11. Una promessa

A volte si riesce a cambiare idea ad una velocità incredibile. Almeno, per me è così. Un attimo prima voglio assolutamente raggiungere la Terra, e l'attimo successivo non ne sono più convinta.
Perché lo vedo. Incrocia il mio sguardo, e improvvisamente mi sento di pietra. È uno Spirito. Uno Spirito dell'acqua, uno dei pochi rimasti. E io lo conosco. Mi sorride. Il resto, tutto il mondo, per un attimo, scompare. Si avvicina. Se ne accorgono anche Rhon e Luke. Non cambia, è sempre lo stesso, anche se passano gli anni lui non ne risente. Vedo con la coda dell'occhio che Luke sta prendendo un pugnale dalla sua cintura di cuoio.
- È uno Spirito. -sussurro a bassa voce. - Non vi farà nulla.
- Carry - sussurra la sua voce. La riconosco, nonostante sia molto che non lo vedo. - lo sai, vero, che dovrei impediti di lasciare gli Inferi, vero? - mi irrigidisco. Luke si prepara a lanciare una delle sue armi. Lo Spirito ride. - Non lo farò.
- Luke, Rhon. Bethany, Alexia. Andate. Devo parlare con lui. - Rhon annuisce, e trascina via Luke con la forza, mentre Bethany e Alexia ubbidiscono.
- Demon. Cosa ci fai qui? - il volto del ragazzo si fa serio. Sembra deluso.
- Sto adempiendo alla mia  promessa. Te la ricordi, Carry? Mi facesti giurare con il sangue. Temevo ormai ti fossi dimenticata di me. Dalla tua espressione, sono felice di sapere che non è così. - fa un altro passo nella mia direzione. È molto bello, da vicino: ha dei lineamenti perfetti, i capelli non troppo corti biondissimi e gli occhi sembrano acqua allo stato puro.
- È una sciocchezza. Ero molto piccola, e avevo il terrore di rimanere sola. Certo, ti volevo molto bene - a queste parole sorride. - ma devi smetterla si legarti al passato.
- E tu devi smetterla di temere il futuro. - stringo i pugni per contenere l'insieme confuso di emozioni che rischia di esplodermi dentro. - Sono un guardiano dei ricordi, uno Spirito dell'acqua, Carry. È normale che resti radicato al passato. - fa un altro passo verso di me, e ormai non ci separa che qualche centimetro. - Soprattutto se è un meraviglioso passato. - alzo lo sguardo per incontrare il suo. Sorrido, ma il mio è un sorriso triste e malinconico. - Tu sei la mia promessa. Ti ricordi, le giornate che passavi a dirmi che non volevi rimanere sola? Da allora, oltre che proteggere i ricordi, protegge te. E lo continuerò a fare, anche quando non te ne accorgerai, anche quando non lo vorrai, io ci sarò. - adesso mi abbraccia. Mi allontano subito, spingendolo via.
- NO! - grido. - Io ti odio! Tu mi hai tradita! Mi fidavo di te, mi fidavo! Puoi dirmi tutte le cose che vuoi, ma ormai non ti credo più! Sei solo un bugiardo! - faccio un passo indietro - E non mi toccare! - assottiglio lo sguardo, puntandogli un dito contro. - E prova a dire in giro che siamo qui... e giuro che finirà male. - fa un passo indietro, poi un altro.
- D'accordo. Come vuoi. Fa' come vuoi. La verità te l'ho raccontata.
- STA' ZITTO! - indietreggio. Mi volto e corro tra le fronde, per cercare mio fratello e gli altri. Li trovo, come previsto, dove ci eravamo "accampati" - Andiamo. - sibilo. Nessuno di loro osa fiatare o contraddirmi. Una volta tornati nel punto di prima, Demon è ancora là. Mi osserva, come se sperasse in un improvviso perdono da parte mia. 
Guardarlo mi fa salire un sacco di ricordi, belli e brutti, che mi impedivano di parlare senza piangere. Stringo i denti e lo sorpasso. La sua mano mi afferra per un polso. Mi giro di scatto, frustrata, ma lui non c'è già più. Tra le mie mani c'è un piccolo foglietto ingiallito dal tempo con sopra il disegno di un fiore fatto da una bambina. Faccio per stropicciarlo e buttarlo via, ma poi ci ripenso, e lo infilo in tasca.
Non ci mettiamo molto a raggiungere la collina spoglia. Una volta lì, attendiamo in silenzio. Non so bene cosa aspettiamo, ma stiamo in silenzio, e guardiamo verso l'alto, dove dovrebbe trovarsi la "Corrente Centrale".
- State attenti - rompe il silenzio Rhon - le anime non sono mai felici di essere all'Inferno. Potrebbero cercare di impossessarsi dei vostri corpi: non permetteteglielo. - non faccio in tempo a fare un'altra domanda, che, in alto, in mezzo al buio, si forma uno spiraglio di luce accecante da cui iniziano ad entrare diverse figure trasparenti, non definite, che scendono in picchiata verso di noi.
Ad un certo punto le immagini si muovono a scatti.
Non faccio in tempo neanche a rendermene conto, che una di loro punta nella mia direzione.
L'impatto tra me e l'anima è così forte, che rischio di cadere all'indietro. Barcollo per in po', poi non vedo nulla e perdo conoscenza. Sento, come ultima cosa, la voce di Demon. 



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