Progetti

Ebbi modo di rivedere molto presto Nicola, già il lunedì seguente il nostro incontro in centro.
All'uscita di scuola, mentre stavo aspettando l'autobus, me lo trovai accanto, le guance arrossate e gli occhi  ridenti, gli occhiali scuri  appoggiati sulla testa,un ciuffo di capelli color del miele che gli scendeva sulla fronte. Convenni con me stessa che oltre ad essere simpatico era anche carino, mi sarebbe piaciuto se...
Cosa vai a pensare? Mi rimproverai, senza troppa convinzione,anche perchè  in quel frangente mi stavo rendendo conto che Nicola era presente nella mia vita, c'era in carne e ossa,potevo parlarci,riderci insieme,  mentre Sasà era un sogno lontano, un miraggio che forse non si sarebbe mai concretizzato...forse, non avrei rivisto più e neppure sentito. Un senso di infelicità mi attanagliò,ma fu solo un attimo, per poi sparire come una nube solitaria spazzata via dal vento.
Pensai  tuuto questo senza volerlo, lasciatami trasportare dalla fantasia, o forse era la vita che mi richiamava, ma  non sarebbe accaduto niente dato che  Nicola era innamorato di Cloe... i miei erano solo guizzi vitali, pensieri incontrollati,schegge impazzite che non avrebbero ferito nessuno, inconsistente immaginazione e nulla più.

Era come se la mia mente fabbricasse idee senza il mio volere e queste affiorassero di continuo alla mia coscienza facendomi rimanere stupita.

"Anna,mi senti?" La sua voce mi riporto' alla realtà "ti ho chiesto se hai avuto modo di parlare con Cloe. Di noi due,di me e di lei, intendo".
Calcò bene queste ultime parole, anche se non ci sarebbe stato affatto bisogno si sottolinearle e questo mi punse un po' sul vivo.
"Sì, gliene ho parlato,vagamente...senza dare l'idea di volerlo sapere per qualche scopo particolare"
"E...?" Chiese lui interessato.
"E...niente, mi ha detto che le sei simpatico,che hai mille qualità, senza aggiungere altro."
Parve rimanerci male; lo capii dal modo con cui si guardò intorno, le labbra contratte, la mano fra i capelli che  continuava a tormentare il ciuffo, un movimento quasi impercettibile del corpo che si muoveva da una gamba all'altra

"Indagherò ancora" aggiunsi non sapendo cos'altro dire.  Nicola sorrise con un velo di tristezza  e mi ringraziò.

Salii sull'autobus,poi  rivolsi lo sguardo verso di lui che stava ancora fermo come se stesse parlando  ancora con me e provai un senso di tenerezza e di delusione insieme.

Mi inteneriva il suo modo di comportarsi, perchè denotava una particolare sensibilità, l'aver paura di dichiararsi a Cloe, il suo stare in ansia,ma nello stesso tempo avrei voluto che quelle attenzioni fossero rivolte nei miei confronti, mi sarebbe piaciuto frequentarlo, avrei voluto che lui mi considerasse per quella che ero e non come l'amica della ragazza dei suoi sogni!

"Ciao,sono Cloe, come sta andando la versione di latino?" La voce fresca e squillante della mia  compagna di banco mi raggiunse mentre ero intenta a tradurre un brano di Tacito.

"sono in alto mare" tagliai corto, non avevo molta voglia di parlare dei compiti da fare.

"Anche io, anzi, ho deciso di prendermi una pausa e ti ho telefonato.Ti ho vista oggi con Nicola..." aggiunse con voce maliziosa.

"Si chiacchierava del più e del meno" nicchiai , sperando che mi dicesse qualcosa di più su ciò che provava per lui,almeno avrei avuto una visione più chiara della vicenda e soprattutto avrei avuto di che parlare con il bel biondino.

"Mi siete sembrati molti impegnati nelle vostre chiacchiere, non è che lui ti fila?"Domandò

"No,no,ma che dici, lui è..è innamorato di un'altra". Cloe rimase zitta per qualche secondo,cosa assai rara, poi sparò un:"Di chi?" detto a voce alta,incuriosita.

"Bhè...di una persona che conosciamo molto bene, io e te" dissi senza enfasi,sperando che capisse e non facesse altre domande,non avevo voglia di giocare nè di violare il segreto di Nicola.

Rise, di una risata gioiosa, di gola, poi:" non sarà innamorato di me,spero"  buttò là.

Non sapevo cosa dire, tergiversai ,ma la mia incertezza fu la risposta che cercava.

"Ma io...io sto con un ragazzo,con Dario...non è ufficiale,ma  è così!" poi continuò a ridere,come se la cosa fosse buffa e mi dette fastidio, Cloe si stava quasi prendendo gioco dei sentimenti di Nicola,non era giusto tutto questo.

"Ok" tagliai corto anche se avrei voluto aggiungere." non ci trovo niente di ridicolo e tu dovresti rispettare i sentimenti altrui",ma tacqui,mentre una strana euforia si stava impadronendo di me.,avrei  avuto campo libero... almeno sulla carta, avrei,se non altro,potuto fantasticare un po' e regalarmi qualche piccolo pensiero leggero.

Di lì a poco si sarebbe stata una festa organizzata dal nostro liceo prima delle vacanze natalizie e probabilmente avrei avuto modo di stare un po' con Nicola ! Questa riflessione mi dette la carica per i giorni successivi ,mi prefigurai la serata, dandomi da fare per  studiare un look adatto e la cosa fu molto divertente, non ero in ansia, ero allegra e questo mi bastava.

Quando Salvatore tornava ad affacciarsi nei miei pensieri  riprovavo gli stessi intatti sentimenti, ma lo percepivo come una cosa lontana ed inafferrabile...


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