XI (♡)

"Lo sai, certi fantasmi
ritornano a prenderti
se ti distrai"
Cit. Ghemon


Oggi 11 febbraio vogliamo dare l'augurio dell'eterno riposo a Savannah e Jonh Finley, coniugi nella vita che hanno sugellato il loro amore davanti a dio ben 21 anni fa, Dio accoglili tra le tue schiere e falli godere della tua luce eterna, sii la loro guida e tienili in paradiso con te per sempre, nati cenere torneranno cenere, Amen》

Sono qui, davanti alle due bare dei miei genitori, ho Edward al mio fianco che mi stringe a se mentre Saphira e Simon hanno fatto in modo di organizzare tutto, ed é tutto davvero perfetto.. credo che a mamma e a papà sarebbe piaciuto.
Fiori bianchi e rosa, tanto verde e musica classica, mia madre la amava e mio padre la metteva sempre nel vecchio giradischi del nonno Hansen.

Il nonno Hansen lo ricordo bene, capelli grigi tirati indietro, viso paffutello e baffi arricciati alla francese, rughe d'espressione e puzzava sempre di rum e tabacco.
Mio nonno amava bere un bicchierino di Rum la sera prima di andare a letto per poi mattere della musica classica e sorseggiarlo nel suo studio sulla poltrona di pelle davanti alla scrivania.

Non una lacrima, non un emozione, non faccio trasparire nulla, non sento semplicemente nulla.

Il vuoto.
Devastazione.
Il niente.

Fisso il vuoto, fisso il punto in cui le bare vengono calate, la fossa in cui vengono interrate, quelle misere palate di terra, le rose bianche buttate sulle bare, Troppo.
É tutto fottutamente troppo per me.

Ho perso tutto ció che mi rimaneva della mia famiglia.

Guardo la fila ordinata di persone che si avvicina a me stringendomi la mano e banciandomi le guancie per poi sussurrare miseri 'condoglianze' pensando che questa stupida parola possa colmare il vuoto lasciato da due persone che ti amavano.

Perché i miei genitori mi amavano lo so, anche se avevamo litigato, anche se litigavamo spesso loro mi amavano.

Sento il cuore lacerarsi e creparsi fino a far male davvero, agni crepa corrispondeva ad un singhiozzo e a ogni singhiozzo Edward mi stringeva un po' di più.

Passavo le giornate così, quando non c'era Edward stavo rannicchiata o in un angolo del letto o in un angolo del divano a pensare.
Poi quando tornava Edward mi prendeva in braccio e mi stringeva tra le sue braccia e mi portava in bagno e ci facevavo una doccia con l'intimo perchè da sola non avevo più voglia di fare niente.

Saphira veniva spesso e mi raccontava tutti gli scoop e il gossip della scuola ma io siceramente non l'ascoltavo.
A volte scoppiava in lacrime e mi abbracciava implorandomi di tornare come prima, io la guardavo e facevo un piccolo sorriso tirato per rassicurarla ma mi scoppiava la testa e l' anima a non poterla accontentare.

Simon mi guardava e cercava di fare forza ed Edward e a Saphira che stavo lentamente distruggendo.
Simon era sempre li, la spalla di Saphi e lei era sempre più innamorata di lui.

"Fuga di Gas"

Ecco cosa avevano detto i poliziotti, i pompieri, la tv sull "incidente" domestico dei miei genitori che gli ha tolto la vita.

Ora sono sul divano rannicchiata in una grande felpa di papà, grigia con la scritta LONDON che lui amava tanto perchè gli piaceva l'inghilterra e mamma ce lo aveva portato come regalo di compleanno e c'ero andata anchio, avevamo le foto sotto il Big Bag, la ruota panoramica, il ponte Tower Bridge e del fiume Tamigi, abbiamo fatto le foto anche al British Meuseum a guardare le sculture dei vecchi artisti greci e romani.

Sono rannicchiata con dei sottili leggins neri e le ginocchia tirate al petto che soffoco i singhiozzi che mi premono in gola per uscire.

Vedo la porta aprirsi ed intuisco sia Edward ed infatti la sua figura alta e muscolosa entra dalla porta per poi richiuderla a chiave e sorridermi nervosamente.

Si avvicina al divano e mi prende in braccio e mi stringe al suo petto come tutte le sere,si siede e io sto seduta sulle sue ginocchia mentre lui mi coccola e mi bacia i capelli, il collo e le guancie, la fronte e il naso.

《Ti prego parla..》sussurra lui appoggiando la fronte sulla mia strofinando i nasi in un gesto dolce.

Non faccio parola mi limito ad abbassare lo sguardo.

《Amy devi riaccendere quei cazzo di sentimenti..》sussurra lui irritato completamente stufo del mio comportamento da completa menefreghista.

Non rispondo e lo guardo negli occhi peggio di un cane bastonato, non riesco a piangere, non ho versato più una lacrima dopo che mi hanno detto che sono morti e mi hanno dato quella fottuta busta che é ancora in camera sul comodino sigillata.

《Amy ti prego incazzati, ridi, piangi ma dimostra qualche emozione..ti prego o ti consumerà tenere tutto dentro》sussurra lui affranto nel vedermi cosí.

Non riesco a dirgli qualcosa, a parlargli, le parole mi muoiono in gola.

《Amy ti prego..da quando sono morti che non parli, non mangi, non fai altro che startene rannicchiata da qualche parte aspettando che io torni e ti stringa a me per darti un po' di conforto, ma io ho bisogno di vederti sorridere.》

Ha bisogno del mio sorriso? Io non sono niente di speciale e preferisco tacere, so che è una settimana che non parlo e non mangio ma non ne ho le forze.

《Amy devi reagire i tuoi genitori non vorrebbero questo, non vorebbero vederti star così.》sussurra baciandomi il naso quasi rassegnato.

chiudo gli occhi beandomi di quelle coccole che lui riserva solo a me.

《Amy scusami ma devo..》e non fa in tempo a finire la frase che sento le sue carnose e morbide labbra sulle mie sottili e screpolate.

Sgrano gli occhi di sorpresa e schiudo leggermente le labbra per far spazio alla sua lingua per entrare in contatto con la mia e giocarci freneticamente.

Sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra.

La presa salda e forte che mi stringe contro il suo possente petto.

Il suo petto è scolpito, i muscoli tirati e contratti in quel primo bacio tanto casto quanto passionale e travolgente.

La sua voce roca e i nostri petti a contatto che vanno su e giù convulsivamente.

Ci stacchiamo col fiatone mentre ci guardiamo negli occhi con respiri ansimanti.

《Wow Edward》 dico spiazzata e senza fiato da quel bacio.

Lui si avvicina ancora scostandomi i capelli dal collo lasciandomi dolci baci umidi su esso che mi provocano brividi ovunque.

《Aspettavo da tanto questo momento, sei bellissima vestita di brividi》 sussurra lui con la sua voce roca, profonda e sensuale.

In quell'istante scoppio in lacrime.

Mi stringo forte a lui e mi sfogo in un lungo e straziante pianto mentre lui mi stringe accarezzandomi amorevolmente la testa come solo papà sapeva fare.

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HEY DRAGHETTI♡

SCUSATE IL CAPITOLO TRISTE, SPERO DI NON AVERVI INTRISTITO TROPPO, BACI E FATE I BRAVI♡

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