Mio Padre.
L'alba del dopo festa stava sorgendo, e il campus si stava già rianimando. Uno stormo di uccelli si levò nel cielo, tra il vento fresco del mattino. Il prato del cortile del dormitorio della 2-A era tutto in disordine, con bicchieri e bottiglie di champagne vuote a terra e delle tracce di bruciato dei fuochi d'artificio.
Sul tetto, Zana, era sdraiata e i raggi del sole la svegliarono, tirandosi in piedi, ancora un po' stordita dalla sbornia, intenta a trattenere il vomito. Si preparò a scendere con la Light Stairs da dove si trovava; ma arrivata a quasi quattro metri d'altezza perse i sensi mancando di poco lo scalino luminoso, che aveva creato davanti a se. La sua testa sbatté contro la lastra prima di precipitare. In un batter d'occhio delle bende, al quanto famigliari, l'afferrarono prima dell'impatto al suolo, era il professor Shota Aizawa.
Riprese i sensi, Zana sanguinava da una tempia, dove si era formato un taglio dopo la caduta. «Cosa cazzo stai facendo? Ahia, brucia!» esclamò non appena capì dove si trovasse; la sala comune era ancora deserta, i suoi compagni di classe avevano assistito alla scena da alcune camere, quelle affacciate sull'ingresso. Aizawa stava tamponando un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante, l'odore le stava dando alla nausea, «Papà, tienimi quella roba lontano dal mio naso o tra poco vomito!» era la prima volta, dopo tanto tempo, che lo chiamava così. Il trambusto al piano di sotto svegliò anche gli ultimi rimasti, alcuni stavano scendendo per capire cosa stesse succedendo; arrivati alla fine delle scale furono sorpresi dalla da un urlo, «Papà! Ora basta!» i pochi presenti in sala comune rimasero colpiti dalla situazione «Il sangue si è fermato...» le ultime parole le scivolarono via di bocca, vedendo le facce dei Midoriya, Kirishima,Iida e Uraraka; il suo sguardo si abbassò e si zittii, strattono Aizawa per levarselo di torno e corse verso la sua stanza, facendosi largo tra Midoriya e Kirishima.
Nella sala comune si era radunata tutta la 2-A, meno Zana. «Qualcuno ha capito qualcosa?» domandò Ashido, era una di quelle che arrivò all'ultimo, «Penso che la situazione sia più delicata, ragazzi...» disse IIda osservando il professor Aizawa mentre scendeva le scale. «Non so cosa abbiate capito dalla situazione ma...» Shota sospirò, passandosi una mano sul volto «Zana è sua figlia?!» dissero in contemporanea Tsuyu, Kirishima e Todoroki, «Per essere sua figlia non ha preso proprio nulla da lei!» disse Bakugou sorridendo e guardando il professore di sbieco, Midoriya si giro verso di lui e con uno sguardo spaventato e disse «K-Kacchan non mi sembra il caso di dire così...» mettendosi davanti a lui, «No, ha ragione... Lei assomiglia di più a sua madre...» rispose Aizawa con molta calma ma demoralizzato «Ora preparatevi per le lezioni, Zana oggi non parteciperà, e durante il prossimo festeggiamento l'alcol sarà vietato!» in quel momento Zana, che si era un po' ripresa «Non puoi, solo perché vuoi fare l'iperprotettivo con me, non puoi mettere in mezzo tutta la classe! Vuoi levare a loro il divertimento per proteggere me!» iniziò a piangere «E' stata solo colpa mia!» i singhiozzi le spezzavano la voce, e si massaggiò la tempia dove si trovava il taglio, per via del mal di testa, tornandosene di corsa nella sua camera. L'imbarazzo colpi tutti i presenti. «Per questo argomento ne riparliamo la prossima volta, per oggi chi vuole assistere alle lezioni è pregato di recarsi subito a scuola se no...» fece una pausa e guardò verso le scale «...cercate di consolare Zana in qualche modo.» concluse per poi uscire dal dormitorio.
Dopo quella sceneggiata e la proposta che il professore Aizawa aveva fatto alla classe si erano formati due gruppi, uno avrebbe partecipato alle lezioni prendendo tutti gli appunti che avrebbe poi dato al resto della classe, l'altro sarebbe rimasto in dormitorio per provare a capire Zana.
