I segreti della cripta
Alexa entra nel casolare,conosce i membri più giovani dei cacciatori.
Jay capo dei cacciatori in America,Zane capo dei cacciatori in Norvegia,infine Sam capo dei cacciatori in Giappone.
Poi Dartred le fece vedere la sale dove si riuniva il concilio, la biblioteca,ma le attenzioni della ragazza si fermarono su una porta.
Tutta bianca.
La mano di Alexa si avvicino alla maniglia,ma un altra mano la blocco.
Quella del cugini.
Egli gli disse che quella stanza era chiusa a chiave,e che nessuno poteva entrarvi per nessun motivo al mondo.
I ragazzi la invitarono a rimanere. Nel casolare potevano entrare solo i membri del concilio e i neocacciatori .
Lei rifiuto.
Anche se Dartred continuava a insistere sulla questione.
<<Alexa è pericoloso uscire ora.Nostro zio e i nostri cugini non aspettano altro che trovarti sola e indifesa>>
Concluse il ragazzo pensando di aver convinto la più piccola della famiglia.
<<Ancora con la storia della fanciulla indifesa. Non sono più alle scuole medie. Ormai sono una donna adulta,so come difendermi>>
La ragazza si portò le braccia al petto incrociandole.
Era stanca di sentirsi dire era debole.
Si,i suoi poteri erano tornati da poco,non li controllava a pieno,ma sapeva combattere e utilizzava discretamente arco e spada.
<<ALEXA>>
Dartred stava agitando la mano davanti a lei.
Come suo solito si era persa nell'analisi della situazione.
<<Non posso lasciare Gabriel e Derik da soli,e tu lo sai benissimo>>
Concluse la ragazza.
Jay trovo un compromesso.
Se le cose si fossero messe male,e lei sarebbe stata in pericolo,sarebbe dovuta andare al concilio.
Entrambe le parti accettarono.
Alexa si sposto di sala,andando nel salone più bello e lussuoso di tutta la struttura.
Nella sala principale vi si trovava un piano.
Lei non aveva mai preso lezioni ma sapeva suonare la base di "Courtesy Call".
Una canzone che le piaceva molto.
Diventata sottofondo dei momenti di ira e nei momenti di estrema malinconia.
Ammirava lo strumento affascinata dall'antichità che emanava.
Si avvicana lentamente,delicatamente sfiora i tasti.
Si siede sullo sgabello e inizia a suanare.
Le note fluivano in tutto il suo corpo.
La rabbia trasudava dalle note.
Tutto l'ira accumulata in quei giorni stava fiorisce come un fiume in piena.
In quella canzone stava dando sfogo ai suoi sentimenti repressi.
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