Capitolo 36

È passata una settimana dal litigio in discoteca tra me e Stefano e abbiamo parlato parecchio della sua gelosia e di come influisce negativamente sul nostro rapporto..
Già..ma che rapporto è il nostro?
Non lo so nemmeno io..
Sono la sua ragazza??
Va bhe..lasciamo stare per ora..

Devo dire che si sta impegnando per far funzionare le cose, oggi addirittura si è proposto di accompagnarmi a cercare un lavoro lasciandomi la libertà di decidere senza intromettersi.
Vedremo..

Il campanello suona, segno che è arrivato..

" Ciao tesoro, ci vediamo dopo pranzo" dico baciando Mari

" Ciao piccola! E in bocca al lupo!" dice lei raggiante

Da quando le ho raccontato del nomignolo con cui mi chiama Stefano, si diverte a sfottermi, ma come potrei arrabbiarmi..in fondo mi piace che mi chiami così..
Le ho raccontato della nostra discussione in discoteca e che Stefano sta cercando di limitarsi e lei è felice per noi perché nonostante tutto sa quanto lo amo .
Si lei si..
Ma a lui, quando pensi di dirlo??
Uffa..non ancora..
Prima voglio capire cosa nascondono lui e mio padre..

Oggi dopo aver finito le mie ricerche volevo andare a mangiare in un posto tranquillo con lui e provare a parlargli dell'argomento.
Non voglio rovinare l'equilibrio che sembra essersi creato tra noi, ma non voglio mentirgli e nascondergli questo dubbio che mi sta logorando dentro, voglio che la nostra storia vada avanti e ci sia un futuro per noi ed è per questo che devo risolvere la questione ora, più aspetto più sarà difficile.

Esco di casa e i nostri sguardi si incatenano, lo guardo e ogni volta resto imbambolata..è davvero bello stamattina, più del solito, forse perché lo vedo sereno e finalmente sul suo viso c'è un sorriso raggiante.
Gli corro incontro e gli accarezzo il viso stampandogli un casto bacio sulle labbra, ma lui mi stringe a sé e chiede di più, mi bacia con passione e il desiderio dentro me inizia a crescere, ci stringiamo ancor di più e le sue mani mi sfiorano la schiena e sempre più giù..
Oddio che caldo!!
Forse è meglio fermarsi!!
Già..siamo in mezzo alla strada !!

Mi stacco dolcemente, gli scompiglio i capelli e salgo in auto, lui mi guarda perplesso e sale alla guida..

" Pensavo ti piacesse baciarmi.."

" Infatti.." dico un pò imbarazzata

" Allora perché ti sei fermata?"

Forse perché se continuavamo così ci avrebbero denunciati per atti osceni in luogo pubblico??

" Perché...lo sai il perché..e stamattina abbiamo da fare.."

" Cos'è ti vergogni di dirmi che mi desideri da impazzire?" dice compiaciuto

" Spiritoso..noto che il tuo ego è sempre smisurato!"

Lui inizia a ridere di gusto e non posso non seguirlo a mia volta, è troppo bello vedere che piano piano si sta fidando di me e sta iniziando a conoscermi.

" Dove ti porto piccola?" mi chiede non appena torniamo in noi.

" Vai in biblioteca"

Dopo due ore in cui ho praticamente passato in rassegna ogni genere di negozio e azienda, mi siedo su una panchina vicino ad un giardino pubblico, stanca e un pò sconsolata.
Sembra che nessuno voglia assumermi!
Devo assolutamente trovare un lavoro, mi servono i soldi per pagare la mia parte di affitto, più tutte le altre spese di casa che per questa volta si sono offerti di caricarsi i miei genitori, ho dovuto accettare con la promessa che glieli restituirò appena possibile.
Ma come faccio se non trovo qualcosa??

Non voglio assolutamente dipendere da loro, sono andata a vivere con Mari per avere la mia indipendenza e la mia libertà, che purtroppo è sfumata quando il signorino accanto a me ha deciso che lavorare nel bar di Laura era troppo da sopportare per lui..
Mmmhhh..se ci ripenso...che rabbia!

Ne abbiamo parlato e anche se non condivido la sua gelosia insensata, l'ho perdonato, ho capito che l'ha fatto perché vuole che sia fiera di quello che faccio senza vergognarmi e senza nasconderlo ai miei, secondo lui merito di meglio.

Le sue mani calde si posano sulle mie e le stringe cercando di riscaldarle, mi volto a guardarlo e gli sorrido.

" Grazie " dico semplicemente ancora pensierosa

" Posso chiederti una cosa?" chiede Stefano

" Certo.."

" Perché non hai accettato l'offerta di tuo padre?"

" Semplice...Primo vorrebbe dire ammettere che da sola non so cavarmela..
Secondo per lui sarebbe un'ottima scusante per controllare la mia vita."

