-The legend of the sea-

Titolo: The Legenda of the Sea
Autore: GuerrieraNera
Genere: Avventura
Stato: In corso

1) Trama

La storia racconta le avventure di Lilith, una ragazza dal passato oscuro che sale clandestinamente a bordo di una nave.
Nel giro di pochi giorni si svolgeranno le vicende che leggiamo in una ventina di capitoli.
Lilith viene scoperta e il Capitano -il misterioso possessore della nave- decide di renderla la sua donzella, una sorta di bambolina col quale fare quel che vuole.
È sulla nave e in questi paio di giorni che vedremo ammazzamenti, stupri e un naufragio decisivo.
Scopriremo qualcosa in più su Lilith e vedremo il rapporto tra lei e il Capitano mutare in maniera molto veloce.

Sull'ultimo punto che ho toccato, in effetti, vorrei soffermarmi.
La storia svoltasi fin ora, dove accadono davvero molte cose, si stende per due o tre giorni al massimo. Un lasso di tempo che non solo racchiude in sé tantissimi eventi diversi, come l'assalto da parte della marina e una tempesta mai vista prima, ma anche l'evoluzione eccessivamente accentuata del rapporto tra la protagonista e del Capitano. Si parla già di amore da parte di lui, mescolato a violenza e ossessione, ovviamente, ma amore? È un personaggio profondamente malato, ma che comunque ci mette davvero troppo poco per decidere che Lilith sarà il centro del suo interesse e sentimenti.
Attenta autrice, perché l'eccessiva velocità nei rapporti tra i personaggi e nello svolgimento della trama è un errore nel quale è facile cadere. Cerca di stendere tutti gli avvenimenti in un lasso di tempo maggiore, senza paura di lasciare i tuoi personaggi per delle notti o giorni senza far nulla. Ricordati ovviamente di specificare cosa si ritroveranno a combinare, ma distanzia i grandi eventi e non attaccare tutto. 

Per il resto non ho trovato buchi o altre falle.

Voto 8/10

2) Originalità

Dopo averne già parlato con l'autrice, vorrei spiegare meglio un argomento che ho ponderato leggendo.
Fin dall'inizio della storia, ci troviamo di fronte ad una strana situazione che può ricordarci la relazione tra ragazza e bad boy. Ci troviamo ovviamente in un'ambientazione completamente diversa, con due persone con una grande differenza d'età e il Capitano stesso non è un bad boy, è una persona malata e perversa, senza grandi scrupoli.
Facendomi fraintendere, non sono riuscita a spiegarmi bene con l'autrice. Quel che questa storia mi richiama non è il bad boy in sé e per sé, ma la situazione di una persona cattiva e sbagliata che si ammorbidisce avvicinandosi ad una ragazza specifica.
La situazione è stravolta e questa sensazione andando avanti sembra praticamente svanire. Nei primi capitoli è molto intensa a causa dei commenti sull'attrazione che la protagonista prova nei confronti di una persona talmente cattiva. Proseguendo sembra anche lei capire come questa persona sia così malata e molesta, e la sua attrazione svanisce. Sembra ritornare nell'ultimo capitolo, dove il Capitano si mostra gentile e lei cordiale nei suoi confronti.
Quel che mina l'originalità è questo, tutto qui, una storia d'amore che può risultare familiare.

Parlando d'altro, non abbiamo assistito ad altri eventi particolarmente originali. Insomma, tra combattimenti con la marina e naufragi, scena da cliché come le interruzioni tattiche nei momenti di suspense ed alcune frasi un po' fatte, non ho avuto modo di vedere molto di più.

Interessante e che mi è piaciuto molto, invece, è stato il colpo di scena sul padre di Lilith e la sua bugia. Non me lo aspettavo, ho apprezzato molto!

Darei normalmente un voto di 6 su 10, ma sono fortemente fiduciosa sull'originalità che a mio parere potrebbe racchiudere il passato del Capitano, dettaglio non ancora rivelato.
Ho notato come l'autrice ci sappia fare con la lore, quindi alzo il voto, perché sì, ho molta fiducia su un possibile risvolto nuovo e brillante.

Voto 7/10

3) Coerenza narrativa

- Nei primi capitoli la narrazione è narrata dalla protagonista, nascosta in giro per la nave. L'ho trovato un meccanismo molto particolare, ma in alcuni punti risulta incoerente. Sembra quasi una narrazione in terza persona, perché vede troppo, anche quando non dovrebbe riuscire. Oppure sembra quasi ascoltare i pensieri degli altri personaggi e narrare delle sensazioni che esternamente Lilith non dovrebbe riconoscere.
Trovo che sia una caratteristica molto interessante e mi raccomando, autrice, non cambiare impostazione, perché è molto curioso, stai solo attenta a non far vedere a Lilith anche quel che non dovrebbe. Ricordati di narrare attraverso i suoi occhi.

