Salvatore è tornato a casa, questa sera e ha trovato la mia lettera.

Non ero presente,ma l'ho visto con gli occhi del cuore mentre si apprestava ad aprire la busta,con lo sguardo  colmo di curiosità e di stupore.

Me lo sono immaginata seduto sul letto, con ancora  i pantaloni del completo grigio che ha indossato stamani, la camicia bianca un po' spiegazzata, la cravatta slacciata,a portata di mano felpa e tuta che di solito indossa a casa o nei momenti di relax.

L'ho "visto" rigirarsi tra le mani il foglio vergato dalla mia calligrafia tonda e precisa, passarsi una mano sulla faccia,perplesso,poi riavviarsi il ciuffo che gli scende spesso sulla fronte e infine sorridere,commuoversi leggendo le mie parole.

Ci siamo commossi entrambi quando sono tornata.

Appena varcata la soglia di casa, mi sono trovata imprigionata in un abbraccio intenso, pieno di sentimento e di calore,Salvatore non ha detto nulla,ha continuato a stringermi e a tacere, il silenzio spesso è più eloquente di mille parole e anche questo nostro silenzio lo è stato.

Essere insieme a Salvatore è un miracolo,l'ho sempre pensato e sempre lo penserò,abbiamo una sintonia incredibile,anche se di litigi ce ne sono stati tanti,tantissimi,ma ai quali è sempre seguita la pace ed una consapevolezza in più di quanto profondo fosse il nostro sentimento.

Da ragazzini abbiamo avuto poco tempo e modo di litigare,da adulti,nonostante la maturità raggiunta lo abbiamo fatto soprattutto nei momenti di stress,quando la corda dell'arco si stava tendendo per scagliare la freccia,per mirare e arrivare più lontano,allora,qualche volta abbiamo perso la capacità di discernere chiramente le cose  e ci siamo intestarditi ognuno nella propria posizione.

E'successo,ad esempio quando abbiamo deciso di sposarci, ero talmente felice ma impaurita che accadesse qualche evento negativo tale da impedirci questa realizzazione,che alla fine abbiamo litigato.

Lui mi vedeva nervosa io avrei voluto che lui mi capisse e facesse di tutto per tranquillizzarmi, invece si è turbato anche lui,pensando che stessi  facendo marcia indietro.

Ne è scoppiata una lite, più lui si affannava a capire cosa stesse succedendo,più io mi chiudevo in me stessa,alla fine si è allontanato e non ci siamo parlati per due giorni.Che inferno!
La pace é arrivata quando entrambi ci siamo decisi a capitolare.
Ho inviato un messaggio  mentre anche lui me lo stava scrivendo!
Di lì  a poco ci siamo incontrati in quella che poi è  divenuta la nostra casa e anche lì non sono servite le parole.
Mi ha baciata dolcemente come solo lui sa fare,accarezzandomi il viso e i capelli con quelle sue mani dal tocco fatato.
Non abbiamo parlato per ore,ebbri di noi.