capitolo sei
Dopo che ha finito di baciare i piedi l'uomo non si muove perché sente il frustino sul capo.
La donna allora inizia, vuoi continuare a giocare oppure vuoi terminare qui
perché da ora in poi i giochi saranno più belli.
Ma anche molto più vogliosi.
Dobbiamo darci delle regole, l'unica che è veramente importante è che se non abbiamo più voglia oppure è troppo difficile diciamo rosso e tutto si ferma.
L'uomo "io non ho paura di te,io sono venuto qui per te".
La donna sai che qui io sono Padrona, sono colei che decide quello che fare.
Sono cei che decide quando te dovrai venire,a quelle parole l'uomo si ricorda di avere la gabbia che stava ormai stringendo da un bel po' il suo povero membro.
Lei lo fa alzare tirando per la catena e lo conduce verso una parete dove è fissata una croce di San Andrea.
Nel vederla LUI si blocca...
"Non ti ho detto di fermarti!!!!"
Gli tuona LEI e un colpo di frustino gli arriva diretto sul capezzolo destro, costringendo l'uomo a posizionarsi nella croce.
Lui non capisce che succede, eppure il suo corpo lo vuole sempre più.
Nel momento che le catene fanno "click " un brivido passa in tutto il corpo
Tenta di vedere dove è la donna, ma non riesce perché lei lo ha messo con la faccia verso la croce.
Lei si vuole godere le natiche del l'uomo.
Quando sembra che stia più rilassato il frustino arriva inesorabile, non capisce da dove, e chiede "perché, che ho fatto per meritare una frustata ".
La donna, non hai capito "mi devi chiamare Padrona"
Io sono la tua Padrona e mi devi obbedienza in tutto.
Il frustino scorre lungo la spina dorsale fino all'incavo delle natiche... per poi proseguire lungo l'interno della coscia fino alla caviglia...
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