Scozia 29 Settembre 1154

Faceva freddo al chiaro di luna due uomini superarono il Loch avvolti in lunghi mantelli bordati di pelliccia. I loro sguardi vagavano sulla vegetazione che stava intorno a loro, respiravano a pieni polmoni l'aria fragrante e pura di Scozia.
< mio figlio Duncan vuole far parte dei tuoi guerrieri>.
Finn aggrotto le sopracciglia; l'uomo al suo fianco era il suo migliore amico, erano scampati insieme quando erano bambini al saccheggio e all'uccisione delle loro famiglie, non si erano mai separati e Bruce lo aveva seguito nella sua vendetta, gli aveva giurato fedeltà e lo aveva proclamato re. Allo stesso tempo Finn aveva visto il suo fedele compagno diventare un'uomo saggio, lo aveva visto innamorarsi e aveva brindato quando sua moglie gli aveva dato Duncan, ed era stata una gioia immensa. Era il loro futuro, era la stirpe che andava avanti, ma percepiva apprensione nella sua voce e non aveva tutti i torti.
< Duncan è un ragazzo valoroso e ambizioso. Non ci vedo nulla di male>.
< per me è avventato. E si getta in ogni azione pericolosa. Se gli capitasse qualcosa sua madre sarebbe capace di sbudellarmi>.
Finn rise.
< tu eri uguale. Non negarlo.>.
I due uomini si sorrisero, ma Finn era irrequieto era piuttosto provato dal recente scontro con una tribù al di là delle highlands, in più aveva riportato una bruttissima ferita alla gamba che non era ancora guarita del tutto.
Poi c'era stato quell'invito, Carmag non aveva desistito lo voleva lì e aveva un motivo molto valido che ancora Finn doveva scoprire.
< sei assente. Brutti pensieri oscurano la tua mente ?>.
Bruce era in grado di leggergli nella mente.
< odio questo posto. Me ne sono andato molto tempo fa e ne avevo tutte le ragioni. Essere qui mi rende nervoso perché Carmag sa essere vendicativo . E non mi spiego questo invito.>
< bhe, girano voci tra gli uomini. Dicono che Carmag voglia darti in moglie una delle sue figlie>
< quante figlie ha ?>
< due. Eliza è la prima nata bastarda dalla donna che ha sposato in seconde nozze. L'ha riconosciuta legalmente e poi c'è Grainne la figlia di Morgana.>.
Quel nome lo fece quasi sussultare, ma ormai con gli anni sapeva come mascherare al mondo i suoi sentimenti, sapeva rifugiarsi nel suo sguardo freddo e incorruttibile.
< e di grazia chi dovrei sposare ? Saranno due bambine.>.
Bruce alò le mani quasi in segno di resa.
< dillo al vecchio impiccione. Lui sà sempre tutto. E non ha certamente le tue stesse idee.>.

Arrivati davanti alle porte del castello i due uomini si separarono ognuno diretto negli alloggi a loro destinati. Finn procedette lungo una sfilza di corridoi per trovarsi di fronte all'alloggio del suo consigliere , l'uomo che lo aveva allevato come un figlio e come un re.
Dalla porta socchiusa proveniva una debole luce , segno che l'uomo era sveglio nonostante l'età e l'ora.
L'uomo era chino su uno scrittoio , la folta chioma bianca riluceva sotto quella luce. Conosceva bene quel volto segnato dalla rughe.
< dimmi un pò Finn. Cosa ti porta qui? >;
< forse il destino Alisdair>;
< il destino ? Non mi sembri uomo da credere in ciò>.
Finn si sedette di fronte al vecchio.
< ti vedo provato.>,
< non credevo te ne accorgessi>
< sono molto attento a tutto ciò che mi riguarda>.
Il vecchio gli sorrise.
< ricordami perché sono qui.?>
< Carmag ti ha chiesto aiuto e tu glielo hai dato. Ora vuole un'alleanza tra le Fiann e la Scozia. Ti darebbe terre e sopratutto una delle due figlie. Conosci quell'uomo, ed è un gesto molto generoso.>
< proprio perché lo conosco, lui non dona...lui vende una delle due figlie>
< vendere, donare è la stessa cosa. Ti darà una dote da capogiro. Lui vuole mantenere le sue terre, e le tribù in questi anni lo hanno indebolito. Tu sei ricco, sei un re. E ai re serve sempre ricchezza, terre e una moglie. Mi sono permesso di vedere lady eliza, è molto bella ed è docile, dote che nelle donne ammiro.>.
Finn era sempre più nervoso.
< non mi importa se è bella o brutta. Non prenderò nessuna moglie. Men che meno la figlia bastarda di un'uomo che ha rinnegato la sua anima molto tempo fa e di una puttana.>.
Il vecchio sorrise.
< finn mccumal ci tiene alle tradizioni allora ? Devi sposarti Finn.>,
< non sono attaccato alle tradizioni. Non desidero una moglie, la ragazza avrà sì e no 16 anni e io ne ho 36.>;
< ci sono state unioni peggiori. Sei un'uomo adulto ed esperto e l'unione ne gioverà>
< non è possibile e tu lo sai.>
Alasdair sospirò.
< Finn non durerò per sempre. Il tuo compito è dare un futuro e uan speranza alla tua gente.>
< tu devi capire che ho passato tutta la mia vita da adulto sui campi di battaglia, divorato dall'odio e dalla vendetta. Ho amato...e ho perso tutto. In più sappiamo che non ci saranno eredi diretti. >.
Se ne andò senza giungere altro, non voleva aggiungere altro .

