Capitolo 6
Il tempo, si dice sia benevolo che cura tutte le ferite dell'animo.
Per me è solo spietato, inesorabile.
Decide per noi la fine.
Non aspetta nemmeno che tu possa salutare i tuoi cari.
Arriva e decide.
È Tempo di partire.
Cristal e Gabriele
"Mi hai fatto chiamare, Cristal?"
"Si, Gabriele, credo che sia giunto il momento del tuo viaggio, per condurre da me la mia promessa sposa, Celeste la figlia del Tempo"
Il re della NEVE, aveva mandato a chiamare il suo consigliere più fidato.
Gabriele ormai da tempo lavorava al suo servizio.
Il figlio del Vento, Gabriele, seppur un principe di rango minore in quanto secondogenito,( non avrebbe mai preso il posto del padre, neppure era interessato,) aveva deciso molto tempo fa, di lasciare il suo regno e fare esperienze nei tempi infiniti.
Così era arrivato alla corte del Re della neve, si era trovato bene, aumentando il suo potere, e le sue capacità, era poi divenuto il consigliere del Re, e spesso si occupava di faccende delicate e complesse, che risolveva a favore del Re, con grande bravura.
Così gli era stato affidato, la missione di vegliare e conoscere da lontano e poi da vicino Celeste, che era stata destinata come sposa al Re della neve.
Un giorno era venuto il grande Signore del Tempo a far visita a Cristal, si fermò, due settimane, al termine del soggiorno, avevano pattuito, l'alleanza tramite lo sposalizio della sua unica figlia.
Un vero affare di potere.
Unire l'eternità del tempo, con la neve, era un grande vantaggio, per molti popoli non solo per la Terra.
Così fu, che da quel momento entrò in gioco Gabriele che da seguì nell'ombra il cammino di Celeste, riportando le sue considerazioni al Re.
Oggi si ritrovarono Gabriele e Cristal.
Tutto era pronto per la fase finale, per condurre Celeste nel regno del suo futuro sposo.
Nelle stanze private di Cristal avvenne uno strano incontro, che portò i due reali ad allontanarsi.
Il Re, non capi' Gabriele che insisteva nel dire che era tutto uno sbaglio, quell'unione.
"Gabriele, perché ora, che siamo a un passo da onorare il patto con il Signore del Tempo, tu, ti tiri indietro, spiegami il tuo dissenso."
Il giovane Principe, si inginocchio'
Con la testa china, parlò.
"Mio Re, tempo fa ho deciso di mettere la mia persona, i miei talenti al vostro servizio.
Non vi ho mai deluso.
Ho eseguito ogni missione da voi ricevuta.
Ma, ora vi prego, desistate da questo assurdo progetto, Celeste, non fa per voi.
Ella è incostante, pure la sua bellezza è effimera, muta spesso forma, una donna, nel corpo e mente di bimba.
Ingnora, la sua identità, la sua nascita.
Seppur tiene un cuore grande e immenso di bontà, è complessa la sua natura.
È un essere infelice, solo, quello che è lo rifiuta troppo spesso.
Non è adatta a governare insieme a voi, la sua in costanza, sarà la fine del vostro Regno.
Desistete mio Re"
"Quanta animosita', nel tuo discorso, mio fidato consigliere, ti rivolgi a me, addirittura con ufficialità."
Disse Cristal, fissando intensamente Gabriele.
"Smetti di stare in ginocchio, e siedi alla mia tavola.
Bevi con me.
Gioisci con me, perché non ho cambiato idea.
Parti e portami Celeste"
Gabriele si alzò, ma non si sedette.
"Chiedo perdono mio Re, ma non lo farò"
Cristal era sbalordito e offeso dal suo rifiuto.
Si alzò, arrabbiato, si paro' dinanzi a Gabriele, erano alti uguali.
"Come osi, disobbedirmi.
Lavori per me.
È tuo dovere obbedire al tuo Re"
In un sussurro, Gabriele rispose.
"Nel mio cuore non siete più il mio Re, se mi ordinate una tale atrocità"
Cristal, lo guardò, triste, era molto confuso.
"Adirittura, consideri un alleanza tramite un matrimonio, una atrocità!
Non mi lasci altra scelta, a questo punto."
Il Re fece un passo indietro, si eresse in tutta la sua magnificenza e così proclamo'
"Gabriele, principe del vento,
per la tua insolenza, verso il tuo Re, ti licenzio da gran consigliere.
Non sarai più al mio servizio, in quanto mi sento oltraggiato dal tuo indegno comportamento."
"Tuttavia non verrai esiliato dal mio Regno, in quanto mio caro amico, comprendo che qualcosa ti turba, ma non capisco se sei preoccupato per me, oppure c'è altro che turba il tuo animo"
Cristal si avvicinò, aveva perso un consigliere, ma confidava di non perdere l'amico.
"Cry, amico mio"
Gabriele abbracciò Cristal in segno di profonda amicizia.
Poi si allontanò sedendosi, il capo chino .
"Gabriele, dimmi cosa c è?"
"Sarà infelice con te, nemmeno ti conosce, già è così fragile psicologicamente.
Non brillera' più, si spegnerà.
Cristal, non si dovrebbe ordinare il sentimento dell'amore.
Celeste sogna, una vita, di essere amata...
Sogna un equilibrio, abborisce la sua eternità "
" Amico, mio, puoi avere chi vuoi, lascia stare lei"
Cristal ascolta attentamente le parole di Gabriele, a sua volta si siede al tavolo.
Si versa un bicchier d'acqua.
Mentre riflette, sulle parole dell'amico.
Fine 6 capitolo
Racconto per il contest "Il gioco dell'oca di Wulkoff
Caro fratello Lupo,devo dire che questa volta la traccia che ho dovuto seguire è stata ,per me ,abbastanza difficile.Avevo pensato un cammino diverso,ma per rispettare la tua traccia ,ho dovuto fare una bella deviazione ,comunque spero che questo capitolo sia riuscito bene .
Giudice luna_marina_211
Scritto da Urieleceleste 🌹🌈
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