capitolo 22.
"Avanti Camz, togliti!" le dico infastidita e la sento ridere: "Ti prego Lolo, ho freddo!" risponde e rido anch'io: "Hai i piedi ghiacciati!" ribatto e mi allontano dall'altra parte del letto.
Adesso sento il suo braccio piantarsi prepotentemente sulla mia vita: "Che pazienza!" sbuffo e mi giro verso di lei: "Lolo, ti devo dire una cosa prima di dormire, sei semplicemente stupenda e ogni volta che sto con te ho la guerra nello stomaco, altro che farfalle, sei una persona umile e fedele, due aspetti che adoro, ci crederesti se ti dicessi che non ho mai incontrato una persona così, così perfetta come te?" vorrei urlare, far sapere a tutta quanta la Francia che io ho la persona più dolce, buffa e bellissima di tutto il globo, al mio fianco.
"Sai, ci credo solo perché me lo dici tu, piccola" rispondo e iniziamo a baciarci, poi ci abbracciamo e sento già le palpebre pesanti.
Prendo il cellulare dal comodino e guardo l'ora, sono le sette meno dieci.
Camila si stiracchia e facendolo mi spinge per terra, ho bisogno di vendetta.
Mi alzo in piedi e la guardo: "Piccola peste!" esclamo e mi butto su di lei iniziando a farle il solletico, inizia a dimenarsi e a fare versi strani che mi fanno ridere.
Ormai si sono fatte le otto e il prof ha detto che alle otto ci vuole tutti fuori dall'hotel per un giro turistico.
"Muoviti amore!" mi urla la mia ragazza da fuori dalla porta del bagno, la apro e la guardo: "Oggi sei davvero tanto sexy" commento e le do una piccola sculacciata: "Ehy!" si lamenta e mi segue fuori dalla stanza.
Indossa una felpa nera con una scritta bianca sulle maniche e dei blu jeans.
Le classi sono al completo, dopo l'appello del professore iniziamo a camminare per le vie di Parigi.
Ally non starà con noi di pomeriggio e questa cosa mi da fastidio, è una delle mie migliori amiche e da piccole sognavamo, insieme a Normani, di visitare questa città insieme.
Le ultime del gruppo siamo io, Dinah, Normani e Camila.
"Mani, ma è successo qualcosa con Dinah?" le domando piano per non farmi sentire dalle altre due: "Abbiamo litigato ieri, per un cazzo di cappellino, puoi essere così legata ad un oggetto?" dice non mantenendo il tono di voce come il mio: "Sì da il caso che quello era il mio preferito è che te l'abbia detto perché sei la mia ragazza, dovresti sostenermi" ribatte la ragazza bionda e si fermano: "Non puoi disperarti per quello! Non è normale" sento che la mia migliore amica sta perdendo la pazienza: "Ehy, Mani, calmati, pensa se ti rovinassero i tuoi cd di Beyoncè, non ce l'avresti a morte con chi li avrebbe rovinati?" mi intrometto e guardo Camila passare da un'espressione quasi divertita a una spaventata: "Cosa? Stai scherzando Lauren? Non si fanno quegli esempi, sei pazza per caso?" esclama la nera e alzo gli occhi al cielo: "Ci rinuncio!" sbuffo e raggiungo il gruppo d'avanti a noi.
Siamo arrivati al Moulin Rouge, è molto bello, però solo ad immaginarlo la sera, con le luci accese e l'atmosfera che si crea, è tutta un'altra cosa.
Il professore inizia a spiegarci la storia del mulino, che so già, quindi prendo il cellulare e inizio a fotografare in giro, il posto è molto bello.
Si sono fatte le due e non abbiamo ancora mangiato, la mia pancia inizia a brontolare, la sento proprio vuota.
Imbocchiamo una strada e vedo il paradiso, c'è l'insegna del Mc in lontananza.
Supero il gruppo e arrivo dal professore: "Ehy, prof, perché non ci fermiamo a mangiare?" gli chiedo e mi guarda: "Certo, stiamo andando, ho prenotato in quel ristorante" risponde e indica con il dito un punto che non capisco: "Va bene, ma è costoso?" alla mia domanda ride, va bene: "Non hai letto l'email che ho mandato ieri? Tutti mi hanno risposto che hanno abbastanza soldi per permetterselo" dice e siamo arrivati.
Dentro non è qualcosa di eccezionale, è un semplice ristorante, si pagherà un po' solo per la zona.
Ci sediamo tutti in una lunga tavolata, alla mia destra ho Camila, alla sinistra Normani e Dinah è davanti a me.
"Lolo, io non mangio" cosa? Camila Cabello che non vuole mangiare? Cosa sta succedendo: "Perché?" la sua faccia si fa triste: "Ehm, non ho abbastanza soldi, guarda il menù, è dannatamente costoso" mi passa il menù e guardo i prezzi, mi chiedo se questi ragazzi sono ricchi oppure sono solo figli di papa: "Te lo offro io piccola, mangia quel che vuoi" rispondo e forse non dovevo finire la frase così conoscendo quanto può mangiare questa ragazza.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top