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Lo sconosciuto osservava attentamente Alexa.
Le giro intorno fluttuando.
Noto la cicatrice e si rattristi per un istante,poi sorrise cordialmente.
Uomo<<Ti ho osservato in tutti questi anni.Hai bisogno di qualcuno che ti insegni a controllare i tuoi poteri...>>
La ragazza per un istante lo guardo.
Come faceva a sapere dei suoi poteri.
E cosa intendeva con "Ti ho
osservata".
<<Chi siete voi?Perchè io sono
qui?>>chiese aspettando una risposta dall'uomo.
<<Io sono lo spirito delle nevi. Jack Frost>>rispose di tutta risposta lo spirito.
Alexa ebbe un flash.
E nella sua mente apparve un immagine della persona che aveva davanti.
Ricordava il ruolo che ricopriva Jack nella sua vita.
<<Io mi ricordo di lei...Padrino.Voi siete il mio padrino di battesimo.ZioJack.>>
La ragazza sorrise nel notare che suo zio non era cambiato.
Sempre uguale.
Dalle spalle di Jack apparve Pervinca.
La sua piccola cucciola di drago.
Pervinca saltò sulle spalle della ragazza che rise e accarezzò l'animale.
<<Sono felice che tu ti ricordi chi sono>>disse Jack .
Alexa iniziavo a ricordare ,a sframmenti,ma iniziava a ricordare.
La prima cosa che ricordo era la più bella della sua infanzia.
Ogni volta che lei era triste Jack Frost,suo padrino di battesimo,faceva nevicare. Allora la piccola tornava di buon umore.
Nel rifugio gli animi si scaldavano.
Gabriel è Derik litigavano,mentre Dartred e Akira notavano l'assenza prolungata di Alexa.
Allertarono i due,che iniziarono a cercarla.
Ma non potevano sapere che la ragazza era in buone mani.
La mora sta giocherellando con Pervinca.
Era bianca come la neve,piccola ma maestosa.
Occhi color ametista che avrebbero terrorizzato chiunque,ma non Alexa.
Aveva sempre adorato i draghi.
Quelle creature di cui aveva letto e sognato l'esistenza erano reali.
Era incredibile ma stavo giocando con uno di loro.
Jack era felice di poter vedere il sorriso della nipote.
Gli era mancata la gioia e la spontaneità che la nipote trasmetteva.
Non vedeva da anni la ragazza.
Da quando le avevano posto il sigillo.
Una lacrima solco il volto dello spirito,che asciugo velocemente la fredda goccia che stava viaggiando sul suo viso.
Voleva vivere quel momento lasciando il passato alle spalle.
Cancellando quella macchia nera dei loro cuori.
Forse così facendo avrebbe pagato la pena per quel crimine d'identità compiuto nei confronti della nipote.
Così da ritrovare la propria pace interiore e quella dei suoi poteri,ricolmi di rabbia e senso di colpa.
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