16. I Guardiani dell'Inferno

I figli del Diavolo sono demoni della peggior specie. Uccidono per divertimento. Fuori dall'Inferno, però, scoprono il loro lato più umano. L'invidia di Alexia. Il mio bacio con Demon. L'amore fraterno di Rhon.
Bethany è accucciata a terra, con gli occhi, solitamente verdi, completamente neri. Urla, si lamenta sotto il tavolo di legno della cucina, le gambe strette al petto. Siamo corsi di sopra, Ashley appena dietro di me, più preoccupata di tutti. Si guarda le mani, gioca con i capelli, controlla il perimetro con circospezione.
- Bethany... - sussurro, accucciandomi al suo fianco e accarezzandole i boccoli dorati. Pare non sentirmi, perché non si gira, ma fissa ancora terrorizzata il vuoto davanti a sé.
- È opera di un Guardiano. - sibila a denti stretti Barbie, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Vedendo la mia espressione confusa, sbuffa. - I Guardiani degli Inferi. Hanno attivato una trappola. Sono trappole mentali: ti imprigionano il cervello, fino a farti impazzire. Se non la curiamo in fretta, la vostra amica potrebbe non arrivare a domani. - il cuore mi sale in gola. Mi avvicino ancora di più alla bambina, e la guardo negli occhi ormai pozzi senza fondo che non esprimono alcuna emozione. Mi giro verso Ashley
- Come possiamo curarla? Che cosa le sta succedendo? - Bethany è stata per me una sorella minore da sempre e, per quanto possa essere dispettosa e inquietante le voglio bene come ad un vero membro della mia famiglia. Come Rhon e Alexia, o probabilmente anche di più. Barbie si avvicina e prende il viso della bambina tra le mani.
- Penso che... - prova a dire, stringendo i denti dal nervosismo. Stringe le mani in due pugni e si volta a guardare la rampa di scale alle sue spalle che probabilmente porta ad un piano superiore.
- ... Forse...
- Quello che stavi cercando di dire è per caso:"Penso che Ace potrebbe curarla"? - riconosco una voce maschile che presto ci raggiunge scendendo le scale. I capelli corti biondi sono bagnati e mossi, mentre gli occhi, del colore dell'oceano, deridono Ashley con lo sguardo. Una volta davanti a noi, si inginocchia davanti a Beth, che ancora urla e si lamenta, stringendo con forza una gamba del tavolo di legno. Le osserva con attenzione il viso, alzandoglielo con il pollice e l'indice.
- La cura è nel seminterrato. - ci informa, dopo diversi attimi d'ansia che mi pervadono completamente.
Intanto, dalla cantina, si sente il rumore come di un'esplosione e poi più nulla. Sentiamo dei passi, e dopo poco arriva la nonna di Barbie con un'espressione sconvolta, confusa, ma anche felice in volto. Ci guarda severa e ci fa segno di seguirla. Mentre scendiamo nuovamente le scale, l'anziana donna continua a ripetere tra sé e sé: "E cosa me ne faccio, adesso? Non posso certo mostrarlo al Circolo! Che cosa faccio? Che cosa?". Faccio finta di non sentirla finché non arriviamo nel seminterrato. Un bambino dai corto capelli castani, i vestiti neri e gli occhi verdemare ci guarda da dietro il vetro di una grossa gabbia. Appena ci vede arrivare, inizia a studiarci uno per uno, con lo sguardo incantato nei miei occhi rossi. Sembra terrorizzato da tutto e da tutti.
- È un bambino. Perché lo hai rinchiuso in una gabbia di vedrò? - domando arrabbiata, dimenticandomi di avere a che fare con un'anziana strega a cui portare rispetto.
- È un "cucciolo di Guardiano". Un mutaforme, per così dire, ma non è il termine più esatto. Se lo lasciassi libero, scapperebbe e riferirebbe a tuo padre: dove siamo, dove siete voi, e dove si trova il Circolo. È un rischio troppo grosso che non possiamo correre, non ora, perlomeno. - guardo nuovamente negli occhi chiari e terrorizzati del bambino, che mi ricordano tanto quelli di Bethany... Bethany! Mi giro verso Ace, con gli occhi pieni di apprensione verso la bambina che tiene tra le braccia.
- È caduta in una Trappola. Dobbiamo curarla. - si rivolge Ace alla nonna, porgendole la bambina, ancora sofferente. La donna la prende e la posa su un piccolo divano in fondo alla sala. - Voi non potete restare. - ci informa Ace - Andate di sopra. - ordina poi, rivolgendo un ghigno sfottente a suo sorella Ashley.
Al piano superiore si crea un silenzio agghiacciante e carico d'ansia da parte di tutti. O perlomeno, è quello che percepisco io una volta seduti sul divano in salotto. Alexia è agitata quanto me, e continua a troviamo una mano contro l'altra con nervosismo.
- Alexia? - la chiamo, ma lei non mi risponde. Deve essere, in qualche modo, ancora arrabbiata con me.
- Che cosa sono i "Guardiani"? - domanda poi, inaspettatamente, Luke. A lui interessava solo uscire dall'Inferno senza complicazioni, a quanto mi risultava. Mentre ora si informa su cose di cui normalmente non gli importerebbe. Ashley, però, noncurante, non tarda a rispondergli.
- I Guardiani sono le sentinelle delle porte dell'Inferno. Controllano chi esce ed entra da lì. Sono esseri in grado di assumere qualsiasi forma di qualsiasi dimensione, è per questo che quel bambino è riuscito a prendere le sembianze di mia madre senza che noi ce ne accorgessimo. Molto probabilmente, vi stava cercando per riportarvi dentro, all'Inferno. - Rhon annuisce come se fosse dal principio al corrente di tutto, mentre Alexia non ascolta ma fissa con interesse il pavimento coperto da un enorme tappeto persiano. Luke ascolta senza battere ciglio o ironizzare.
- Ma resta solo un bambino! - sotto allora io, tra il silenzio generale. - Non potete rinchiuderlo come fosse un animale! - Barbie mi trafigge con lo sguardo, poi si schiarisce la voce e mi risponde.
- Ma lui è un animale. Una spia del sovrano degli Inferi, una sua guardia fidata. Una creatura creata dal Diavolo stesso senza un corpo né una forma originaria. Dalle ceneri dell'Inferno e dal sangue dei morti, tuo padre ha creato i Guardiani. A noi streghe non importa nulla di quello che succede là sotto, non quando tua madre, Carry, ha deciso che avrebbe avuto per il resto della sua vita a fianco Satana. Sai come si è sentito, il Circolo? Tradito. Quando vostra madre ha iniziato ad opporre resistenza a Lui, i Guardiani ce l'hanno portata via con la forza. Dei mostri senza cuore, sono solo questo. E per quanto vogliate nasconderlo, lo siete anche voi, dannati figli del Diavolo. -

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