Furia

La mattina del giorno seguente stava iniziando, il vento era forte, faceva piegare le fronde degli alberi quasi a spezzarli. Le nuvole erano spesse e cariche di pioggia, avrebbe iniziato a piovere a momenti.

La porta di della camera di Zana fu scossa da un tremito, facendola sobbalzare dal suo letto, si alzò e andò ad aprire la porta; i suoi capelli erano arruffati e un po' annodati dietro la nuca e gli occhi cerchiati di nero per il trucco colato che aveva lavato male il giorno prima, come primo aspetto sembrava proprio trasandata come suo padre. Aprì la porta, mettendo una mano dietro i capelli per sistemarsi il nodo, la porta fu spalancata facendo indietreggiare Zana, la ragazza inclinò la testa facendosi finire dei capelli sul viso; Bakugou entrò nella sua camera richiudendosi la porta alle spalle, finendo poi sopra la ragazza che si stava pian piano svegliando, «Katsuki...» bisbigliò la ragazza con uno sbadiglio chiudendo un occhio «...cosa succede?» Zana stava avvolta dalle sue braccia con il viso coperto dal suo petto, «Stai zitta o ti zittisco io...» la prese per la testa e se la tirò il più vicino possibile alla sua, il ragazzo si abbassò per sedersi sul suo letto e trascinarsi dietro anche Zana, cadendogli sopra, la spinta la fece finire sulle sue labbra. La situazione si stava facendo delicata, «Katsuki?» lo guardò lei «Allora che succede?» lui la zittì di nuovo con un bacio, così da continuare, si staccò ma rimase a pochi centimetri dalle sue labbra, «Non posso neanche stare un po' con la mia ragazza...» calcò quell'ultima parola come per qualcosa in suo possesso. Zana si fece cullare da quel momento, si sentiva protetta e al posto giusto.

Non passarono neanche alcuni minuti che la porta della camera si spalancò facendo cigolare i cardini. Zana, scossa già dalla presenza di Bakugou nel suo letto, si pietrificò alla vista di suo padre sulla soglia della porta, lui la guardava male, Bakugou si sedette e si guardò alle spalle facendo una smorfia stizzita dalla sua presenza. «Queste cose sono vietate dal regolamento della scuola!» urlò Aizawa, prendendo sua figlia, levandola dalla posizione su cui era, seduta a cavallo di Bakugou «Si ma qui non siamo a scuola...» disse Zana avanzando verso di lui, girandosi verso la ragazza, Shota, attivo il suo Quirk su di lei facendola cadere a terra, fin da piccola odiava quando attivava quella forma su di lei, i suoi occhi rossi le facevano paura, perché sapeva quanto fosse forte se il suo avversario non poteva difendersi. «Lei fa davvero una cosa simile a sua figlia?» si alzò dal letto Bakugou irritato dal gesto, «Hai proprio ragione, Raggio di Sole, serve bussare alla porta, sempre...» a sentire quel nomignolo il professor Aizawa prese il ragazzo per la camicia della divisa e se lo portò a qualche centimetro dalla sua faccia, i suoi capelli gli erano tornati sugli occhi, dopo aver demoralizzato Zana, che stava ancora a terra. Shota Aizawa era furioso, non voleva questo per sua figlia, e i suo comportamento stava diventando peggio di quello di un Villain, Bakugou si liberò dalla presa senza cambiare espressione, continuava a sorridere come faceva sempre nelle sfide. I due iniziarono a colpirsi, cosa che un professore non avrebbe dovuto fare. Zana cercò di far smettere i due, ma venne colpita senza che se accorgessero; il labbro di Bakugou era ormai rotto su lato sinistro, con una leggera esplosione se lo levò di dosso facendolo andare a sbattere contro la scrivania della ragazza, facendo così cadere una foto incorniciata, Aizawa la tirò su per osservarla prima di riprendere quello che stava facendo, la cornice inquadrava Yuna, Zana e lui quando ancora sua figlia era piccola, il vetro ormai rotto perdeva dei pezzi con il quale si tagliò. «Siete talmente orgogliosi di voi stessi che non vi guardate in torno!?» Zana si massaggiava la spalla dove l'avevano presa durante la loro zuffa, «Tu...» si girò verso suo padre con le lacrime agli occhi «...tu hai talmente paura di perde un altro membro della famiglia, cosa che tanto non potrà succedere ancora per almeno due anni, fin quando non finirò qui e...» si bloccò scuotendo la testa, non voleva dire altro a suo padre, per poi girarsi verso Bakugou, che si stava asciugando con la manica della divisa il sangue che gli colava dal labbro «E tu, a volte non ti capisco... stava andando tutto così bene!» si precipitò fuori dalla sua stanza in preda ai singhiozzi.

