-Like A Grand Piano-

Titolo: Like A Grand Piano
Autore: LikeAGrandPiano
Genere: Narrativa generale
Stato: In corso


1) Trama

La protagonista della storia è Harper, adolescente incasinata che si sbatte tra una situazione familiare complicata, trascorsi non proprio floridi, tiri di sigaretta e ricordi bui.

Così sembrano essere le sue giornate: vuote, infelici, solitarie. Ma all'inizio della narrazione qualcosa sempre rompere la monotonia: la comparsa di un pianoforte nel salone sembra quasi risvegliarla da quella sorta di torpore distruttivo. È un regalo della madre che, sapendo la sua passione infinita per la musica, spera così di farla tornare a sorridere. La madre poverina non aveva capito che per far sorridere un po' Harper sarebbe bastato sbatterlo in faccia al padre violento e ubriacone, quel pianoforte. Ma andiamo avanti...

Immagino sia grazie a questo imput che Harper, più scossa del normale, sembra quasi provare a rimettere assieme i cocci della propria vita. Dapprima riavvicinandosi ad un vecchio amico perso di vista, Damon, e poi trovandosi un lavoro in grado di farla sentire appagata.
Sia chiaro, tutti i problemi non svaniscono, anzi, in certe frangenti sembrano amplificarsi, piegarla ancor di più, ma qualcosa sembra smuoversi. Da lettrice dico che nell'aria sembra aleggiare un buon profumo.

Dunque, iniziamo.

I capitoli disponibili non sono molti, quindi avere un quadro perfetto mi risulta un po' impossibile.

Se provo a pensare al corso e alla piega che sta prendendo al storia, vorrei provare ad azzardare un'ipotesi. Se ho avuto ragione, vuol dire che sono un gen- No, scherzo, significa che l'autrice ha fatto bingo.

Se non ci prendo, probabilmente è solo perché sono andecapace.

Detto questo... mi è sembrato di sentire il filo narrativo salire verso l'alto, verso una ricostruzione. Quel che mi viene da pensare è che la storia si basi su come Harper riuscirà ad uscir fuori da uno stato d'animo che la sta letteralmente consumando, come, essenzialmente, rimetterà ordine in sé. 

Per quel che ho letto fino ad ora, non ho riscontrato buchi di trama. Il passato di Harper è rivelato poco a poco attraverso interessanti e profondi flashback, grazie a qualche frase strappata al subconscio e a qualche piccolo frammento sparso.

L'unica cosa che rimprovero è un'eccessiva velocità per quanto riguardano i rapporti umani, ma non voglio approfondire qui l'argomento, ma nella sezione Caratterizzazione personaggi.

Voto 8/10


2) Originalità

Abbiamo alti e bassi di originalità.
Si tratta di una trattazione abbastanza classica: una ragazza problematica, tartassata su vari fronti, che avanza a camminare zoppicando e sopravvive.
Arriverà qualcuno a sconvolgerla? Tornerà a vivere gridando e piangendo sui tasti di un pianoforte?

Purtroppo io non posso ancora dirlo, è presto e la trama non è ancora del tutto sviluppata.

Quindi, cosa posso dire? Posso dire che abbiamo delle basi già viste, una figura già conosciuta, ma cosa c'è di positivo? Che l'autrice avrà tutto il tempo di sviluppare un'originalità tutta sua che col tempo sono certa verrà.
Io purtroppo per ora devo basarmi su quel che è disponibile e a malincuore devo ammettere questo.

Elogio la presenza di questo meraviglioso pianoforte alla penombra del salone, del carattere particolare della protagonista, questo sì, è tutto trattato in maniera così affascinante e innovativa da risultare inevitabilmente originale.

Correndo in soccorso, c'è anche lo stile dell'autrice -del quale parleremo meglio dell'apposita sezione-, ma che riesce, con dei miscugli che io adoro a dare vita a una specie di prosa poetica che non delude affatto.

Voto 4/10


3) Coerenza narrativa

Ho trovato solamente un paio di cose, ma invito l'autrice a correggermi in caso mi sia sbagliata.
Le incoerenze sono sempre delicate e ho spesso timore di toppare alla grande.

- Nel capitolo in cui Harper va a casa di Damon, viene detto che il ragazzo aiuta la madre con il lavoro la mattina. Ma Damon la mattina non è al negozio di musica a lavorare?

-Della seconda vorrei parlarne nella prossima sezione.

Voto 8/10


4) Metodo narrativo

Qui ci troviamo praticamente al limite della perfezione.

Una narrazione complessa, quella dell'autrice, dove la superficialità e le descrizioni vanno decisamente in secondo piano, lasciando spazio alle sensazioni e ai pensieri.
Le descrizioni ambientali sono praticamente assenti, ma l'autrice riesce perfettamente a ricreare le ambientazioni senza che il lettore neppure se ne accorga: ci si ritrova semplicemente ad immaginare l'ambiente con facilità, senza capire perché.

I dialoghi sono per la gran parte schietti, duri, rapidi, non si dilungano troppo, ma risultano molto naturali, spesso poetici, nei quali vengono mescolate plurime citazioni.

