Cap.XXII.
Firenze, 26 Settembre 2017
- Scusi Signore, il suo treno sta per partire. -
- Grazie. Ero distratto. -
Sono le 8:00 del mattino. Gabriele deve partire per Roma, ma senza Moira. Lei è in ospedale da Paolo, il quale non ha ancora dato segni di ripresa. Sono passati già dieci giorni dalla tragica aggressione; gli inquirenti non hanno ancora scoperto nulla di concreto, e Moira è divisa tra il lavoro e l'ospedale. Lei non molla: è una mina sempre pronta a esplodere. È una inesauribile fonte di forza e volontà. Se la Regina del silenzio è famosa in tutta Italia ed oltre, è tutto merito suo...Gabriele se ne rende conto proprio ora che le manca da morire, proprio ora che non ha nessuna voglia di fare quel viaggio senza di lei.
- È stato un piacere conoscerla. Verrò ad una sua presentazione. -
- Grazie, ci conto; anche per me è un piacere. -
Gabriele stringe forte la mano di quell'uomo, non sa se lo rivedrà.
Sul treno i passeggeri sono una sorta di tristezza e noia diffusa. È confortante per Gabriele sapere di non essere il solo quel giorno. Prende posto a fianco di un'anziana sonnecchiante. Per un attimo si sveglia.
- Scusi se la disturbo Signora. -
- Nessun disturbo caro ragazzo. -
A rompere il silenzioso clima monotono, arriva una chiamata al cellulare di Gabriele.
- Pronto? -
- Vedo che non ti fai più sentire Signor Satan. -
- Buon giorno Signor... -
- Non fare il mio nome! Non dirlo mai!
- Siamo di cattivo umore questa mattina? Cosa vuole? -
- Solo sapere come procedono le cose... Sai che mi devi aggiornare. Sono già sei giorni che non chiami. -
- Scusi, ma come ben sa non ci sono soltanto i nostri piani in questo momento. Oppure non le importa? Lei é una persona senz'anima. Non crede che... -
- Non pensi invece che non sai di cosa stai parlando? So benissimo quali sono le mie priorità e quando è giusto sfruttarle. Tu piuttosto, stai dormendo sugli allori. Non vedo cambiamenti concreti. Cerca di darti una mossa hai capito? Ti sto anche sostenendo economicamente. Non mi deludere ragazzo. Ciao. -
- Ma Signor... -
L'interlocutore ha già riagganciato. Che faccia tosta!
- Giornata storta ragazzo? -
- Altroché... -
- Andrà meglio, vedrà. -
- Lei dice? -
- Certamente. Sei giovane e pieno di vita. Pure io che sono vecchia non mi affliggo. -
- Ha ragione sa? -
La Signora dai capelli raccolti e la pelle rugosa, annuisce sorridendo. Poi si assopisce nuovamente.
"Andrà bene" ripete a se stesso. "Andrà bene".
- Meglio farci un riposino...Poi penserò a come sistemare una volta per tutte la situazione con quel... -
Meglio non dire altro. Ma qualcosa comincia a solleticargli i pensieri. Una considerazione, forse.
- Ma no; cosa mi salta in mente. -
Nel medesimo tempo si addormenta e tutto sfuma fuori dai finestrini del treno.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top