iL NOSTRO PRIMO INCONTRO

Ritorno con il pensiero al nostro primo incontro.Tu seduto su una roccia vicino alla riva, il sole alto e splendente di un luglio assolato,il grido dei gabbiani nell'aria,il mare azzurro e calmo come una tavola.

Ti passai accanto mentre scendevo verso la battigia in compagnia delle mie  amiche,scherzavamo  e ridevamo di tutto e di niente, ma rimasi zitta nel vederti.Ammutolii proprio..eri talmente bello  da togliere il fiato.Il mio. Rimasi in apnea per un tempo che mi sembrò lunghissimo,incapace di pensare oltre che di parlare.

Sally e Maria,le mie amiche,non si accorsero di niente, continuarono a parlare fra loro,poi mi presero per mano e mi trascinarono verso l'acqua,un tuffo e tu eri già scomparso.

Tutto mi sembrò meno bello,il sole meno luminoso,il mare meno azzurro e provai un'inspiegabile  tristezza.Una sola domanda mi salì dal cuore:"ti avrei rivisto?"

Ti rividi per fortuna,quella sera stessa,a cena nel ristorante preferito dai miei genitori e dalla loro compagnia.

Ero seduta al tavolo,compita ,ma con la noia dipinta sul voltoquando ti vidi sfrecciare fra i tavoli ,il taccuino per le ordinazioni in mano,la camicia immacolata,i pantaloni scuri con la piega perfettamente stirata.Sperai ardentemente che tu non venissi verso di noi, mi sembrava intollerabile dover parlare in tua presenza, guardandoti, ero troppo timida, temevo di  arrossire e di balbettare, invece accadde proprio così,venisti al nostro tavolo e cortesemente salutasti, poi passasti a prendere le ordinazioni.

Avevi un accento spiccatamente meridionale e mi piacque molto,lo trovai sensuale,anche se non avrei mai ammesso una cosa simile.

Quando fu il mio turno per ordinare ,riuscii a essere padrona delle mie reazioni,non mostrai nessuna emozione,ma chiesi la prima cosa che mi venne in mente e che neppure mi piaceva tanto, non avrei mangiato comunque!

Ricordo lo sguardo costernato di mia madre mentre lasciavo nel piatto il risotto alla pescatora  e il fritto misto,le parole di biasimo appena sussurate da mio padre per non farsi sentire dagli altri , ma ricordo anche il tuo sorriso lieve e le tue occhiate furtive che mi dettero la carica per dimenticare subito i rimproveri.

Quella sera andai a dormire felice, a stomaco vuoto ma con il cuore colmo di speranza.

Non vedevo l'ora di incontrarti di nuovo sulla spiaggia, quella notte ti sognai e fu un sogno bellissimo...

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