Jon

La mattina seguente, il Lord di Grande Inverno bussó alla porta del bastardo. Lui si alzò ed andò ad aprire, lo sguardo del Lord suo padre era molto serio, entrò nella camera del ragazzo e si sedette.
-Devo parlarti-lo guardò negli occhi, Jon sapeva già che cosa gli avrebbe proposto, fece finta di nulla.
-Il nostro Re Robert vuole che tu parta per le città libere dalla principessa Daenerys Targaryen, dovrai informarci su ogni cosa, lui teme i due Targaryen-
-No.- fù una risposta secca quella di Jon.
-No?...Si Jon, devi farlo-
-Non lo farò padre. Non sarò una vostra spia.-
-Jon, so che è una cosa stupida ma devi andare, guarda il lato positivo, scoprirai le città libere, luoghi in cui io non sono mai stato-
-Non lo farò!- il ragazzo si avvicinò alla finestra per guardare giù -Il mio posto è qui, non coi Dothraki-
-Jon, fallo! Non vorrai mica deludere Vostra Altezza?!-
-Io non ci guadagno niente padre- Jon guardò il Lord negli occhi.
-Figliolo, se lo farai ti prometto che ti parlerò di tua madre.-
Jon Snow lo guardò con la voglia di sapere la verità su sua madre. Non voleva lasciarsi corrompere con questo, ma sapeva che se avrebbe ancora insistito sarebbero stati guai . Accettò il suo destino, accettò di fare la spia anche se, non voleva tutto questo.
-Ottimo ragazzo, avviso subito Re Robert. -
Il Lord suo padre uscì dalla stanza e dopo un oretta, che Jon passò a pensare, il Lord suo padre fece ritorno.
-Partirai domani all'alba- e detto ciò, uscì di nuovo.
Jon passò il resto della giornata con Arya, decise di farle un regalo prima di andare via. Andò dal fabbro e fece forgiare una spada sottile per la sua sorellina. La sera tardi, Jon andò verso la stanza di lei, bussó e poi entrò, trovò Arya con il metalupo, Nymeria. Sorrise e si avvicinò a lei.
-Così, domani parti, vai dai Targaryen...ho tanta paura...-
-Non temere Arya, andrà tutto bene vedrai- le sorrise rassicurante- ho un regalo per te- tirò fuori la lama e Arya ne rimase incantata.
-É per me? -
-Si- gliela diede- non farti scoprire, non taglierai teste con questa ma se sei veloce potrai ferire-
-Io sono veloce- ribatté la sorella
-Lezione uno, infilzali con la punta aguzza-
-Fin lì ci arrivo anche io- Arya sorrise al fratello e fece volteggiare in aria la spada.
-Le spade di valore hanno un nome - mormoró Jon e Arya subito rispose
-Sansa può tenersi anche i suoi aghi, ora ne ho uno tutto mio- poggió la spada e corse da Jon per abbracciarlo non smettendo mai di dire "grazie".
Dopo un po' i due dovettero dirsi addio ma Jon le aveva promesso che si sarebbero rivisti un giorno. Detto ciò, il bastardo tornò in camera sua, preparò la sua roba e si addormentó dopo aver pensato al domani.

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