capitolo 41.
Venerdì.
Questa lezione di storia non finisce più, sembra che l'orologio si sia fermato all'una e mezza.
Di solito mi piace questa materia, mi appassiona come nessun'altra, ma oggi mi sono alzata male e mi fa schifo tutto.
La campanella suona e non potrei essere così felice, prima ho scritto un messaggio a Normani con scritto di non aspettarmi, non voglio vedere nessuno.
Esco dall'edificio e entro in macchina, accendo la macchina e il presentatore radiofonico enuncia una canzone dal nome 'Leave My Heart Out Of This' remix Di una girl band.
Metto in moto e parto accompagnata dalla canzone, sono molto brave.
Il pomeriggio passa come le ore di scuola, molto noioso e monotono.
Apro Facebook e schiaccio sulle richieste di amicizia, riconosco subito la ragazza, Charlotte Scott, ha già l'amicizia delle mie amiche, l'accetto, alla fine lei non mi ha fatto niente.
Nove e mezza.
"Finalmente!" esclamo quando Camila entra in macchina: "Scusa, Sofi ha iniziato a fare i capricci perché voleva giocare" dice e mi da un bacio sulla guancia.
Eccoci davanti cosa di Dinah, questa sera siamo noi tre, Normani è da sua zia e Ally ha preso il raffreddore.
"Il prossimo sabato usciamo io e te, senza nessun altro, va bene?" domando e la guardo: "Va benissimo, è da un po' che non usciamo solo io e te" osserva e in effetti ha ragione, stiamo sempre con le nostre amiche: "Già, dove vorresti andare?" continuo e sbuffa, qualcosa non va forse: "Non lo so, dove vuoi andare tu" le prendo la mano e incrocia le dita con le mie, sto per parlare ma sono interrotta dalla portiera che si apre: "Ciao DJ" saluto la mia amica e parto, mentre le due iniziano a parlare.
"Sei sicura che va tutto bene?" fermo la mia ragazza, prendendole la mano: "Sì Lolo, sto solo pensando che non usciamo da un po' insieme, solo noi due, sto bene" sorride con Dinah e entra nella casa da dove proviene la musica.
Devo prendere una birra, non posso sopportare questo odore di sudore mischiato a non riconosco neanche cosa.
Faccio cadere il tappo per terra e mi giro verso il gregge di ragazzi già brilli.
Sono sicura che Camila non sia in mezzo a loro, la riconoscerei.
Guardo attentamente i ragazzi e vedo Charlotte nella penombra, vicino al sottoscala.
Mando giù la birra e mi avvicino alla ragazza, voglio sapere che ci fa qui.
"Ciao Charlotte" la vedo saltare dallo spavento e trattengo una piccola risata: "Ti chiederai cosa ci faccio qui, te lo dico subito, sono venuta a controllare Trevis, ma è sparito, non lo vedo più, ho controllato da ogni parte, mi manca il piano di sopra e-" dei brividi mi passano per tutto il corpo, Camila non c'è, Trevis neanche: "Muoviti!" alzo la voce e inizio a salire le scale velocemente.
Apro la prima porta a sinistra, vuota, così come le altre tre a destra e il bagno.
Provo ad aprire la penultima ma appena sento dei gemiti la richiudo subito.
"Camz!" urlo e la mia sorellastra mi tappa la bocca indicandosi con l'indice l'orecchio, facendomi capire di ascoltare.
Sento la voce dei due dentro l'ultima porta e provo ad aprirla piano, è chiusa a chiave.
"Trevis, apri la porta!" urla la sorella del ragazzo: "No cazzo, no!" risponde a tono lui e decido di fare una pazzia.
Alzo la gamba e inizio a scacciare contro il legno che sembra non cedere.
"Lauren ti prego! Stai ferma!" le urla di Camila mi fanno immobilizzare.
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