Yaoyorozu, Jiro, Midoriya, Sato, Tokoyami, Uraraka e Bakugou rimasero a fare da spalla a Zana se fosse peggiorata la sua situazione. I movimenti della ragazza non furono molti, i posti dove le piaceva stare erano il tetto, dove in quel momento non se lo sarebbe sentita di andare e la sala comune. Così scese e trovò Sato, Jiro e Uraraka ai fornelli alle prove con una torta che le avrebbero fatto assaggiare, Midoriya stava seduto al tavolo a leggere i suoi quaderni di note sulle mosse, Tokoyami davanti a lui cercava di seguire un suo quaderno con concentrazione, l'unico a stare in disparte era Bakugou che se ne stava seduto sul divano a guardare fuori, annoiato. Zana si butto sul divano al contrario, con la testa sulla seduta e le gambe a penzoloni sullo schienale. «Per essere sua figlia non ha preso proprio nulla da lei...» disse, «Le migliori parole che qualcuno abbia rivolto a mio padre...» fissava il soffitto, «Secondo me, non sa neanche cosa voglio davvero» sospirò, Bakugou la osservò, non sapeva neanche cosa dirle. «Ah, giusto è inutile parlarne con te, tu eri quello che sperava nella mia espulsione già il primo giorno...» la sua pelle scintillò per un breve momento e si ritrasse da quella sua posizione per rannicchiarsi su se stessa dietro il divano; a volte i suoi sentimenti e le su e emozioni facevano attivare il suo Quirk senza volerlo come una specie di tick. «Come mai ti sei illuminata?» chiese Bakugou con voce rocca, Zana non se lo aspettava «Sicuramente non lo vengo a dire a te!» disse imbarazzata con voce grave, nel frattempo il ragazzo si era spostato e ora era in piedi davanti a lei «Sei un'Aizawa al femminile» Zana scattò in piedi, tirandogli una testata da farle riaprire la ferita sulla tempia facendo, così, schizzare alcune gocce per terra. «Ahi...» mise una mano a fermare l'emorragia «Ma sei scemo?» urlò lei «Guarda che hai fatto tutto da sola» ringhiò lui, guardando il sangue finito per terra «Ma se hai una testa più dura di Kirishima!» sbottò lei, «Cosa cazzo c'entra ora Capelli Schifosi?» Zana non contrattaccò e andò a sistemarsi la ferita, mentre Bakugou la seguì per finire il "discorso", tranquillizzandosi, e cercando di non dare troppo dell'occhio a chi era rimasto lì «Sei la figlia del prof Aizawa ma questo non mi interessa, rimani un'avversaria tosta!» la faccia di Zana era perplessa «Non capisco cosa tu stia intendendo, ma...» le uscì una lacrima che si asciugò subito «...quello che hai appena detto è praticamente un complimento, ma non sei il più irascibile della classe?» sorrise, con sorpresa del ragazzo che si girò imbarazzato, finì il suo discorso «E comunque son fiera di essere un'Aizawa, anche perché io non sono una Aizawa qualsiasi, io sono Zana Aizawa!» sorrise guardandolo con la coda dell'occhio «E non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno!» i due si guardarono con un'espressione d'intesa.
Le lezioni erano terminate e il gruppo che aveva assistito tornò al dormitorio, il prof Aizawa in seguito al gruppo, Zana si fece avanti. «Shota Aizawa...» lo chiamò «...capisco di essere stata una figlia Stronza con la "s" maiuscola, e che uso il mio Quirk con dei fini al quanto scorretti, ma sono sempre tua figlia e tu sei mio padre...» sia lui che tutta la 2-A stavano ascoltando ma Aizawa iniziava a non farcela più «Ora basta...» disse un po' timoroso «Te lo scordi! Ora mi fai finire, maledetto!» si arrabbio per poi riprendere il sorriso e continuare il discorso «Sei mio padre e il mio professore ma questo non può distruggere ciò che c'è tra noi, ma io voglio vivere la mia vita come voglio io, non voglio seguire le orme di mia madre, ti voglio bene in quanto mio padre e ti odio in quanto mio professore, e per questo mi impegnerò a qualsiasi costo per diventare un ottima Pro Hero!» sorrise pur avendo il volto rigato di lacrime, i suoi compagni di classe erano in parte commossi, poi finì «Per questo ti ringrazio per stamattina, e cercherò di non addormentarmi più sul tetto quando sono sbronza, e comunque è colpa di Bakugou!» rise guardandolo «Io cosa avrei fatto??» sbraitò lui, alzandosi dirigendosi verso Zana, infuriato fu bloccato dalle bende del professore «Papà, basta difendermi ora!» continuò a ridere «Bakugou non ha fatto niente di male, puoi mollare la presa!» i tre si fissarono, Zana sorrise a entrambi, Aizawa ricambiò il sorriso della figlia e Bakugou fulminava entrami con lo sguardo ma in fondo lui era quello più sollevato dalla questione che, forse in parte, si era risolta.
Trascorsero la serata tutti insieme, trascinando anche gli altri professori e invitando con poco preavviso anche Hawks che portò pollo fritto per cena, si pollo fritto. Infine Zana e Jiro proposero di riformare la band del Festival Culturale, e come prima persona ad accettare la cosa ci fu Bakugou, aveva una gran voglia di fare i culo alle altre classi.
Quella sera il cielo si coprì e verso mezzanotte arrivò un temporale violentissimo, che provocò blackout e danni a tutta la prefettura di Shizuoka, ma in particolare nel area del liceo Yuei.
MHA scheda personaggio
Nome: Shota Aizawa
Hero name: Eraser Head
Quirk: Neutralizzazione
Età: 35
Data di nascita: 08/11
Altezza: 183 cm
Affiliazione: Liceo Yuei, sezione Hero, Coordinatore della classe 2-A
Gruppo sanguigno: B
Originaria di: prefettura di Tokyo
Gli piace: i gatti
Carattere: gentile a modo suo
Stile di combattimento: attacco a sorpresa
Mosse speciali: Bende da Cattura
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top