Titolo della parte
Migliaia di uomini davanti alle porte per l'Inferno. Armature scarlatte scintillano sotto le sfavillanti e crepitanti fiamme che ogni guerra porta con se. Migliaia di corpi che spingono per farsi strada, protetti da quell'involucro di metallo adibito a proteggerli mentre impugnano le loro possenti spade. Soldati valorosi che combattono per la loro Fede giacciono ora a terra spogli di quella che era la loro vita, mentre l'unica cosa capace di muoversi in questo momento è il grande insieme di anime le quali anche se libere dalla loro prigione di carne, sembrano marciare come fino a non molto fa. In mezzo a loro vi sono i nemici anch'essi ormai senza vita, maciullatisi a vicenda con i Templari. I corvi e i cani di già arrivati stanno banchettando e facendo razzie tra le carni dei cadaveri, dilaniando la pelle con artigli, denti e becchi per accaparrarsi il boccone migliore. Ma al centro di tutta questa morte c'è un uomo, solo, stanco e perso in una selva oscura che la diritta via ha smarrito. Un soldato della Santa Chiesa resta poggiato sulle ginocchia non guardandosi intorno, mentre mantiene le ormai deboli mani sull'elsa della spada piantata al suolo, come se fosse una Croce castigatrice dei dannati. L'uomo non fa che ripetere una sola cosa interrompendosi di tanto in tanto per sentire un'eventuale risposta tra quel silenzio che lo circondava—Oh mio Signore! Eccomi dunque alla fucina del caos, ove mi era stato ordinato andare come agli altri miei compagni dal Papa, ma ora vedendo questo, mi viene il dubbio che tutto questo sia futile e che quella non sia la porta degli Inferi. Sto dubitando di ciò, della mia Fede. Sto dubitando di te e che tu esista veramente e che non vegli sulle anime dei tuoi figli come detto nelle Sacre Scritture. Guardandomi intorno vedo ciò che non dovrei vedere.
Continuò a parlare dopo essersi fermato qualche secondo per alzare lo sguardo su ciò che lo circondava—Se quindi esisti, mandami un segno ora o conducimi almeno verso la vita eterna—finì di dire. Ripeté le stesse identiche cose svariate volte, senza mai cambiare di una virgola il proprio discorso. Silenzio. Completo e assoluto silenzio. Il cavaliere chiuse allora gli occhi aspettando l'arrivo dei cani e dei corvi che scomparirono dalla zona una volta sentito il meccanico suono di un immenso portone aprirsi e cigolare sotto il proprio peso, mostrando solo una nera oscurità dietro di se.
Vieni a me. Unisciti con i tuoi demoni. Smettila di combattere contro te stesso e abbandonati alla blasfemia, non aver paura
Erano queste le parole che riecheggiavano nella mente del crociato, il quale sembrava venissero proprio da quell'oscurità. Nel momento che fece per alzare e dirigersi verso quel punto, una luce squarciò le nuvole grigie e scure che ricoprivano il panno azzurro, andando a puntare sull'unico superstite e facendogli risplendere la corazza.
Non è vero solo ciò che vedi, figlio mio. Afferra la mia mano e ti guiderò attraverso questo Inferno, il tuo Inferno. Mantieni la Fede e compi la missione per cui sei venuto. Che la tua croce quindi assolva i peccatori desiderosi della redenzione e che la tua spada possa condannare coloro che continuano a vivere nel peccato
Dopo di che il soldato alzò lo sguardo verso la luce, coprendosi gli occhi con il braccio tremolante mentre osserva dopo aver ascoltato attentamente—Oh mio Signore, sei davvero tu o questo è tutto un sogno e anch'io son morto insieme agli altri miei compagni?—si chiese guardandosi ulteriormente intorno—Oppure io sono impazzito. Non credo che ormai importi molto. Morto, vivo, visioni o realtà, in ogni caso mi convien proseguire per questa strada e finire ciò per cui sono venuto—finì di dire stringendosi la croce che teneva appesa ad un fianco. Si alzò poi estraendo la lama dell'arma dal terreno che vibrò con forza come se fosse viva e se la mise nella fodera. Si fece il segno della croce per poi iniziare ad avanzare verso quelle imponenti porte che si erano aperte, attento a non calpestare i propri compagni caduti, sperando di incontrarli nuovamente alle porte del Paradiso.
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