Queen Susan Atelier, Rue de la République, Avignone
Marco tornò in negozio con un sorriso stampato in faccia, cosa che fece preoccupare un po' Desirée e le altre ragazze.
-Cosa è successo Marco?- domandò Colette spostando lo sguardo dal manichino che stava vestendo.
-Madame Aubert mi ha procurato la versione bella della saga di Tolkien. - rispose Marco.
Non voleva raccontare al suo staff dell'incontro con Camille. Lavorando sempre a stretto contatto con delle donne Marco sapeva bene che bisognava stare attenti a quello che si diceva circa l'incontro con qualche ragazza.
Così aspettava sempre di conoscere meglio la suddetta ragazza per evitare domande imbarazzanti da parte delle sue dipendenti che erano anche delle amiche per lui.
A quell'ora del giorno l'atelier era pieno di vita.
-Signorina questo vestito non va bene per me!- la voce stridula di Cléophée Bodlaire, una delle clienti più esigenti e capricciose veniva dalla parte opposta da dove si trovava Marco.
Josephine era davanti alla signora con aria imbarazzata, stava cercando di accontentare la cliente, ma era inutile, tutto quello che la ragazza le proponeva veniva bocciata con una storzata di naso.
La povera Josephine non sapeva più cosa dire o fare così Marco si diede una mossa per evitare un'umiliazione alla giovane.
-Madame posso esserle utile? - intervenne Marco poggiando una mano sulla spalla di Josephine che sorrise sollevata.
Mentre la signora spiegava quello che desiderava Marco fece segno a Josephine di andare da Desirée così da evitare che la signora se la prendesse ancora con lei.
Marco non ci mise molto ad accontentare madame Bodlaire e quando la donna uscì dal negozio Josephine mimò un "grazie" in direzione del suo capo.
****
Camille non riusciva proprio a togliersi dalla testa gli occhi di Marco e il suo sorriso.
Come era possibile che un ragazzo visto una sola volta potesse rimanerle così impresso?
Non lo sapeva, ma voleva saperne di più su quel ragazzo.
E c'era un solo modo per saperne di più...Facebook.
Quel social network era un vero e proprio catalogo di persone e luoghi, quindi avrebbe trovato facilmente Marco.
Tuttavia non le andava di guardare il profilo del ragazzo dal cellulare perché era per lei un momento speciale e preferiva di gran lunga il computer.
Decise che sarebbe tornata nel suo appartamento a prendere il suo portatile, poi si sarebbe goduta la giornata di sole al parco.
Non ci mise molto a tornare a casa, recuperare il computer e uscire di nuovo.
Tornò sulla solita panchina del parco dove era stata quella mattina e aprì il computer ringraziando il fatto che un bar lì vicino avesse la connessione wi-fi aperta.
Andò in fretta su Facebook e sfogliò controvoglia i vari post della sua casa editrice e di alcuni suoi ammiratori.
Poi digitò il nome di Marco e le uscirono varie opzioni.
Camille corrugò la fronte mentre cercava di individuare il ragazzo che aveva visto al Mon Coeur e solo dopo qualche minuto lo individuò.
Il profilo privato di Marco era originale come il suo proprietario. Vi erano foto di lui con un Golden Retriever, citazioni di Tolkien, ritagli di giornali di cinema dove si parlava de Il Signore degli Anelli.
La cosa che lasciò Camille un po' perplessa furono alcune foto in cui Marco abbracciava due ragazze.
Anne-Sophie Goultier e Jasmine Roux, erano presenti in più foto e sembravano essere molto in confidenza.
Camille sospirò abbattuta, forse una di quelle due ragazze era la fidanzata di Marco.
Decisa a saperne di più la scrittrice andò sulle informazioni e scoprì che il ragazzo aveva compilato tutti i campi che erano presenti.
About Marco Rigon :
Compleanno : 30 giugno
Segno zodiacale: Cancro
Colore preferito: verde foresta
Like: Il signore degli anelli, cucire, tiro con l'arco, cavalcare, i cani
Dosn't Like: gli horror, la pioggia, l'hevil metal, il cioccolato fondente.
Situazione sentimentale: single
Motto: "Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro" J.R.R. Tolkien
Camille sorrise. Immaginava che il motto di Marco fosse una delle frasi più famose di Tolkien.
Ma la cosa che aveva fatto piacere a Camille era il fatto che sotto la voce situazione sentimentale era scritto single.
Quindi le due ragazze che erano con lui nelle foto erano solo delle amiche.
Non vi erano foto del suo negozio, ma Camille immaginò che il motivo fosse il fatto che il Queen Susan Atelier aveva già una pagina dedicata era normale che non vi fossero foto.
Con un impeto di euforia Camille inviò la richiesta di amicizia a Marco sperando che le rispondesse.
Chiuse Facebook con il sorriso sulle labbra.
Ma il suo sorriso durò poco perché notò sul display del suo IPhone il nome del suo ex marito.
Non voleva rispondere, ma sapeva che Bernard avrebbe provato ancora e ancora finché Camille non gli avesse risposto.
La donna prese il telefono e rispose.
-Cosa vuoi? - fu la prima cosa che disse Camille con tono freddo e distaccato.
-Accidenti quanta freddezza è così che mi saluti Cam? - domandò Bernard con la sua voce profonda.
-Non chiamarmi Cam! E dimmi cosa vuoi non ho tempo da perdere con te - rispose Camille.
Aveva faticato tanto per buttarsi alle spalle il suo matrimonio con Bernard, e quelle sue telefonate sporadiche non facevano altro che riaprire vecchie ferite non ancora rimarginate.
-Oh andiamo, ti piaceva essere chiamata così mentre facevamo l'amore...
Se l'avesse avuto davanti in quel momento Camille lo avrebbe preso a schiaffi.
Come si permetteva?!
-Sta zitto!!!! Sei solo un viscido verme! Non voglio più sentirti, cancella il mio numero, fatti una vita Bernard!
Non dette il tempo al suo ex di rispondere perché riattaccó e bloccò il numero.
Era una storia che voleva chiudere senza rimpianti.
Sospirò pesantemente lasciandosi andare contro lo schienale della panchina.
Bernard le aveva rovinato la giornata, se all'inizio aveva pensato di riuscire a scrivere qualcosa, ora aveva la certezza che non ci sarebbe riuscita.
Sbuffò poi si ricordò dell'invito di Marco e decise di raggiungerlo in Atelier. Magari aveva tempo per fare due chiacchiere.
*****
Marco controllò per l'ennesima volta la manica a sbuffo gialla di un vestito in stile cinquecentesco che stava cucendo con aria corrucciata.
Non sapeva cosa ma sentiva in sé una strana sensazione.
-Marco! C'è una ragazza per te!- Desirée entrò nel suo studio con aria birichina.
Il giovane si voltò verso di lei con due spilli in bocca con aria stranita.
-Sicura?
-Sicurissima, dice di chiamarsi Camille.
Marco si tolse gli spilli dalla bocca per evitare di perderli.
-Arrivo subito - affermò rinunciado ad andare avanti con il vestito.
Era felice di rivedere Camille, era rimasto molto colpito da quella donna.
Mise gli spilli nel punta spilli e ritirò tutto il necessario per finire il vestito e uscì dallo studio.
Camille stava guardando gli abiti nell'angolo costumi con aria indecifrabile.
-Ciao- la salutò Marco.
-Ehi...ecco volevo sapere se ti andava una passeggiata nel parco.
Marco stava per declinare ma poi vide Desirée fargli segno di accettare.
-Va bene, andiamo.
Angolo autrice: Nuovo capitolo :) cosa ne pensate? 😀
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