capitolo 8.
Sono le otto e un quarto e sono davanti alla casa della famiglia Cabello, ho deciso che inizierò a guidare la mia macchina più spesso, non so neanche perché non la uso molto, alla fine è anche una bella macchina.
Vedo la porta di casa della ragazza aprirsi e mi passo la mano tra i capelli, sono un po' nervosa, sarà che ho intravisto com'è vestita e mi sembra di essere un parassita in confronto alla sua bellezza.
Scendo dalla mia Audi nera appena chiude il cancelletto dietro il suo piccolo corpo.
"Ciao Cabello" dico e si gira verso di me sorridendo: "Ciao Jauregui" risponde facendo viaggiare senza meta i suoi occhi sul mio corpo, come biasimarla, sto facendo lo stesso con lei.
Indossa dei jeans chiari attillati a vita alza e una felpa a maniche lunghe leggera che le scopre un po' la pancia.
Apro la portiera del passeggero e sale ringraziandomi.
"Lolo, ferma la macchina" esclama e la guardo per un secondo prima di girare di nuovo lo sguardo sulla strada: "Subito" rispondo entrando nel parcheggio di un supermercato.
Spengo il motore e la vedo togliersi la cintura, lo faccio anch'io, vorrà scendere per comprare qualcosa, visto che siamo qui.
In un secondo la trovo a cavalcioni su di me: "Cosa stai-" non posso finire la frase, Camila mi sta baciando, le sue labbra morbide si muovono sulle mie un po' goffamente, metto le mie mani sui suoi glutei e la spingo un po' più vicina a me mentre prendo il controllo sulle sue labbra, adesso decido io la velocità del bacio.
Inizio a muovere le labbro in modo deciso ma sempre delicato, chiedo di approfondire il bacio passando la lingua sul suo labbro inferiore e non lo nega, le sue labbra sono semplicemente morbidissime, mentre le nostre lingue si incontrano sposto le mani dal suo sedere a sotto la sua maglietta, sento la pelle d'oca su tutta la schiena e inizio a tracciare cerchi immaginari con le dita.
Appena sento la mancanza di tutta quella perfezione apro gli occhi, non sono mai arrivata a questo punto in un bacio, un bacio non mi ha mai tolto così tanto ossigeno, ci guardiamo negli occhi e sorridiamo, abbiamo tutte e due il respiro pesante, Camila Cabello è la bellezza, la sensualità e la dolcezza mischiate tutte insieme, non riesco ad immaginare ragazza più bella di lei.
"Allora, bhe, non so cosa si dice dopo un bacio" sussurra lei diventando rossa: "Sai, di solito dopo un bacio, Lauren Jauregui ne vuole un altro" rispondo accarezzando ancora la sua schiena: "Bhe, allora perché non accontentarla" ribatte e si avvicina ancora a me.
Se devo descrivere le sue labbra userei tre aggettivi, morbide, capaci e perfette.
Si sonoo fatte le nove e a quest'ora dovevamo già essere al cinema, invece siamo rimaste a parlare in macchina, in questo parcheggio ormai isolato.
Fermo la macchina nel primo posto libero che ho trovato, tra una Ford verde e una Fiat bianca e scendo dalla mia macchina.
Vedo Normani con le braccia incrociate guardare verso di noi e Dinah che ride sotto i baffi: "La devi smettere di fare ritardo Jauregui, lo vuoi capire che non è rispettoso verso gli altri?" dice la mia migliore amica alzando un sopracciglio: "Scherzo stronza, non fare quella faccia!" continua ridendo e ci abbracciamo.
Entriamo nella sala dopo aver preso i popcorn e, naturalmente biglietti.
Ci sediamo e ci prepariamo alla solita pubblicità pre-film.
"Hunger Games è la mia trilogia preferita, primi libri in assoluto che ho letto, i migliori in tutta la storia delle trilogie" sento Dinah parlare con Normani e rido un po', so che alla mia migliore amica non frega niente, guardo Camila e la vedo concentrata a guardare la pubblicità, si starà annoiando.
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