capitolo 11.
Ho mangiato quasi dodici fette di pizza diverse, Camila sarà alla trentesima fetta, è incredibile che non sia già piena, vorrei avere tanto il suo stomaco per poter mangiare quanto lei.
Menomale che in questo giro pizza il prezzo è fisso.
"Camz, quella pizza non ha un buon odore" commento guardando il trancio di pizza con le cipolle tra le sue mani: "Bhe, già, però non posso buttarla" risponde facendo il broncio, rido e gli e la prendo di mano: "Lasciala qui" ribatto poggiando la fetta nel mio piatto, almeno l'alito non sarà così male.
Sono quasi le dieci, calcolando che siamo arrivate qui alle otto, Camila sta mangiando pizza da ben due ore, io mi sono fermata alle nove, adesso sto finendo la birra.
"Allora Lolo, devi assaggiare questa, so che ne hai mangiata tanta per te, ma ti prego, fallo per me!" parla con la bocca piena e quasi non si strozza: "Va bene, solo per te piccola" rispondo e allunga il braccio per farmi mordere la fetta di pizza.
Mi cade la fettina di salame piccante sulla lingua e credo di andare a fuoco: "Non bere! Devi mangiare!" quasi urla, l'unica cosa che c'è da mangiare (non piccante) è la maledetta pizza alla cipolla, non posso mangiarla, odio il sapore delle cipolle, ho deciso, prendo la bottiglia di birra, metto all'indietro la testa e butto giù il liquido.
Poggio la bottiglia sul tavolo e guardo negli occhi Camila, anche lei mi guarda sorridente, ha trovato divertente la situazione.
Non riesco più a sopportare il bruciore: "Dammi la crosta di quella maledetta pizza!" esclamo e adesso scoppia a ridere.
Undici.
Finalmente ha finito di mangiare, stiamo scendendo le scale per il piano terra, saranno venti rampe.
Alla cassa mi metto davanti a Camila e pago subito con la carta di credito.
In macchina vedo che si guarda intorno, sembra attenta a registrare ogni particolare del mezzo: "Hai bisogno di qualcosa piccola?" chiedo guardando sempre la strada: "No, guardavo solo, mi piace un sacco la tua macchina, deve valere tanto" risponde vaga e sento il rumore del cassettino davanti al suo posto, intanto mi fermo al semaforo rosso davanti a noi.
"Fumi?" dice e mi giro verso di lei, ha un pacchetto di Marlboro rosse in mano e mi guarda alzando un sopracciglio: "Sì, ma pochissime volte, capita una volta ogni mese, lo faccio quando sono stressata" rispondo sinceramente, lei alza le spalle, poi ne sfila una e se la mette tra le labbra: "Bhe? Che stai facendo?" chiedo subito e metto la prima per partire: "Posso provare a fare un tiro?" domanda: "No Camz, ti fa male" dico prendendo la sigaretta spenta dalla sua bocca e l'accendo: "Ah, a te non fa male allora" il suo tono è così sarcastico che scoppiamo a ridere.
Scendiamo dalla macchina per puntare i piedi sull'asfalto ricoperto in buona parte di sabbia.
"Ti piace la spiaggia?" le chiedo e la faccio sedere sul cofano della mia Audi, subito mi stringe i fianchi con le gambe: "Sì, mi piace molto" risponde con un tono di voce quasi inesistente, ci perdiamo come al solito nei nostri occhi, ma adesso basta, è da ieri sera che ci penso, penso a lei e alle sue labbra così perfette.
Avvicino la bocca al suo orecchio: "Lasciati andare" sussurro e le mordo il lobo, continuo a mordere piano e a baciare la sua pelle fino a sotto la mandibola, succhio più forte, tutti devono sapere che è mia, io la sento mia e penso che sia dal primo istante a quella festa.
Sento le sue dita vagare sotto la mia maglietta, formando forme indecifrabili su tutta la mia schiena.
Mi stacco dal suo collo e salgo a cavalcioni sul cofano, sopra di lei: "Camz, sei importante per me, in così poco tempo sei diventata essenziale" dico e mi fiondo ancora sulle sue labbra, le sue labbra carnose, piene, labbra capaci anche se alle prime armi, labbra che sanno farmi battere il cuore come non mai.
Prende delicatamente tra i denti il mio labbro e lo mordiccchia leggermente.
"C-Camz" dico quando sento una strana sensazione crescere dentro di me: "Lo so Lauren, lo so benissimo, ma ho bisogno di te, baciami tesoro" sento la sua voce decisa e bisognosa, non ci penso due volte, continuiamo a baciarci sotto la luna.
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