X (♡)
"Ho visto i miei sogni finire,
gli incubi diventare veri"
Cit. Noyz Narcos
Entro in casa e lui dolcemente, come non aveva mai fatto mi abbraccia.
Ma non uno di quegli abbracci tra amici, quelli dove non cè sentimento, questo era un'abbraccio di conforto come se mi capisse.
Affondo il viso nella sua maglietta e prendo grandi boccate del suo profumo che sembra quasi tranquillizzarmi.
Sento un bacio sulla testa, sopra i capelli ramati e pian piano quell' abbraccio sciogliersi sempre di più fino a staccarci anche se forse un po' a malincuore.
Sorrido ma con un sorriso tirato e per niente veritierio lui mi stringe la mano e mi trascina fino in camera dove mi fa appoggiare lo zaino e mi da un paio di ciabatte.
Siamo in silenzio che ci guardiamo ma non é un silenzio ansioso e sgradevole, anzi é piacevole perché sembra che i nostri occhi si capiscano senza uso di parole.
Lui si avvicina a me sempre di più, fronte contro fronte, naso contro naso, i respiri si mescolano diventando un tutt'uno, le nostre bocche sono a pochi centimetri di distanza finchè lui non alza il viso baciandomi il naso.
《Dai andiamo a cena principessa, metti il pigiama che ti aspetto giù》sorride per poi spostarsi e lasciarmi li sul letto da sola e semi sconvolta da quello che è appena accaduto.
Mi do una svegliata e come lo vedo andarsene ed oltrepassare la porta.
Pigiama..Pigiama.. MA IO NON HO PORTATO NESSUN PIGIAMA!
Sospiro, cazzo.
Mi alzo e mi dirigo verso l' armadio di Ed, dovrà pur avere qualche maglia Extra Large che io possa usare come pigiama.
Apro l' armadio e l'unica cosa che trovo é casino.
Casino, un tremendo casino che rispecchia esattamente Edward.
Dopo un buon quarto d'ora di ricerca riesco a trovare delle magliette non troppo corte e me ne infilo una grigia che mi arriva circa a metà quadricipide e che mi copre piú o meno tutto.
Mi guardo allo specchio e sbuffo, infondo è come se mi vedesse in costume no? Beh fatti coraggio e scendi da quelle cazzo di scale e affrontalo Amy, non chinare la testa davanti a nessuno e smettila di vergognarti di te stessa.
Sospiro e apro la porta iniziando a scendere le scale stando attenta a non inciampare da qualche parte.
Arrivo infondo incolume e noto lo sguardo di Ed che mi guarda sgranando gli occhi.
《Non giudicare!》dico acida arrossendo.
《E chi giudica volevo solo dirti che sei bellissima con la mia maglia principessa》sorride continuando ad apparecchiare.
Mi avvicino alla tavola sedendomi a gambe incrociate sulla sedia di legno scuro vedendo lui porgermi un piatto di spaghetti al sugo fumanti per poi sedersi difronte a me col suo piatto ed iniziare a divorarlo.
《Ed non mangiare cosí veloce o ti strozzi!》dico ridacchiando notandolo tossire e bere grandi quantità d'acqua.
《Spiritosa io mi stavo strozzando davvero》dice con occhi dolci ed espressione pucciosa.
Rido per tutta la cena alternando battutine idiote con discorsi sensati fino a sparecchiare la tavola ed iniziare a camminare verso la stanza di Ed.
《Mi lavo i denti tu mettiti pure sotto le coperte, arrivo principessa》sussurra lui mentre io esco dal bagno dopo aver lavato i miei e dirigendomi verso il letto.
Vedo Ed entrare in bagno e io mi metto sotto le coperte un po' infreddolita stringendomi nella sua maglia per provare ad avere un po' piú di calore.
Sento il letto inclinarsi sotto il peso di qualcun' altro e presumo sia Ed perchè questo ora tira la mia schiena contro il suo petto stringendomi a se baciandomi il collo e sussurrando.
《Dormi principessa..》sono le ultime parole che sento prima di sprofondare tra le braccia di morfeo..
Sono in una camera suntuosa, regale dai colori scuri, cé un letto matrimoniale con la spalliera di mogano e delle lenzuola nere con un piomone argenteo.
Una piccola figura esile é nel letto e si stringe il cuscino sotto il suo stomaco essendo posizionata a pancia in giù.
