Prologo


PROLOGO

4 Dicembre, Regno dell'Acqua (tredici anni prima)

Amalia era intenta a sistemare la cena sul modesto tavolino osservando di sott'occhio la figlia Ailea giocare sul pavimento. Teneva stretto tra le sue minute manine della bamboline di pezza, un regalo del signor Morgan, padre della piccola Oceania, per il compleanno della sua bambina. Ogni volta che pensava a quell'uomo le lacrime minacciavano di scorrerle sul viso: non avrebbe mai potuto ricambiare la sua gentilezza.

Vivevano in una modesta casa, indossavano pochi vestiti, gli unici giochi che Ailea possedeva erano semplicemente quelle due bambole di pezza che erano state abbandonate da Oceania quando ormai si era stancata di loro. Non mangiavano un piatto decente da una vita, ma non sentiva di potersi lamentare. Erano vive, e questo certamente non grazie al suo misero lavoro come domestica.

Cercava di guadagnare quello che poteva, senza lasciar trapelare quella che era la sua identità. Richiamò così la bambina consumando in meno di cinque minuti la loro cena. Ripulisce il tutto e si dimostrò ancora più semplice e veloce, anche se in quella giornata si sentiva più stanca del normale.

Morgan le ripeteva spesso che stava lavorando troppo e in questo modo avrebbe compromesso la sua salute, ma Amalia non trovava altre soluzioni.

Se non andava a lavorare avrebbe perso il lavoro, e chi avrebbe potuto aiutarle a procurarsi del cibo senza soldi? Era da sola, suo marito l'aveva lasciata poco tempo fa. Era un dominatore dell'acqua.

<<Mamma. Ho sonno.>> la sua bambina la riscosse dai suoi pensieri. Le sorride osservando come faticasse a restare in piedi, mentre con le mani si stropicciava gli occhi stanchi accompagnato da un sonoro sbadiglio. Si siede sullo scricchiolante letto e le fa segno di avvicinarsi. L'avvolge nel suo caloroso abbraccio e inizia a intonarle una piccola ninna nanna mentre la cullava con movimenti morbidi e leggeri.

Lentamente la Ailea si lasciava andare da quel movimento e chiuse gli occhi lasciandosi andare tra le braccia di Morfeo. Amelia, quindi, l'adagiò sul lettino accarezzandole una ciocca di capelli quando improvvisamente un forte dolore al petto la fece cadere sul pavimento.

LA PRIMA FITTA

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