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Solo un quarto d'ora alla libertà
Alexa doveva resistere solo 15 minuti.
Giusto il tempo di mettere in atto il frutto del suo allenamento.
Si alza dal letto facendo finta di barcollare.
Come le diceva sempre Akira
"Gli uomini non resistono alla visione di una donna malata o ferita,sfrutta il tuo essere donna"
Alexa<<Riccardo io non credo di...>>
Riccardo<<Non sforzarti hai la febbre alta vai a letto>>
Alexa<<Perché volete tutti farmi soffrire>>
Alexa si lascia cadere a terra.
Il ragazzo sapeva del loro sbaglio,sapeva che ubidire ciecamente ai suoi ordini era sbagliato,ma essendo il più piccolo in famiglia la sua voce veniva ignorata,come un urlo che viene coperto dalla tempesta.
Riccardo<<Tu stai delirando io ti riporto a letto>>
Quando il giovane le si avvicina lei le da una gomitata allo stomaco e una raffica di pugni in pieno petto,corre verso la porta ma viene placcata da Lucas.
Aveva perso tempo anche se il tentativo di fuga è andato sprecato.
<<Nooo.Dovevi usare più forza.La mia bambina>>
La Luna si getta tra le braccia di Emil.
<<Mia signora si calmi.Alexa non è sola.Suo fratello e i ragazzi la stanno cercando>>
Nella reggia della Luna appare Simeon,un servitore dello spirito delle nevi
<<La Luna non dovevate interferire.Padron Frost è molto deluso dal vostro comportamento.Voi divinità non dovete intervenire.>>disse Simeon con apatia.
Simeon aveva i capelli verdi come i suoi occhi.
Era alto e magro.
Indossava una divisa da maggiordomo.
Simeon si occupava della mediazione tra il suo padrone e le divinità.
La Luna aveva infranto il codice morale delle leggi divine.
Nessuna divinità doveva interferire nella vita degli umani.
Gli unici che posso entrare nella vita degli uomini sono gli spiriti. Rispettando i limiti dettati dalla loro legge.
Il signore del gelo fece il suo ingresso alla reggia.
La Luna era nei guai.

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