Settimana scorsa quando sono andata a pranzo dai miei, parlando con mia madre mi è scappato di dirle che ero ancora alla ricerca di un lavoro e guarda caso mio padre mi ha informata che nella sua azienda cercano una segretaria, ha cercato di convincermi in tutti i modi partendo dal fatto che lo stipendio è buono fino ad arrivare al fatto che sarebbe vicino a casa e che avrei avuto i weekend liberi.
Certo sono sicura che sarebbe un ottimo impiego e sarei un'ipocrita se dicessi che quei soldi non mi farebbero comodo, ma come gli ho ribadito per l'ennesima volta, voglio cavarmela da sola, voglio camminare con le mie gambe!

" Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa?" dice Stefano interrompendo i miei pensieri.

" Dico che va bene...conosco un posticino tranquillo.."

****

" Sei sicura che non vuoi il dolce?" mi chiede Stefano per la terza volta

" Mmm..solo se lo dividi con me!" cedo alla fine

" ok"

Mentre va ad ordinare il dolce ne approfitto per andare in bagno, ma quando arrivo noto con dispiacere che è occupato, così mentre aspetto vado a darmi una rinfrescata
al lavandino posto fuori dal bagno.
Mi sciacquo il viso e mi specchio cercando di sistemare i capelli ribelli, quando di riflesso vedo un uomo che mi fissa insistentemente..
Possibile che tutti i pervertiti capitino a me??

Finito di sistemarmi, mi appoggio con la schiena al muro lontano da quell'uomo, ignorandolo, sperando capisca il messaggio..passa qualche secondo e noto che si è avvicinato..

" Salve..mi chiedevo è del posto?"

Ma che diavolo vuole??

" Sà vengo da lontano..e cercavo una persona, si chiama Anna... .ma non saprei orientarmi.."

Ahh?? E io che c'entro??
Va bhe forse basterà dargli qualche dritta e potrò levarmelo di torno..!!

" Se mi dice la via forse posso aiutarla.." dico cercando di essere gentile

" Certo..sto cercando via G.GARIBALDI "

Oh...ma è la via dove abitavo con i miei..
Eppure conosco tutti i vicini e nessuno di loro ha parenti che vengono da lontano...ne tantomeno esiste una certa Anna..
Bho..forse è un amico..

Spiego in modo dettagliato il percorso per arrivare all'indirizzo e l'uomo mi ringrazia e sparisce.

Che tipo strano!!

Torno al tavolo e vedo Stefano con una coppa di fragole con panna e due cucchiaini tra le mani...

" Dov' eri finita?"

" Ero al bagno" dico mangiando un cucchiaino di panna

Stefano mi guarda divertito, poi si avvicina e con un dito raccoglie della panna rimasta all'angolo della mia bocca e con fare disinvolto si porta il dito alle labbra e lo lecca il tutto guardandomi malizioso..

Oh cavolo!!
Se non la smette gli salto addosso!

Lui sembra accorgersi dell'effetto che ha su di me il suo gesto, perché mi guarda compiaciuto e con un ghigno soddisfatto mi dice..

" Va tutto bene piccola? Mi sembri accaldata.."

Ah sì..vuole giocare??
Ok ci sto..ti faccio vedere io ..

Gli sorrido e con finta nonchalance prendo una fragola la intingo nella panna e me la porto alle labbra, inizio a succhiare in modo sensuale e con la lingua raccolgo l'ultimo residuo di panna, poi la afferro con i denti e la mordo piano senza mai distogliere lo sguardo dal suo che con mia grande soddisfazione vedo cambiare e diventare più intenso e sembra bruciare di desiderio.

" Se continui così...giuro che ti porto nel bagno e ti faccio gridare.."

Non lo lascio finire " Non lo faresti mai.." dico sicura

Lui mi guarda con malizia, poi in un attimo è accanto a me mi afferra per le mani e mi trascina verso il corridoio del bagno.

Perché è tutto così eccitante?

Mi poggia piano al muro in un angolo del corridoio e con una mano mi prende per i capelli e li tira leggermente in modo da avere libero accesso al mio collo e inizia a baciarmi dall'orecchio fino alla clavicola e con l'altra mano sfiora i miei seni e scende fino alla mia intimità, poi mi afferra deciso per le natiche e mi alza in modo
da far scontrare le nostre intimità e d'istinto gli allaccio le gambe intorno alla vIta..e sento quanto è eccitato..

Oh cazzo!!

Il sangue mi pompa nelle vene a un ritmo pazzesco, i seni turgidi da far male e un desiderio incontrollabile prendono il sopravvento su di me.
Si avvicina al mio orecchio e mi sussura con voce roca.." Ti voglio da impazzire" e si ferma un momento a guardarmi come ad attendere un mio assenso.
Senza riflettere lo bacio con trasporto, in questo momento non mi frega dove siamo, voglio che mi faccia sua, ho un bisogno incontenibile di sentire la sua pelle a contatto con la mia, ho bisogno di sentire le sue mani che m'infiammano, ho bisogno di sentire il suo profumo mischiarsi al mio, ho bisogno di perdermi nei suoi occhi.
Lui mi trasporta in bagno, con un piede apre la porta e poi la richiude dietro di se ci si appoggia e inizia a spogliarmi con impazienza, percorrendo con lo sguardo ogni centimetro di me, lo imito e velocemente ci troviamo nudi entrambi.

" Ora piccola ti entrerò dentro e mi prenderò ciò che è mio" dice sicuro di sé.

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