrete essere tutti pronti per l'evento.» concluse Shota tornando nella stanza dove Eri stava riposando.
Zana si stava preparando, stava sempre una mezz'oretta in accappatoio per scaldarsi la voce come se dovesse partecipare a una gara di canto; in quel momento senza preavviso la sua porta si spalancò, Bakugou entrò in camera sua. Con uno scattò Zana si girò ritrovandoselo davanti «K-katsuki!» si coprì per bene le zone più scoperte e imbarazzanti del suo corpo «Cosa ci fai qui?» disse con voce un po' tremula, il ragazzo da un'espressione scura in volto passò a una più rilassata «Stai bene?» le chiese avvicinandosi sempre di più, «Si, ma potevi bussare...» il suo imbarazzo si vedeva benissimo dal suo viso arrossato, «Non mi andava...» fissò da una parte vedendo Mochi bianco si avvicino al gatto e lo accarezzo facendogli cambiare colore in nero con una macchia a forma di cuore sull'occhio, Zana rimase sorpresa. «C'è qualcosa che non va, Katsuki?» si avvicinò lei, appoggiandogli una mano sulla spalla, la sua reazione fu rapida e impulsiva, al tocco della ragazza e la bloccò per un polso e se l'avvicinò, facendole aprire l'accappatoio, facendo intravvedere l'intimo, Zana arrossì, lui la guardava negli occhi «Io non ti ho dato il permesso di chiamarmi per nome...» si lecco il labbro «I-io pensavo...» non ebbe l'occasione di rispondere a tono che il ragazzo aveva appoggiato le sue labbra a quelle della ragazza, in un bacio abbastanza casto, aumentando sempre di più la pressione, gli occhi di Zana da sgranati si chiusero lentamente, cercò di prendere un respiro con la conseguenza di ritrovarsi con le loro lingue l'una nella bocca dell'altro. Zana cercò di assaporare il momento il più possibile, si staccò da quel gesto che aspettava da quando l'aveva visto per la prima volta, «Sono in ritardo» urlò lei, l'accappatoio, ormai, stava per terra e gli occhi di Bakugou vagavano per le curve del suo corpo «COSA FAI BAKUGOU!» esclamò lei coprendosi, «Non guardarmi...» si coprì le guance che le sentiva andare a fuoco, «Direi di no, è una bella vista...» sorrise lui sdraiandosi sul suo letto. Gli buttò addosso l'accappatoio che stava per terra per poi correre a vestirsi. L'abito era uguale alla divisa delle Wild, Wild Pussycats, il suo colore era il nero, con gli stivali con la pelliccia, i capelli li aveva raccolti in due codini alti, alla vista Bakugou disse «Più che un gatto sembri una bambola di porcellana» sorrise malizioso «Si?» scosse la testa movendo i capelli, il ragazzo si alzo dal suo letto andandole in contro «Con questa pelle bianca...» le diede un morso sulla guancia per poi dirigersi verso la porta, «Kacchan?» il ragazzo si bloccò e si rigirò verso la ragazza «Uhm?» lei si fece più vicina e gli lasciò un bacio sulle labbra «Come diavolo ti devo chiamare d'ora in avanti?» lo guardava con uno sguardo dolce, lui cercò di non guardarla un po' stizzito «Non chiamarmi per nome davanti a gli altri... per il resto va bene come vuoi» la ragazza sorrise e lo lasciò andare per la sua strada.
Pochi minuti dopo la classe stava aspettando l'ora prevista per recarsi davanti al palco dove si sarebbe tenuto l'evento. Zana stava provando i passi da sola sul palco, «Zana-chan!» urlò una voce abbastanza acuta ma dolce, era Ragdoll con Mandalay, Pixie-Bob e Tora, in mano portava i guanti a forma di zampe da gatto e una cintura con una coda lunga e nera, tra le mani di Pixie-Bob invece ci stavano le loro "orecchie" da gatto che facevano da cuffie. «Ragdoll!» esclamò la ragazza andando ad abbracciarla «Quanto tempo!» salutò anche il resto delle Pussycats «Stavo provando i passi...» Ragdoll mosse le mani a gatto «Sai, abbiamo pensato che potresti fare anche un pezzo da sola come quello che hai fatto per il Festival Sportivo! Ti va?» sorrise mostrando i suoi compagni alle spalle «Davvero posso?» la ragazza dai capelli verdi annuì «Accetto» le due sorrisero, Mandalay la prese e la spinse dietro le quinte «Basta parlare dobbiamo finire di sistemarti».