Il dormitorio era deserto, tutta la 2-A era già uscita per recarsi a scuola, Aizawa era comparso al campus giusto perché i due non arrivavano per poi trovarli in quella scena al quale lui non avrebbe mai voluto assistere. Zana stava seduta su di un divano ad un angolo della sala comune, proprio in quel momento Uraraka stava entrando per recuperare un quaderno che aveva lasciato sulla sua scrivania e per chiamare il professore che si stava assentando troppo a lungo. Vedendo la ragazza seduta da sola si limito a raggiungerla. «Zana tutt...» la ragazza sul divano alzò lo sguardo su di lei, vedendola in uno stato pietoso si preoccupò, e sedendole accanto la confortò, «No, non va tutto bene, vero?!» disse con voce gentile, Zana accennò la sua luminosità, «Odio le regole di questa scuola...» singhiozzo lei, Uraraka tirò fuori un fazzoletto e lo porse alla ragazza in lacrime, «Vuoi dirmi cosa è successo?» si asciugò le lacrime e iniziò a parlare «Mio padre mi ha beccato insieme a Bakugou...» rise leggermente per poi tornare al suo stato «...pare che a lui non piaccia che io sia felice con qualcuno, non l'ho mai visto così infuriato, neanche con i Villain fa così» si ricordò dei suoi occhi. Uraraka la rassicuro con la storia dei suoi genitori e di quanto li vorrebbe aiutare con il lavoro; quella conversazione fece sentire meglio Zana, che vedendo Bakugou e Shota andare verso la porta del dormitorio, si diresse verso la sua camera «Ochako, puoi accompagnarmi?» la ragazza sorrise a sentire quella richiesta e la scortò verso la stanza tutta a soqquadro.

Tra Aizawa e Bakugou si era creata una tensione che si poteva tastare da lontano, entrambi avevano i motivi per tenere lontana Zana l'uno dall'altro, Shota non voleva perdere per nulla al mondo sua figlia, e la gelosia che provava lo dimostrava, era troppo protettivo verso di lei, mentre per Bakugou stava diventando qualcosa di serio, ma sapeva di trattare la cose con troppa possessione e che la cosa sarebbe finita male, ma ne aveva bisogno lei era il suo punto debole. Zana entrò in classe con Uraraka, prendendo posto al suo solito banco, senza dare troppo peso ai due, non salutò nessuno. «Kacchan ma cosa è successo...» bisbigliò Midoriya in direzione del banco davanti, «Non te ne frega, Deku...» posò la testa sul banco senza farsi vedere da Aizawa fissava le ciocche bionde di Zana, che aveva la testa china e si guardava le mani evitando lo sguardo di chiunque la stesse osservando. «Io non ci rinuncio a te» si sentì bisbigliare alle spalle, il suo cuore sussultò, le scesero un paio di lacrime, il viso le bruciava, e un lieve sorriso si formò sulle sue labbra arrossate per il freddo di quella mattina, alzò la testa e guardò suo padre con aria di sfida, pure lui la guardò serio senza far traspirare strane intenzioni.

Le lezioni della giornata furono pesanti, l'esercitazioni furono un buono sfogo per tutti e tre, che stavano dando il massimo, Zana come studentessa e figlia, era migliorata molto facendosi elogiare da alcuni suoi compagni di classe con cui si stava allenando, Bakugou come studente faceva sempre le stesse cose, usando meno tecniche del solito e più silenzioso e Shota che si stava impegnando come professore, mantenendo le regole, e come padre che, invece, gli stava stava sfuggendo dalle mani, un po' come sua figlia dalla sua vita. Zana era sicura di non volere uscire dalla vita di nessuno.

La temperatura era scesa molto per essere Maggio, iniziò a piovere incessantemente per parecchie ore, la furia si era calmata ma qualcosa si stava risvegliando nelle strade di periferia di Shizuoka.


MHA scheda personaggio

Nome: Ochako Uraraka

Hero name: Uravity

Quirk: Zero Gravity

Età: 17

Data di nascita: 27/12

Altezza: 156 cm

Affiliazione: Liceo Yuei, sezione Hero, 2-A

Gruppo sanguigno: B

Originaria di: prefettura di Mie

Le piace: il cielo stellato, il cibo giapponese

Carattere: sempre radiosa

Stile di combattimento: ravvicinato

Mosse speciali: Rilascio, Cometa Home Run

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