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Francisco<<Dai zia ci sta aspettando>>
Alexa <<Ciao cuginetta,come stai? Salutare no>>
Francisco<<Pfh>>sbuffo.
La giovane cacciatrice viene scortata dal cugino fin dentro la stanza nella quale si trovava sua zia.
Nicolina <<Alexa piccola mia,da quando tempo che non ti vedo,sei cresciuta.>>
La ragazza chino il capo.
Nemmeno il sorriso della zia le aveva tolto quel macigno che portava nel cuore.
Si sentiva ferita e si sentiva ingannata.
Perché per tutti questi anni nel silenzio e nel segreto.
<<Alexa>>esclamò il cugino posando una mano sulla spalla della ragazza.
Tremava e non sembrava per niente la solita Alexa.
Dove si era celata la pimpante e sorridente bambina che giocava sempre e che gli metteva la camera sotto sopra.
Era diversa.
Più chiusa.Più timida.
Aveva qualcosa che la bloccava.
<<Zia perchè nessuno mi ha parlato dei miei poteri >>
Nicolina<<Allora Gabriel è riuscito a trovarti >>
Alexa<<Tu sapevi già tutto?>>
Nicolina<<Si...purtroppo>>
Disse l'ultima parola con irrequietezza, come se dentro di se una tormenta si stesse scatenata.
Ma il cuore di Alexa non era da meno.
I loro cuori battevano inriequieti,una tormenta di freddo e gelo si stava imbattendo su di loro.
A Francisco parve di vedere il gelo e la freddezza rispondere nei loro occhi.
Francisco sbatte due pentole fra di loro.
Il rumore le porto via dai loro pensieri.
Nel frattempo,Mattia stava andando alla villa dei lupi.
Anche se i demoni non erano ben accetti doveva entrare.
Will fece accomodare il demone.
Parlarono molto su Derik e sulla sua personalità.
<<Grazie per la sua comprensione.Scusi se le ho rubato del tempo prezioso>>
Il demone chino la testa,ma il licantropo gli poso la mano sulla spalla.
<<Tranquillo.Nessun disturbo.La signorina Hamada è in buone mani>>
Macchietta era fra le braccia di Haru.
Stranamente si lasciava accarezzare sa un estraneo.
Il suono di una campanella riecheggio per tutta la villa.
Questo era il segnale che avvertiva Mattia che sua madre lo stava cercando per le lezioni mi musica.
Macchietta balzo dalle braccia di Haru a quelle del suo proprietario.
<<Grazie per avervi concesso di farvi visita.Spero di rivedervi presto>>
Mattia torno a casa.
Ora era più tranquillo.
Ma aveva ancora qualche dubbio.
Lui non aveva avuto modo di conoscerlo bene.
Le uniche volte che i loro sguardi si erano incrociati erano le premiazioni dei concorsi e gli spettacoli.
Non riusciva a fidarsi.
Mattia aveva visto crescere Alexa.
Sono stati sempre insieme.
La danza li ha legati ancora di più.
La mente di Mattia volo indietro al loro primo saggio insieme.
<<Mattia ho paura>>
Disse Alexa all'età di sei anni.
Mattia la tranquillizzo.
<<Ehi che succede la tigre ha paura.Impossibile la Alexa che conosco io non ha paura di nulla e nessuno>>
Alexa rise.
Insieme i due bambini salirono sul palco,pronti per l'esibizione.
Mattia sali le scale con malinconia.
Aveva un brutto presentimento.
E il suo sesto senso non sbagliava mai.
Aveva sempre indovinato ogni cosa.
Ma stavolta la cosa lo preoccupava.
<<Per una volta.Per questa volta spero di sbagliarmi>>
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