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Sisifo prese Caleb e Kristian e andarono nella stanza della preghiera.
La stanza della preghiera era un luogo sacro.
Al centro della sala c'era una copia del Sigillo della Luna.
Mentre le statue degli antenati adornavano la sala.
<<Pregate.E la sola cosa che possiamo fare>>
Caleb esplose dalla rabbia.
<<Mia sorella è in pericolo e tu mi dici di pregare.Tu stai male io me ne vado.Non la lascio nelle mani di uno psicopatico>>
Caleb prese la spada di suo padre,se la cinse in vita e cerco di uscire dalla sala.
Ma Sisifo lo bloccò.
<<Idiota.Pensi che nessuno si accorgerà dell'improvvisa sparizione di tre principi.Pensi che tuo zio non ti punirà per aver disubbidito a un suo ordine.Tutti noi vogliamo andare da lei.Tutti vogliamo aiutarla.Tutti vogliamo proteggerla.Lei ha conquistato il cuore di tutti.
Chi non vorrebbe vedere un sorriso sul suo candido viso.Ma siamo costretti a stare qui.Quindi zitto e prega>>
Sisifo era fatto così.
Poteva sembrare freddo e duro,ma se gli importava di qualcuno lo dimostrava.
Non voleva più perdere persone a lui care.
Era disposto a proteggere la sua famiglia a qualunque costo.
Il pavimento si ghiacciò.
Caleb era troppo preoccupato.
La maschera che aveva sempre indossato alla perfezione ora era troppo stretta.
Non riusciva più a contenere le sue emozioni.
<<Voglio solo proteggere la mia sorellina>>
Nella foresta i nostri eroi continuavano la loro discussione.
Akira era giù di tono.
Gabriel odiava vederlo così.
Akira era solare e spiritoso,odiava vederlo ridotto cosi.
Era la cosa che Gabriel odiava di più al mondo.
Vedere una persona a lui cara triste e non poter fare nulla.
Odiava sentirsi impotente.
Qualcosa si sprigionò.
Non forte da potersi sentire in tutti i regni ma Gabriel la percepì.
Era l'aura candida della sorella.
Non vedeva quel bagliore da tanto,e ora era come se ne fosse attratto.
Come se fosse sempre stato consapevole che Alexa era speciale.
Era unica.
Era gentile.
Era altruista e premurosa.
Era la copia di Vanessa.
Sua madre.
Madre che Alexa non ha mai abbracciato.
Che non ha mai salutato.
Che non ha mai potuto vivere e vedere crescere sua figlia.
Alexa e Gabriel tornarono a guardarsi.
Alexa voleva costruirsi una nuova vita insieme alla sua nuova famiglia.
La ragazza posò le mani sulle spalle di Akira.
Quasi con fare materno,come se volesse fargli capire che si poteva fidare di lei.
Cosi nacque la fiducia tra di loro.
La fiducia è dare una spada a qualcuno e puntarla al proprio cuore.
Alexa<<Akira cosa pensi di fare>>
Gabriel <<Qualunque cosa tu decida di fare conta su di noi>>
Alexa<<Akira,ora siamo noi la tua famiglia>>
Akira<<Grazie ragazzi>>
Gabriel<<Torniamo al rifugio,Akira tocca a te raccontare una storia>>
Akira<<Ok so già che storia narrarvi>>

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