Il palco era pronto, gli studenti di tutte le classi erano già disposti davanti e le Pussycats pronte per entrare in azione, una nuova 'Nya' entrava in campo, Moonlight. La performance del gruppo andò avanti con alcuni errori di Zana per via del poco esercizio, ma non c'era da preoccuparsene Mandalay prese la parola «Salve a tutti, liceo Yuei, noi siamo le Wild, Wild Pussycats, Zana Aizawa, sarà con noi oggi, quindi scusatela se farà qualche errore!» con una mossa felina Zana si fece largo sul palco per salutare il pubblico «Nya! Grazie per il vostro supporto!» sorrise prendendo posto sul palco accanto a Ragdoll. Il resto delle performance con il gruppo andarono a buon fine, Zana si era ricordata tutti i passi e pure i pezzi delle canzoni che le avevano lasciato. Era il suo turno da solista, aveva portato una canzone nuova, scritta in pochi minuti la mattina prima della visita inaspettata, e le sembrava quasi sbagliato da cantare ma ci voleva provare, si sarebbe aspettata anche la sgridata da parte di suo padre. «Questo pezzo è nuovo, fresco fresco di stamattina, spero sia di vostro gradimento...». Le luci si spensero e lei iniziò ad illuminarsi, il tempo metereologico era dalla loro parte quel giorno, iniziò a cantare e a muoversi come solo una Idol professionista sapeva fare:
«I fell in love, I fell in love I gave my heart to el diablo, el diablo I gave it up, I gave it up Because he tells me I'm his angel, I'm his angel Tonight we're gonna burn in a party We're wild as fire that's on the loose Hotter than sriracha on our bodies Ta-Taco tamale, yeah, that's my mood...»
La canzone finì, e un'esplosione di applausi si alzò dal pubblico, Zana si alzò e sorrise cercando tra il pubblico una persona, soffermandosi sullo sguardo di suo padre il quale non era per niente soddisfatto, trovato lo sguardo della persona che cercava rimase ferma a fissarlo per qualche minuto, lui aveva un sorriso compiaciuto, al suo fianco, Deku continuava a parlargli, dal labbiale sembrava che gli stesse chiedendo "Chissà per chi è questa canzone...?" ma lui lo colpiva con i gomiti facendolo smettere. Scese dal palco e il primo che si trovò davanti fu proprio Bakugou, «Il ragazzo ti vuole parlare» disse Pixie-Bob, sorrise a Pixie, «Bakugou!» Zana gli saltò in braccio «Cosa fai razza di Stupida?!» disse lui prendendola al volo e appoggiandola subito a terra per poi guardarsi attorno, «Se ci dovessero vedere, poi capirebbero il mio punto debole...» abbasso il tono della voce a un bisbiglio «Sono il tuo punto debole» sorrise compiaciuta, correndo verso il dietro le quinte per levarsi il peso della coda e dei guanti, lui la seguì, «E' dal mio compleanno che sei il mio punto debole...!» si girò di scatto lei, guardandolo «Sei serio?» lui si avvicinò e la strinse a se, baciandola.
Nel frattempo, le classi erano tornate tutte ai propri dormitori, Midoriya si accorse dell'assenza di Bakugou, «Qualcuno di voi ha visto Kacchan?» chiese a Todoroki con il quale era arrivato in cortile, poi a Uraraka che stava appena dietro di lui insieme ad Asui, Iida e Kirishima, quest'ultimo gli rispose «Dovrebbe essere tornato in camera, mi ha detto che per lui era uno spreco di tempo...» fece spallucce il ragazzo mostrando un lieve sorriso, lo sguardo di Midoriya era perplesso, l'aveva visto interessato all'ultima performance, era confuso e incuriosito, ma sapeva che se lo andava a disturbare avrebbe fatto esplodere qualcosa se non qualcuno. Aizawa teneva per mano Eri, e guardava i suoi studenti tra cui il gruppo con cui Deku stava parlando, era troppo pensieroso, non gli era piaciuto quel comportamento di sua figlia sul palco, pensava solo di averlo messo in ridicolo.
Gli studenti avevano il pomeriggio libero nonostante alcuni avrebbero dovuto studiare e recuperare lezioni e compiti in classe per non parlare delle esercitazioni.
L'aria portava burrasca ma non burrasca di tempesta bensì un enorme e tremenda furia umana.
MHA scheda personaggio
Nome: Tomoko Shiretoko
Hero name: Ragdoll
Ex-Quirk: Search
Età: 35
Data di nascita: 08/04
Altezza: 166 cm
Affiliazione: Wild, Wild Pussycats, ex-Pro Hero
Gruppo sanguigno: 0
Originaria di: prefettura di Tokyo
Le piace: Tora, Mandalay, Pixie Bob
Carattere: è una che si guarda intorno
Stile di combattimento: supporto
Mosse speciali: -
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