L'unico appunto che ho da fare è su un dialogo -ed è proprio questo punto che si lega alla sezione Coerenza-, quello che Harper intrattiene con il suo futuro datore di lavoro, per convincerlo a farsi assumere.
La citazione presente si coglie perfettamente -sempre ammesso che il lettore sappia di cosa si sta parlando, altrimenti è impossibile, ma è questo il cavillo delle citazioni- e il senso che la conversazione acquista è particolare e piacevole.
Il problema di quello specifico dialogo è probabilmente l'eccessività brevità e la mancanza di naturalezza, forse piegata in favore della citazione, come il datore di lavoro si convinca con due frasi: mina la coerenza, ma anche il realismo della conversazione.
Andrebbe data un'aggiustatina ma resta un concetto molto valido.

Adoro le descrizioni fisiche, molto scarne, ma particolari, dove tutto il mondo non è figo da far paura, ma dove i corpi sono scavati, rovinati da una vita che non può permettere fisici floridi ed atletici.

Voto 9/10


5) Grammatica

Solo pochissimi errori di distrazione.

Voto 9/10


6) Caratterizzazione personaggi

Eccoci alla sezione più delicata.

Mettiamo le mani avanti però.
La protagonista è caratterizzata perfettamente. Instabile non solo nei pensieri, ma anche nei comportamenti. Esasperata, profondamente a disagio con il mondo, consumata, riflessiva, diffidente, poco paziente. L'adoro.

Allora cosa non va? Tutti gli altri personaggi e i contatti che hanno tra di loro.

Dunque, ho notato una gran velocità nell'evoluzione dei loro rapporti. Nelle note d'autore era segnalato che questa rapidità dovrebbe avere un senso, ma autrice, non avermene, con il materiale che ho, questo è quello che è arrivato a me.

In pochi paragrafi il rapporto perduto da tempo di Harper e Damon sembra risaldarsi, in un capitolo Harper e Daniel stringono un rapporto degno di nota.
Troppo veloce, mina alla narrazione, alla coerenza tra rapporti umani, all'introspezione che sei così brava a dare.

Il mio consiglio è di dare più tempo a tutti per stringere dei legami, motivare il riallaccio improvviso dell'amicizia tra i due e la nascita del rapporto tra gli altri due. Semplicemente andare con più calma su tutto ciò che sono e dar loro lo spazio che meritano.
Questa velocità intacca la caratterizzazione due ragazzi che, se su Damon qualcosa si coglie già qualcosina, su Daniel c'è quasi un'assoluta nebulosa, motivata, ovviamente, anche dalla sua recente apparizione. Eppure è apparso da troppo poco, per apparire così saldo e importante se accostato ad Harper.

Voto 4/10


7) Stile

La mia sezione preferita.

Lo stile.
Lo stile dell'autrice è una cosa rara, preziosa, che io boh, prima o poi le spedirò un mazzo di fiori, una fascia e una coroncina, perché non è neanche concepibile che una ragazza di quindici anni scriva così.

L'autrice è giovane, giovanissima, ma metà della popolazione di Wattpad italia over 20-30 se lo sogna un talento così.

Ci troviamo di fronte ad uno stile impegnato, intricato, poetico, che in certi istanti sembra quasi passare dalla prosa ai versi. Una punteggiatura che scandisce, rimbomba, parole che si cerca e incontrano, metafore scure e termini duri, forti, severi.

L'autrice sperimenta, cosa lodevole e che credo faccia in maniera azzeccata, tra strutture più o meno studiate, crea dei testi particolarmente struggenti e melodici.

Meravigliosi.

Potrei dare un 10 su 10, dire che lo stile è già perfetto così, ma no, col cavolo. Io le do 9 su 10, perché ho l'indole da professoressa bastarda che non insegnerà mai e che quindi si sfoga su sto sito del cacchius.
Autrice, tu migliorerai ancora di più, io lo so, io ti seguirò fino a che non creperò. Hai un talento innato e hai appena iniziato la tua avventura. Te lo ripeto sempre, arriverai tra dieci anni a fare il culo a tutti. Continua così, migliora, esercitati, brilla sempre di più.

Quindi è un 9 su 10, perché c'è un tale margine di miglioramento che la perfezione sarà ancora più perfetta.

Voto 9/10


Conclusioni

Una storia, questa, che può dare molto di più, perché sono certa che l'autrice possa fare molto meglio. Ha tanti capitoli vuoti da colmare, con pazienza e tempo le auguro ci farcela, di coprire quel che non andava e di dare un tono ancora più bello a questa storia che, in ogni caso, resta particolarmente valida.
È una lettura che potrebbe coinvolgere un po' tutti, principalmente per lo stile. Trattandosi di una tematica molto vicina ai supplizi dell'adolescenza si avvicina forse maggiormente ad un pubblico che rispecchia quella delicata fascia d'età, ma il livello della narrazione è molto adulto.

La consiglio, tenetela da conto.

Tenete proprio da conto l'autrice, fatevela amica finché è ancora tra noi comuni mortali. Quando sbarcherà il lunario e conquisterà il mondo magari vi nominerà governatori della Corsica.

Voto complessivo 51/70

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