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Gli applausi dei ragazzi cancellarono l'armonia creatasi tra Alexa e lo strumento.
<<Wow,sei troppo cool>>
Disse Jay con il suo accento americano
Le faceva ridere.
Era un accento strano e buffo,che sempre aveva suscitato in lei una certa simpatia e ilarità.
<<Kawaii>>
Affermò Sam.
L'unico giapponese tra i presenti.
Lei amava la cultura giapponese,e avrebbe sfruttato molto le conoscenze del ragazzo.
<<Sei brava>>
Disse il norvegese.
<<Non pensavo che sapevi suonare il pianoforte?>>
Dartred era rimasto sorpreso di questa sua abilità.
Lui sapeva solo che Caleb sapeva suonare il piano,non immaginava che anche lei ne fosse in grado.
<<So suonare solo questa canzone>>
Si giustifico la ragazza,sorridendo per l'imbarazzo.
Le note avevano attirato l'attenzione di qualcuno.
Del padrone di casa.
Il vecchio saggio,il fondatore del concilio.
Fece il suo ingresso con il suo bastone da passeggio,lisciandosi la lunga e folta barba bianca.
Vestito semplicemente,una camicia,giacca color cachi,pantalone nero,giacca del medesimo colore.
I ragazzi gli presentano Alexa.
La ragazza fece un piccolo inchino.
Da quel gesto aveva già capito da chi discendenva la ragazza,era la sua copia e non poteva negare che avevano gli stessi modi di fare.
Il saggio ordino ai suoi allievi di trovare una camera per la loro ospite.
Alexa per coincidenza,o per destino, si ritrova a sostare nella stanza in cui alloggio la madre,quando studiava nell'ex istituto del concilio.
I ragazzi la lasciano da sola.
La giovane decide di farsi una doccia.
Quando apre l'armadio di sua madre trova la sua uniforme.
La indosso,poi decide di riordinare la stanza.
Trova alcune foto di sua madre da giovane.
<<Sembra di guardarmi allo specchio>>
Disse malinconicamente.
Prese lo specchio della madre tra le mani.
Esso era in argento,adornato con perle bianche.
Le venne in mente un ricordo.Quasi come se lo spirito della madre volesse guidarla nella ricerca della verità e saziare la sua fame di giustizia.
Suo padre aveva scattato a sua madre una foto quasi di nascosto,molto spontanea.
Ritraeva la regina Vanessa intenta a specchiarsi.Con la figlia Hero non aveva mai tenuto tra le mani la sua vecchia polaroid. Infatti nella loro dimora non vi erano foto,tranne due o tre della signora Hamada.
Dietro quella foto vi era una dedica scritta a mano.
"Alla mia regina,
Futura madre del mio adorato figliolo,
Mia promessa sposa.
Che gli anni ti lascino solo momenti felici,
Poi andò in giro per il casolare. Incontra suo cugino e vanno in biblioteca insieme. La ragazza si meraviglio,suo padre gentile e romantico. Non conosceva questo lato del padre. Da quando era scomparsa sua madre e lei aveva ripreso a vivere con lui,le uniche cose che aveva visto era il volto trascurato e sciupato del padre. Deformato dal vizio dell'alcol e del fumo. Ricordava molto bene gli oggetti lanciati contro la propria persona solo per una parola di troppo,o per un pensiero diverso da quello dell'uomo. Quella dedica non poteva averla scritta lui. Alexa si rifiutava di credervi,ma vedendo la foto noto la bellezza e la naturalezza della madre. Aveva una splendida corona adornata di cristalli,che abbellivano ancor di più la sua lunga chioma scura. Indossava un abito bianco,con la mano libera toccava la sua pancia in crescita. Quella foto era stata scatta prima della nascita del fratello maggiore. Ma ella non capiva,sulla foto c'era scritto il nome Caleb,mentre suo fratello si chiamava Gabriel. Forse a suo padre piaceva quel nome, ma per accontentare sua moglie ha chiamato il suo primo genito Gabriel. Le possibili ipotesi erano tante,ma al momento tutte le sembravano avere delle falle. Qualcosa non andava,e lei era determinata a scoprirlo.
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