- Durante l'attacco della marina, Lilith è ancora svenuta su un'amaca. Quando si risveglia il Capitano dice di portarla via per proteggerla. Perché non l'hanno portata via prima? Perché hanno dovuto aspettare che si svegliasse per spostarla? Dalla narrazione risulta che l'attacco sia già iniziato, era comunque in pericolo anche se addormentata.

- Il coffiere è morto infilzato da una spada. Come è possibile? Il coffiere è appollaiato in alto. Come hanno fatto ad arrampicarsi fin là su, senza essere prima fermati dalla ciurma di pirati, per infilzarlo e poi abbandonare la spada nel suo corpo?

- Il Capitano sta raccontando a Lilith la storia della sua vera madre e Lilith dice "Stai mentendo, me lo avresti detto tempo fa". La frase che usa prevede che i due si conoscano da svariato tempo, invece è passato un giorno scarso.

- Per il serpente deve essere stato impossibile mangiare un uomo. Le uniche testimonianze di serpenti mangiatori di uomini sono di boa o pitoni, serpenti con una lunghezza di almeno otto metri. Il crotalo raggiunge al massimo due metri e qualcosa, e, in particolare, il serpente della storia è lungo un metro e cinquanta, molto più corto dell'altezza media di un uomo.

- Ancora sul serpente. I serpenti impiegano più di cento ore per digerire un topo, non penso che digerirebbero un uomo in poche ore.

Voto 4/10

4) Metodo

Il metodo risente della velocità della trama. Le descrizioni sono praticamente assenti, fatta eccezione per qualche informazione a livello fisico dei personaggi.
A mio parere, l'assenza delle descrizioni ambientali si fa sentire molto. La bellezza del mare e della nave non ci arriva per nulla, lasciandoci in balia delle solite immagini cinematografiche che ci rievocano i fatti.

I dialoghi sono più che discreti, piuttosto naturali e limpidi. Sebbene inciampino qualche volta in frasi che risultano incoerenti col contesto (come nel dialogo che ho citato nella categoria Coerenza narrativa). Pesanti risultano i continui nomignoli ripetitivi con i quali Lilith viene chiamata dal Capitano. Nulla da dire sui nomignoli in sé, ma solo sull'ammorbante arricchimento di almeno due nomignoli per ogni frase che le rivolge.

Accade solo in pochi punti, ma c'è ogni tanto difficoltà a posizionare le azioni all'interno del contesto. La situazione che vorrei prendere ad esempio è la scena in cui Boby e John fermano Blev dallo stuprare il ragazzo. Boby e John, come detto, dovrebbero guardare da lontano la scena, ma quando Blev esagera non si percepisce lo spostamento di Boby e John verso Blev, sembra che lo fermino e portino via il ragazzo restando sul posto.

Elogio anche qui la modalità di narrazione dei primi capitoli, dove è Lilith a descrivere la situazione sulla nave e i personaggi sono raccontati quasi in terza persona.

Voto 6/10

5) Grammatica

L'autrice è consapevole dei suoi errori, quindi non starò a scassarle le scatole segnalandole il tutto.
Impossibile ignorare la loro grande quantità e la difficoltà a livello di punteggiatura. Autrice, attenzione alle ripetizioni nei primi capitoli e ricordati che il Sí affermativo ha bisogno dell'accento.
Lascio alle tue future revisione le correzioni.

Voto 4/10

6) Caratterizzazione personaggi

I personaggi principali, Lilith e il Capitano, sono piuttosto caratterizzati. In maniera più ambigua il Capitano (per forza di cose) e in maniera più precisa Lilith, con il suo carattere ribelle e imprendibile.
Come già ripetuto l'evoluzione del loro rapporto è troppo rapido, ma restano pur sempre caratterizzati.

Consiglierei qualche approfondimento sui personaggi secondari che ci restano troppo poco accennati, sui quali però intravedo dei bei possibili approfondimenti. Sono molto validi, ma non trattati abbastanza.

Voto 7/10

7) Stile

Uno stile piuttosto grezzo, scarno e privo di adorni che la storia richiederebbe.

Lo stile che incontriamo è rapido, privo di descrizioni e ricco di movimenti e dialoghi.

Vengono utilizzati qua e là termini del mondo dei pirati, più anticati e in disuso, accostati a frasi e parole molto e troppo moderne che non riescono a consistere tra di loro.

Lo stile dell'autrice è certamente in evoluzione, se posso darle qualche consiglio, le direi di concentrarsi anche sui contorni, sull'arricchire con descrizioni e i pensieri, su parole più coerenti tra di loro.

Voto 5/10

Conclusioni

Una storia veloce da leggere grazie alla rapidità della narrazione.
Carente a livello di coerenza, ma interessante a livello di personaggi, con un'originalità che a mio parere deve ancora sbocciare.

Uno stile che va certamente sviluppato a dovere, reso più consono alla storia che si tratta e più coerente con se stesso.

Ci sono comunque buone basi per creare una storia molto carina.

Voto complessivo 41/70

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