Grainne camminava lungo un sentiero cosparso di foglie secche, Alzò gli occhi verso il pallido sole. L'autunno era già alle porte e faceva terribilmente freddo.
Si strinse forte il mantello di pelliccia addosso e sospirò per il freddo che le si attaccava addosso.
< tuo padre ti cercava...insolito ?>
Sarah camminava al suo fianco, quella mattina era corsa a cercarla perché il padre le voleva parlare, un nodo le chiuse la gola, quell'uomo non tollerata ritardi.
Era terribilmente in ansia perché da qualche settimana le attenzioni verso di lei erano diventate insistenti; e non lo capiva d'altronde suo padre non le aveva mai dato molta importanza.
< mio padre mi ucciderà se non mi sbrigo. Non ne potevo più di stare chiusa nelle quattro mura della mia stanza. Sembravo una prigioniera>;
< capisco però non c'era bisogno di andare così lontano>.
Innis la rimproverava sempre, per il suo comportamento ribelle. Ma che ci poteva fare ?
< sapevi che tuo padre ha invitato qui Finn Mccumal ? È arrivato ieri notte.>.
Un lungo brivido la percorse. Un'improvvisa folata di vento le abbassò con prepotenza il cappuccio e sollevò insieme alcune foglie secche; in quel preciso istante le sembrò impossibile opporsi a quella volontà che era suo padre.
A 5 anni Grainne aveva capito che suo padre la tollerata poco, dopotutto lei era uan figlia femmina. Il suo tempo lo passava con la sua balia Veleda l'unica che sembrava amarla e trattarla come una figlia. Ma la donna non si era limitata a crescerla ma l'aveva anche istruita, le permetteva di leggere gli antichi filosofi, la istruita nell'uso delle erbe di cui Veleda era grande conoscitrice. Tuttavia una donna istruita era guardata con sospetto e sdegno, quindi cercava di mascherare per la sua stesse incolumità le sua intelligenza e cultura.
Arrivata di fronte allo studio del padre cercò di riassettarsi, sapeva perfettamente che avrebbe letto sdegno sui volti di tutti i presenti, ma ci era abituata.
< Grainne bene arrivata>.
L'uomo non era solo, accanto c'era la sua sorellastra e la seconda moglie di suo padre Davina, donna orribile che Grainne detestava ovviamente ricambiata.
< desidero parlarti Grainne. Devo informarti sui cambiamenti a cui tutti noi saremo sottoposti. Le tribù del nord spingono sui nostri confini e io ho pochi uomini a disposizione, e stò cercando un valido alleato. Non concederò a nessun laird di appropriarsi delle mie terre, sono come rapaci su una carcassa. Quindi ho cercato oltre mare la soluzione, in mattinata Finn Maccumal ha ricevuto la proposta di un'unione tra lui ed Eliza.>.
Grainne spostò lo sguardo su sua sorella e la trovò sorridente e compiaciuta, ed era logico quell'unione le avrebbe garantito potere e prestigio che bramava da sempre. Ma lei non riusciva ad essere felice e Davina sembrò accorgersene.
< io cosa c'entro ?>.
Vide il guizzo di disapprovazione di suo padre, ma non l'ammonì.
< non è l'unica unione che ho proposto. Finn non ha eredi, il secondo in linea di successione è il nipote Diarmaind. E sarai tu a sposarlo. Contieni pure la tua felicità figlia mia. Aspetto con ansia una risposta dai due uomini e stasera per omaggiarli prepareremo il banchetto in onore dei nostri ospiti. Ora và>.
Non tornò nella sua stanza, rimase all'esterno a pensare a quanto il fato fosse beffardo in fondo. Ancora una volta suo padre l'aveva trattata con sufficienza, non attendeva una risposta quello era un'ordine che doveva rispettare perché una ragazza di 16 anni doveva ubbidire alla volontà paterna, che alternative aveva ? Eppure lei il futuro lo voleva costruire, non avrebbe sposato quell'uomo, non si sarebbe inginocchiata al suo volere. Lei conosceva il suo destino lo aveva letto nel fuoco molto tempo prima, la Dea le aveva dato quel dono, e lei lo aveva accolto con gioia e insieme aveva visto l'uomo che attendeva da sempre.

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