La figura sotto le coperte é un bambino, dai capelli neri e sembra essere abbastnza abbattutto e ha una espressione sofferente sul viso.
Vedo la porta della stanza aprirsi creando uno spiraglio di luce dove entra una bimba, capelli ramati e occhi viola.
Cammina fino al letto infilandosi sotto le coperte vicino al piccolo.
《Fa tanto male?》chiede accarezzando i capelli del piccolo.
《Sto bene.》dice lui facendo un sorriso tirato per rassicurarla.
Lei gli alza la maglia e scopre una visione orribile, la schiena del piccolo è percorsa da grossi segni rossi sanguinanti, come se fosse stato picchiato brutalmente.
La piccola si avvicina e si siede a gambe incrociate difianco a lui e si china sulla sua schiena iniziando a baciargli quei segni rossi mentre il piccolo scoppia in silenziose lacrime di dolore.
Il sogno viene interrotto da Edward che si agita nel letto sudato fradicio.
Mi avvicino a lui e gli sussurro all' orecchio parole dolci e il solo suono della mia voce sembra tranquillizzarlo almeno un po' perché il suo respiro torna regolare e rinizia a stringermi a se sorridendo.
Ore 10:30
《Amy..Alzati..》sussurra al mio orecchio Edward mentre io apro un occhio e lo guardo.
È bellissimo, pettorali scolpiti, addominali , e soprattutto ieri sera non mi sono accorta che si è messo sotto le coperte in boxer, quindi in pratica abbiamo dormito seminudi..ODDIO.
《Mmm si..mamma altri 5 minuti》sussurro stropicciandomi gli occhi sentendolo ridacchiare.
《Alzati principessa che ti accompagno a casa, ricordi? Dobbiamo prendere dei vestiti se vuoi restare qui..》sorride accarezzandomi la fronte spostandomi i ciuffi ribelli dietro le orecchie.
Sbuffo e mi alzo non curandomi dello stato in cui sono e inizio a camminare verso il bagno con i vestiti che avevo nello zaino sentendomi gli occhi di Ed puntati addosso e non capendo il motivo fino all entrata in bagno dove mi guardo allo specchio notando che la maglia era andata a puttane alzandosi fino a scoprire il sedere.
Fanculo ormai ció che è fatto è fatto no?!
Mi vesto alla velocità della luce per non morire di freddo.
Jeans blu, maglia anonima grigia e felpa rossa dei Chicago Bulls.
Esco dal bagno notando lui già vestito che tiene in mano le chiavi dell' auto 《Andiamo?》
《Certo capo》dico io mettendomi le scarpe sorridendo.
Saliamo in macchina e ci mettiamo ad ascoltare del rock cantandolo a squarcia gola ma appena giriamo l'angolo per entrare nella via di casa mia notiamo i vigili del fuoco e del denso fumo nero provenire da una delle case.
Edward accelera fino ad arrivare ad un posto di blocco presidiato dalla polizia.
Scendo dalla macchina in fretta e inizia a correre verso l abitazione in fiamme quando un poliziotto mi sbarra la strada sentendomi urlare dalla disperazione.
《MAMMA! PAPÀ!》urlo vedendo la casa in fiamme e due barelle coperte da teli bianchi allontanarsi dalla casa verso l'ambulanza.
《Amytist Finley?》chiede il poliziotto guardandomi.
《Si è lei》dice Edward affiancandomi per poi tirarmi a se mentre soffoco i singhiozzi nella sua maglia.
《I suoi genitori sono morti, mi dispiace》dice esso congedandosi e lasciandomi tra le braccia di Edward traumatizzata.
Vedo arrivare un pompiere con una busta in mano《Amytist?》chiede questo leggendo il nome sulla busta.
《S..i sono io》sussurro balbettando scossa vedendomi porgere una busta.
《Questa credo sia per lei l'abbiamo ritrovata in un cassetto difianco al letto dei suoi genitori, condoglianze.》
Prendo la busta e la stringo al petto ansimando e con il fiato corto dal dolore.
Guardo la busta e poi la scritta "Per Amytist, per sempre la nostra bambina"
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HEY DRAGHETTI♡
NON ODIATEMI SE I GENITORI DI AMY SONO MORTI MA È STATA SOLO UNA INCENDIO COME CREDONO TUTTI NO? PUÓ CAPITARE..
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