capitolo 34.
Pov Ally.
Mi siedo per terra di fianco al letto e metto una mano sotto di questo per afferrare la scatola dei ricordi.
Posiziono la scatola nera tutta disegnata con il bianchetto e la apro.
Prendo il primo album di foto e lo apro, la prima che trovo è la mia preferita, ci siamo io e Lauren che ridiamo, ce l'aveva scattata Normani.
*flashback*
"Dai Ally, sorridi un po', nelle foto sembri incazzata con il mondo ogni volta!" esclama Lauren e mette di nuovo il suo cellulare davanti alle nostre facce: "Okay, scatta" appena il conto alla rovescia per la foto finisce faccio una faccia strana è Lauren scoppia a ridere, la seguo subito e vediamo un flash negli occhi.
"Mani! Le foto a tradimento no!" urlacchia la mia amica ridendo ancora: "Jauregay lasciami fare! Sono venute benissimo!" risponde Normani e scoppiamo di nuovo a ridere, tutte e tre insieme.
È arrivato il momento di prendere le mie responsabilità, prendo il cellulare e apro la rubrica.
"Dimmi" risponde secca Lauren e prendo un grande respiro: "Possiamo parlare? Ho bisogno di spiegarti alcune cose" dico e non ricevo risposta: "Okay, okay, va bene, vieni da me" dice infine è mette giù.
L'adrenalina scorre nelle mie vene e non perdo tempo a prepararmi o a cercare le chiavi della macchina, saluto i miei genitori al piano di sotto e dopo aver aperto la porta corro verso la casa della mia amica.
Ho un grosso fiatone, il cancelletto è aperto quindi entro e trovo un disastro nel giardino davanti, ci sono un sacco di ragazze parecchio muscolosi su delle scale che stanno fissando non so cos'è in punto nascosti.
Pov Lauren.
Apro la porta e trovo Ally fissare un ragazzo: "Ehy, entra!" urlo e la vedo saltare un po' dallo spavento: "S-sì, arrivo" risponde a tono e entro in casa lasciando la porta aperta.
"Tu non intervenire cubana" esclamo a Camila seduta sul divano e ottengo uno sguardo ammonitorio: "Prepari un caffè?" chiedo e mentre si sta alzando sento la porta chiudersi, segno che Allyson è entrata.
"Ciao Lauren, ciao Camila, voglio arrivare subito al dunque" inizia e la interrompo: "Stai calma, come stai?" chiedo e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime: "Bene, sto bene, diciamo, tu?" chiede a sua volta e la faccio accomodare dove prima era seduta la mia ragazza: "Abbastanza bene" rispondo e cala il silenzio.
"Allora, dicci Ally" la voce di Camila viene dalla cucina, poco dopo fa sua ingresso: "Ho capito che è ora di prendermi le mie responsabilità, quindi, vi devo dire la verità, sono stata minacciata e sono stata anche troppo egoista, mi pento di ciò che ho fatto, vi faccio vedere" dice e tira fuori dalla tasca un foglio, è di colore azzurro, lo apro e rimango a bocca aperta, questa scrittura l'ho già vista.
Più leggo e più mi convinco che Ally è stata sì egoista, ma anche impaurita per la minaccia.
"Chi ti ha minacciato?" chiede la piccola e la mia amica sbuffa: "Non so se posso dirvelo" comunica e rido: "Che cosa significa? Scusa ma ci dici tutto tranne la parte più importante?" chiedo io e la bassa guarda per terra: "Ma io ho capito chi è, cioè, penso sia lui" esclama Camila e sentiamo il rumore del caffè in cucina: "Venite" dico e mi seguono in cucina.
Consegnò le tazzine e ci sediamo al tavolo.
"Dicevi Camz?" inizio e si alza dalla sedia per uscire dalla stanza.
Rientra con un foglio dal colore uguale a quello di Ally.
"Il foglio è uguale a quello di ieri, l'hai notato?" mi chiede e mette vicino al foglio di Ally il mio: "Sì, sono uguali, però la scrittura è solo simile, non è proprio uguale" commento e guardo Ally: "Avanti dimmi chi ti ha dato questo maledetto foglio Ally, siamo solo noi tre!" quasi urlo e la vedo bere l'ultimo sorso di caffè: "Okay, okay, è stato Trevis" risponde e sono letteralmente sotto shock.
La mia amica mi racconta ciò che è successo quel sabato pomeriggio al parco, ma l'unica cosa che riempie la mia mente è solo una, la peggiore, non mi sarei mai immaginata una cosa del genere, Trevis è il mio fratellastro.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top