"Camila! Sono a casa!" sentiamo la voce di suo padre dal piano di sopra e scattiamo in piedi: "Veloce Lolo! Veloce!" mi dice e mi metto subito tutto addosso.
Lei è già vestita, io mi sto infilando e jeans e ho fatto.
Allaccio il bottone e si apre la porta: "Ciao papà!" esclama appena fa suo ingresso l'uomo: "Ciao Cami, ehy, ciao Lauren, tutto bene?" mi chiede gentilmente: "Sì grazie, tutto bene, tu come stai?" chiedo a mia volta e sorride: "Anch'io, se non fosse per la tua fidanzata che è una disordinata cronica" scherza e mentre ridiamo lei fa un finto broncio.
"Sono venuto solo per prendere una cosa per il lavoro, voi state pure, a dopo ragazze!" con questo esce dalla stanza.

Il pomeriggio passa tranquillamente, stiamo solamente sul letto a parlare.

"Dai rimani qui" mi dice e le sorrido: "Ci vediamo domani" rispondo e mi abbraccia.

Sei e mezza.

È da mezz'ora che sono sveglia e sto controllando i nastri delle telecamere, niente di sospetto, ho notato solo una macchina blu abbastanza grande che passa davanti casa mia, sempre alle sette di sera.
Adesso, devo iniziare a lavorare, vi metterò tutto il giorno.

Dieci e mezza di sera.

Camila questa sera non può uscire ma ha detto che posso uscire tranquillamente, non che ho bisogno del permesso, solo voglio che non stia in pensiero per tutto il tempo.
Un messaggio da Camz <<Chissà quanto sei bella, ti immagino con il tuo vestito attillato xx>> leggo e alzo le sopracciglia automaticamente <<Per tua (s)fortuna mi sono messa i jeans e una camicia, non devo far colpo su nessuno e non ci sei neanche tu, quindi, niente vestito>> rispondo e sento il campanello: "Arrivo Mani!" urlo e esco subito di casa: "Ciao Jauregay, come mai oggi non sei tutta vestita da figa come le altre volte?" chiede la mia amica appena mi vede: "Non c'è Camz, quindi ne faccio a meno" rispondo e sorride: "Io penso che a lei piace quando fai a meno dei vestiti in generale" scherza e scoppiamo a ridere.

Entriamo nella casa e ci fiondiamo subito a prendere da bere, ignorando le persone che ci salutano e tutta la puzza dentro.

Esco come al solito nel giardino e prendo il cellulare, appena leggo il nome di Camila sorrido <<Sto convincendo mia madre a farmi uscire>> dice il primo <<Sto arrivando! So già dove trovarti, aspettami Lolo>> il secondo, bene, vediamo come posso farla arrivare velocemente: <<Non vedo l'ora di sbatterti al muro e baciarti fino a che non dovrai chiedermi di più, mi vuoi?>> digito e invio subito, sento già una sensazione al basso ventre.
Ho già bevuto sette birre e di Camila nessuna traccia, prendo il cellulare e vedo un suo messaggio: <<Ti voglio sentire dentro di me come mai prima d'ora, mi piacciono questi messaggi, conta fino a dieci amore>> leggo e mi guardo intorno.

Pov Camila.

Uno, due, tre, avanzo sempre di più.
Quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, esco dalla porta per andare in giardino e la vedo, in tutta la sua bellezza.
Tiene come al solito una bottiglia di birra in mano e sta fissando il cellulare.
Ha dei jeans neri strappati su quasi tutte le cosce, la camicia nera e rossa un po' sbottonata per il caldo fa intravedere il reggiseno nero.
Mi avvicino e appena di accorge di me fa cadere la bottiglia per terra e dopo aver messo il cellulare in tasca, mi prende per i fianchi e mi fa sbattere con le spalle al muro verde della casa.
Mi guarda negli occhi e mi mordo il labbro, così facendo si impossessa quasi aggressivamente delle mie labbra.
Il sapore della birra nella sua bocca mi fa capire quanto ha bevuto, di solito non è così forte.
Il suo corpo schiacciato al mio è le sue mani strette sul mio fondoschiena mi fa scordare quel saporaccio dell'alcol.
"Ti amo così tanto piccola mia" dice interrompendo il contatto con le mie labbra: "Ti amo anch'io" sussurro e adesso mi attacca il collo.
Appena morde leggermente il mio punto debole sento le sue mani stringersi per prepotenza sui miei glutei e faccio uscire un piccolo gemito.
"Andiamo, andiamo in una stanza, ti prego" mi esce una voce così dura che non sapevo neanche potessi fare.
Mi prende per mano e cammina veloce dentro casa.