Dolore

Apro piano gli occhi, cercando di abituarmi alla luce che mi investe improvvisa. Quando i puntini di luce smettono di danzarmi davanti agli occhi e io riesco a vedere decentemente, mi tiro su a sedere, cercando di capire dove mi trovo. Il movimento brusco fa girare tutto e io mi premo una mano sulla fronte cercando di fare cessare il grido che ho nella testa. Quando riesco a muovermi senza rischiare di rimettere quello che ho nello stomaco, mi guardo intorno, cercando di capire dove cavolo sono finita.a primo impatto sembra un magazzino, con alti scaffali rovinati e colmi di scatole di diverse dimensioni, ma, osservando più attentamente, mi rendo conto che le scatole sono medicinali e che, avvolti nell'ombra, ci sono altri letti, di cui due occupati. Sulla parete alla mia sinistra, c'è una porta di legno scuro, che stona per il suo aspetto nuovo con le pareti rovinate. Gli scaffali rivestono completamente la parete di fronte a me , eccezion fatta per un piccolo spazio, sulla destra, occupato da una porta socchiusa, da cui filtra una lama di luce. Delle grandi finestre sormontano gli scaffali. Solo in questo momento mi accorgo che deve essere notte, perché dalle finestre non proviene nessuna luce, seppure sia difficile stabilirlo, visto che sono tutte state riparate da spessi strati di nastro isolante.  A questo punto mi domando cosa mi abbia accecato e ho la risposta quando, girandomi a destra, incappo in un'abat-jour. É poggiata su di un comodino scuro, affianco ad un bicchiere di liquidi ambrato e ad un piattino con degli strani biscotti del medesimo colore con impresso un motivo ad alveare. Spengo la lampada, chiedendomi chi mai, sano di mente, accenderebbe la luce per attentare alla vita degli occhi di poveri ragazzi indifesi che si svegliano dopo aver incontrato la loro divina madre. A proposito di questo.. sono decisamente confusa a riguardo... Certo, essere una semidea é un sogno che si avvera, ma, neve lassù!, Questo é tanto anche per me che storie simili le leggo da quando nemmeno andavo all'asilo! Voglio dire, non é da tutti i giorni incontrare il proprio idolo inseguito da mostri strani, rischiare di uccidere il primo mentre distruggi i secondi seguendo una voce che ti dice " pensa all'odio" che manco la Cooman quando dice ad Harry " pensa con l'occhio della mente...!" E poi incontrare la propria madre in sogno dopo essere svenuta per cercare di salvare il ragazzo che tu stessa hai messo in pericolo! Solo a pensarci mi viene mal di testa, cosí decido che tornerò domani sull'argomento, quando magari saró in grado di ragionare senza che rischi di addormentarmi o svenire. Sto per abbandonarmi al sonno, quando un grido lacera l'aria. Mi alzo in fretta dal letto e mi dirigo, ignorando il dolore alla testa e le vertigini, verso l'ultima grandi a nell'angolo, dalla quale proviene l'urlo. 

La figura si agita nel sonno. Grida strazianti, di dolore, di disperazione si liberano dal suo corpo, facendola tremare violentemente. Un raggio di luce illumina il letto, rivelando il volto di una ragazza. Calde lacrime le scorrono insistenti sulle guance, i lineamenti contorti in una smorfia sofferente. Mi si strazia il cuore a vederla in quello stato e vorrei fare qualcosa per aiutarla. Le poggio una mano sulla fronte, sperando di farle conforto carezzandola dolcemente. Appena la mia pelle entra in contatto con la sua, peró, vengo investita da un mare di odio, odio primordiale, proveniente dal cuore. La mia anima ne viene dilaniata, la mia mente viene sopraffatta. Cerco di interrompere il contatto, ma non ci riesco. Vedo il volto della bambina distendersi piano piano e sorrido, nonostante lo sforzo che sto facendo per non svenire. Quando finalmente riesco a staccarmi, la bambina apre gli occhi e mi perdo ad osservare quei pozzi azzurri, resi più grandi dalle lacrime. La vedo muovere le labbra, ma nessun suono mi arriva alle orecchie. 

Un dolore lancinante alla testa. Il contatto con le fredde mattonelle. Poi nulla. E sprofondò nel buio.

Angolo autrice

Scusate, lo so, mi sarei dovuta fare viva prima e non ho scusanti per il mio comportamento, ma spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non ci sarà bisogno per me di attivare le difese intorno al mio letto nel dormitorio di Corvonero per evitare di essere uccisa nel sonno e per voi di ingaggiare sicari per uccidermi. 

Hey, ragazzi, ho detto che non c'è bisogno di ingaggiare sicari.... Cosa fate con quei telefoni ? * Faccina nervosa* ragazzi.... Non dovete nemmeno ordinare armi... Lo sapete? Ragazzi?...... Ragazzi?!? RAGAZZI!!!!! * Scappa in $¢^°°=÷°®^^°=={ ( ah, mica vi dico dove scappo: non sono scema)  per fuggire da una folla di fangirl/ fanboy inferocita* 










Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top